Milan-Cina: firmata l'esclusiva tra Galatioto e Fininvest. Ufficiale

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Il Re dell'Est

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Nuovo articolo di Campopiano: tutto quello anticipato è stato confermato. C'è il tanto sofferto SI di Berlusconi ma soprattutto il SI di Fininvest sull'accordo a trattare in esclusiva con la cordata rappresentata da Galatioto. La firma è arrivata dopo una trattativa ricca di colpi di scena, con l'ultimatum dei cinesi ieri sera che ha dato una svolta ai negoziati. Silvio infatti non ha mollato se non dopo aver ricevuto le garanzie richieste. Da questo momento fino alla scadenza di metà giugno (mi risulta il 15 prorogabile in caso di esiti positivi fino al 15 luglio) il Milan tratterà solo con la cordata cinese formata da almeno 6 gruppi cinesi tra cui Evergrande.
Il comunicato di Fininvest: la parola quota cela quello già anticipato e confermato anche nelle ultime ore. Si sta trattando per la cessione del 70% immediato e del 30% nel restante anno. Le cifre? 740M per il 100% del Milan, debiti esclusi. Ed è tutto scritto nel promemoria di intesa indicato nel comunicato.
Passiamo alla esclusiva: non si tratta di una esclusiva nuda e cruda ma di una esclusiva modificata. L'accordo infatti prevede delle penali nel caso in cui le parti decidano di rompere l'esclusiva ma lo stesso è subordinato a delle clausole che il patron rossonero ha voluto a tutti i costi nei termini dell'accordo.
La prima: c'è una scadenza.Presumibilmente entro 15 giorni dalla firma dell'accordo, quindi a partire da oggi, l'advisor Sal Galatioto ha l'obbligo di presentare al Cavaliere l'intero asset finanziario cinese che è interessato all'acquisto del Milan. Berlusconi vuole i nomi (e i cognomi aggiungerei) dei soggetti coinvolti.
Seconda (ed è forse la più importante): anche dopo la presentazione ufficiale dei possibili nuovi proprietari del Milan, a Fininvest (ma in sostanza a Silvio Berlusconi) spetta l'ultima parola. In parole povere, Silvio può dire : «Ok, mi sta bene, andiamo avanti verso la cessione», oppure può rompere l'esclusiva e guardare altrove. Chiaramente, però, lo stesso diritto spetta anche ai gruppi finanziari cinesi, che, probabilmente, vorranno proseguire nella trattativa.
L'ultima frase invece del comunicato lascia intendere che la trattativa ormai dura da tempo e che i termini dell'accordo viaggeranno di pari passo con la due diligence.
Messa così la strada sembra lunga e tortuosa ma in realtà le parti sono d'accordo da tempo su tutto e soltanto i legittimi dubbi del patron hanno complicato l'operazione.
 
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MarcoG

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l'andamento è quello giusto.. legalmente parlando.. forse si fa sul serio...
 

Fedeshi

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Nuovo articolo di Campopiano: tutto quello anticipato è stato confermato. C'è il tanto sofferto SI di Berlusconi ma soprattutto il SI di Fininvest sull'accordo a trattare in esclusiva con la cordata rappresentata da Galatioto. La firma è arrivata dopo una trattativa ricca di colpi di scena, con l'ultimatum dei cinesi ieri sera che ha dato una svolta ai negoziati. Silvio infatti non ha mollato se non dopo aver ricevuto le garanzie richieste. Da questo momento fino alla scadenza di metà giugno (mi risulta il 15 prorogabile in caso di esiti positivi fino al 15 luglio) il Milan tratterà solo con la cordata cinese formata da almeno 6 gruppi cinesi tra cui Evergrande.
Il comunicato di Fininvest: la parola quota cela quello già anticipato e confermato anche nelle ultime ore. Si sta trattando per la cessione del 70% immediato e del 30% nel restante anno. Le cifre? 740M per il 100% del Milan, debiti esclusi. Ed è tutto scritto nel promemoria di intesa indicato nel comunicato.
Passiamo alla esclusiva: non si tratta di una esclusiva nuda e cruda ma di una esclusiva modificata. L'accordo infatti prevede delle penali nel caso in cui le parti decidano di rompere l'esclusiva ma lo stesso è subordinato a delle clausole che il patron rossonero ha voluto a tutti i costi nei termini dell'accordo.
La prima: c'è una scadenza.Presumibilmente entro 15 giorni dalla firma dell'accordo, quindi a partire da oggi, l'advisor Sal Galatioto ha l'obbligo di presentare al Cavaliere l'intero asset finanziario cinese che è interessato all'acquisto del Milan. Berlusconi vuole i nomi (e i cognomi aggiungerei) dei soggetti coinvolti.
Seconda (ed è forse la più importante): anche dopo la presentazione ufficiale dei possibili nuovi proprietari del Milan, a Fininvest (ma in sostanza a Silvio Berlusconi) spetta l'ultima parola. In parole povere, Silvio può dire : «Ok, mi sta bene, andiamo avanti verso la cessione», oppure può rompere l'esclusiva e guardare altrove. Chiaramente, però, lo stesso diritto spetta anche ai gruppi finanziari cinesi, che, probabilmente, vorranno proseguire nella trattativa.
L'ultima frase invece del comunicato lascia intendere che la trattativa ormai dura da tempo e che i termini dell'accordo viaggeranno di pari passo con la due diligence.
Messa così la strada sembra lunga e tortuosa ma in realtà le parti sono d'accordo da tempo su tutto e soltanto i legittimi dubbi del patron hanno complicato l'operazione.

Un pò preoccupato per le due clausole,una cosa che non ho capito e se quindi del preliminare prima di metà luglio non ne avremo traccia.
 
U

Underhill84

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Nuovo articolo di Campopiano: tutto quello anticipato è stato confermato. C'è il tanto sofferto SI di Berlusconi ma soprattutto il SI di Fininvest sull'accordo a trattare in esclusiva con la cordata rappresentata da Galatioto. La firma è arrivata dopo una trattativa ricca di colpi di scena, con l'ultimatum dei cinesi ieri sera che ha dato una svolta ai negoziati. Silvio infatti non ha mollato se non dopo aver ricevuto le garanzie richieste. Da questo momento fino alla scadenza di metà giugno (mi risulta il 15 prorogabile in caso di esiti positivi fino al 15 luglio) il Milan tratterà solo con la cordata cinese formata da almeno 6 gruppi cinesi tra cui Evergrande.
Il comunicato di Fininvest: la parola quota cela quello già anticipato e confermato anche nelle ultime ore. Si sta trattando per la cessione del 70% immediato e del 30% nel restante anno. Le cifre? 740M per il 100% del Milan, debiti esclusi. Ed è tutto scritto nel promemoria di intesa indicato nel comunicato.
Passiamo alla esclusiva: non si tratta di una esclusiva nuda e cruda ma di una esclusiva modificata. L'accordo infatti prevede delle penali nel caso in cui le parti decidano di rompere l'esclusiva ma lo stesso è subordinato a delle clausole che il patron rossonero ha voluto a tutti i costi nei termini dell'accordo.
La prima: c'è una scadenza.Presumibilmente entro 15 giorni dalla firma dell'accordo, quindi a partire da oggi, l'advisor Sal Galatioto ha l'obbligo di presentare al Cavaliere l'intero asset finanziario cinese che è interessato all'acquisto del Milan. Berlusconi vuole i nomi (e i cognomi aggiungerei) dei soggetti coinvolti.
Seconda (ed è forse la più importante): anche dopo la presentazione ufficiale dei possibili nuovi proprietari del Milan, a Fininvest (ma in sostanza a Silvio Berlusconi) spetta l'ultima parola. In parole povere, Silvio può dire : «Ok, mi sta bene, andiamo avanti verso la cessione», oppure può rompere l'esclusiva e guardare altrove. Chiaramente, però, lo stesso diritto spetta anche ai gruppi finanziari cinesi, che, probabilmente, vorranno proseguire nella trattativa.
L'ultima frase invece del comunicato lascia intendere che la trattativa ormai dura da tempo e che i termini dell'accordo viaggeranno di pari passo con la due diligence.
Messa così la strada sembra lunga e tortuosa ma in realtà le parti sono d'accordo da tempo su tutto e soltanto i legittimi dubbi del patron hanno complicato l'operazione.

Premesso che non voglio assolutamente giustificare i deliri di quel vecchio pazzo... ma per quanto riguarda la questione, vederci chiaro su chi fa parte della cordata, berlusconi non fa bene.... fa benissimo!
 

Splendidi Incisivi

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Nuovo articolo di Campopiano: tutto quello anticipato è stato confermato. C'è il tanto sofferto SI di Berlusconi ma soprattutto il SI di Fininvest sull'accordo a trattare in esclusiva con la cordata rappresentata da Galatioto. La firma è arrivata dopo una trattativa ricca di colpi di scena, con l'ultimatum dei cinesi ieri sera che ha dato una svolta ai negoziati. Silvio infatti non ha mollato se non dopo aver ricevuto le garanzie richieste. Da questo momento fino alla scadenza di metà giugno (mi risulta il 15 prorogabile in caso di esiti positivi fino al 15 luglio) il Milan tratterà solo con la cordata cinese formata da almeno 6 gruppi cinesi tra cui Evergrande.
Il comunicato di Fininvest: la parola quota cela quello già anticipato e confermato anche nelle ultime ore. Si sta trattando per la cessione del 70% immediato e del 30% nel restante anno. Le cifre? 740M per il 100% del Milan, debiti esclusi. Ed è tutto scritto nel promemoria di intesa indicato nel comunicato.
Passiamo alla esclusiva: non si tratta di una esclusiva nuda e cruda ma di una esclusiva modificata. L'accordo infatti prevede delle penali nel caso in cui le parti decidano di rompere l'esclusiva ma lo stesso è subordinato a delle clausole che il patron rossonero ha voluto a tutti i costi nei termini dell'accordo.
La prima: c'è una scadenza.Presumibilmente entro 15 giorni dalla firma dell'accordo, quindi a partire da oggi, l'advisor Sal Galatioto ha l'obbligo di presentare al Cavaliere l'intero asset finanziario cinese che è interessato all'acquisto del Milan. Berlusconi vuole i nomi (e i cognomi aggiungerei) dei soggetti coinvolti.
Seconda (ed è forse la più importante): anche dopo la presentazione ufficiale dei possibili nuovi proprietari del Milan, a Fininvest (ma in sostanza a Silvio Berlusconi) spetta l'ultima parola. In parole povere, Silvio può dire : «Ok, mi sta bene, andiamo avanti verso la cessione», oppure può rompere l'esclusiva e guardare altrove. Chiaramente, però, lo stesso diritto spetta anche ai gruppi finanziari cinesi, che, probabilmente, vorranno proseguire nella trattativa.
L'ultima frase invece del comunicato lascia intendere che la trattativa ormai dura da tempo e che i termini dell'accordo viaggeranno di pari passo con la due diligence.
Messa così la strada sembra lunga e tortuosa ma in realtà le parti sono d'accordo da tempo su tutto e soltanto i legittimi dubbi del patron hanno complicato l'operazione.
Concordo col finale. Sembra più complicata di quella che è, ma le parti trattano da tantissimo tempo, quindi queste sono soltanto precauzioni e paracadute che le parti, legittimamente, si procacciano.
 
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Il comunicato di Fininvest: la parola quota cela quello già anticipato e confermato anche nelle ultime ore. Si sta trattando per la cessione del 70% immediato e del 30% nel restante anno. Le cifre? 740M per il 100% del Milan, debiti esclusi. Ed è tutto scritto nel promemoria di intesa indicato nel comunicato.
Passiamo alla esclusiva: non si tratta di una esclusiva nuda e cruda ma di una esclusiva modificata. L'accordo infatti prevede delle penali nel caso in cui le parti decidano di rompere l'esclusiva ma lo stesso è subordinato a delle clausole che il patron rossonero ha voluto a tutti i costi nei termini dell'accordo.
La prima: c'è una scadenza.Presumibilmente entro 15 giorni dalla firma dell'accordo, quindi a partire da oggi, l'advisor Sal Galatioto ha l'obbligo di presentare al Cavaliere l'intero asset finanziario cinese che è interessato all'acquisto del Milan. Berlusconi vuole i nomi (e i cognomi aggiungerei) dei soggetti coinvolti.
Seconda (ed è forse la più importante): anche dopo la presentazione ufficiale dei possibili nuovi proprietari del Milan, a Fininvest (ma in sostanza a Silvio Berlusconi) spetta l'ultima parola. In parole povere, Silvio può dire : «Ok, mi sta bene, andiamo avanti verso la cessione», oppure può rompere l'esclusiva e guardare altrove. Chiaramente, però, lo stesso diritto spetta anche ai gruppi finanziari cinesi, che, probabilmente, vorranno proseguire nella trattativa.
L'ultima frase invece del comunicato lascia intendere che la trattativa ormai dura da tempo e che i termini dell'accordo viaggeranno di pari passo con la due diligence.
Messa così la strada sembra lunga e tortuosa ma in realtà le parti sono d'accordo da tempo su tutto e soltanto i legittimi dubbi del patron hanno complicato l'operazione.

Dritti dritti verso la meta.....
 

beleno

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Nuovo articolo di Campopiano: tutto quello anticipato è stato confermato. C'è il tanto sofferto SI di Berlusconi ma soprattutto il SI di Fininvest sull'accordo a trattare in esclusiva con la cordata rappresentata da Galatioto. La firma è arrivata dopo una trattativa ricca di colpi di scena, con l'ultimatum dei cinesi ieri sera che ha dato una svolta ai negoziati. Silvio infatti non ha mollato se non dopo aver ricevuto le garanzie richieste. Da questo momento fino alla scadenza di metà giugno (mi risulta il 15 prorogabile in caso di esiti positivi fino al 15 luglio) il Milan tratterà solo con la cordata cinese formata da almeno 6 gruppi cinesi tra cui Evergrande.
Il comunicato di Fininvest: la parola quota cela quello già anticipato e confermato anche nelle ultime ore. Si sta trattando per la cessione del 70% immediato e del 30% nel restante anno. Le cifre? 740M per il 100% del Milan, debiti esclusi. Ed è tutto scritto nel promemoria di intesa indicato nel comunicato.
Passiamo alla esclusiva: non si tratta di una esclusiva nuda e cruda ma di una esclusiva modificata. L'accordo infatti prevede delle penali nel caso in cui le parti decidano di rompere l'esclusiva ma lo stesso è subordinato a delle clausole che il patron rossonero ha voluto a tutti i costi nei termini dell'accordo.
La prima: c'è una scadenza.Presumibilmente entro 15 giorni dalla firma dell'accordo, quindi a partire da oggi, l'advisor Sal Galatioto ha l'obbligo di presentare al Cavaliere l'intero asset finanziario cinese che è interessato all'acquisto del Milan. Berlusconi vuole i nomi (e i cognomi aggiungerei) dei soggetti coinvolti.
Seconda (ed è forse la più importante): anche dopo la presentazione ufficiale dei possibili nuovi proprietari del Milan, a Fininvest (ma in sostanza a Silvio Berlusconi) spetta l'ultima parola. In parole povere, Silvio può dire : «Ok, mi sta bene, andiamo avanti verso la cessione», oppure può rompere l'esclusiva e guardare altrove. Chiaramente, però, lo stesso diritto spetta anche ai gruppi finanziari cinesi, che, probabilmente, vorranno proseguire nella trattativa.
L'ultima frase invece del comunicato lascia intendere che la trattativa ormai dura da tempo e che i termini dell'accordo viaggeranno di pari passo con la due diligence.
Messa così la strada sembra lunga e tortuosa ma in realtà le parti sono d'accordo da tempo su tutto e soltanto i legittimi dubbi del patron hanno complicato l'operazione.

Intanto grazie per il lavoro che fai :)

Non mi è chiara la relazione tra le penali e le clausole volute da Berlusconi, in particolare la seconda (parte in rosso). Cioè, una volta conosciuti i possibili compratori, Berlusconi può rompere la trattativa in esclusiva senza penali? Il testo di Campopiano mi sembra contraddittorio, ma probabilmente ho capito male io :)
 
Stato
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