Milan-Cina, due scadenze collegate: 28 aprile e poi 10 giugno.

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Il Re dell'Est

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Abbiamo notato che molti hanno fatto confusione, per cui ripetiamo come stanno le cose in base alle ultime informazioni.

Secondo Repubblica, la trattativa tra Fininvest e la cordata cinese è praticamente ultimata nei suoi aspetti tecnico-pratici. L'accordo prevede il passaggio immediato del 70% delle quote societarie nelle mani dei cinesi, ma quest'ultimi ancora non hanno ricevuto il placet definitivo di Silvio Berlusconi. Pertanto, secondo Repubblica, la cordata asiatica avrebbe informato Fininvest che vuole avere una risposta definitiva dal patron rossonero entro il 28 aprile 2016, giorno del CDA. Qualora la risposta fosse positiva, i negoziati dovranno essere ultimati con il closing entro il 10 giugno (scadenza indicata fin dall'inizio dall'advisor Galatioto e anche da Bloomberg). In caso di risposta negativa, logicamente, i negoziati verrebbero immediatamente interrotti.
Berlusconi infine, sempre secondo Repubblica, sta tentando di inserire una clausola che gli consenta di riprendere la maggioranza entro un anno dalla vendita.

A margine di ciò, nella giornata di ieri, ci sono state altre due notizie molto importanti:

1) l'esclusiva di Campopiano (giornalista del CorSport) secondo il quale i cinesi avrebbero aumentato l'offerta a 720M per il 70% subito e il 30% entro l'anno successivo. Anche in questo caso si ritiene che la trattativa sia in fase avanzatissima, tant'è che le parti sarebbero vicinissime alla firma di un preliminare vincolante. Si attenderebbe solo il responso di Berlusconi.

2) la notizia del Corriere della Sera, secondo il quale la cordata asiatica avrebbe chiesto l'autorizzazione al governo cinese per la conclusione dell'operazione (necessaria ogni qualvolta delle imprese cinesi devono esportare valuta, ossia investire fuori dal territorio nazionale).

Oggi, inoltre, si sono aggiunte altre notizie. Secondo Il Giornale, i cinesi valutano il Milan 700 milioni di euro. E sarebbero disposti addirittura a pagarli tutti e subito per rilevare il 70% e lasciare il 30% a Berlusconi fino a dicembre.

- In continuo aggiornamento -

Pasquale Campopiano: "non mi risulta alcuna deadline al momento. Ma ovviamente i cinesi non aspetteranno in eterno... stay tuned!"
 
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ps18ps

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Abbiamo notato che molti hanno fatto confusione, per cui ripetiamo come stanno le cose in base alle ultime informazioni.

Secondo Repubblica, la trattativa tra Fininvest e la cordata cinese è praticamente ultimata nei suoi aspetti tecnico-pratici. L'accordo prevede il passaggio immediato del 70% delle quote societarie nelle mani dei cinesi, ma quest'ultimi ancora non hanno ricevuto il placet definitivo di Silvio Berlusconi. Pertanto, secondo Repubblica, la cordata asiatica avrebbe informato Fininvest che vuole avere una risposta definitiva dal patron rossonero entro il 28 aprile 2016, giorno del CDA. Qualora la risposta fosse positiva, i negoziati dovranno essere ultimati con il closing entro il 10 giugno (scadenza indicata fin dall'inizio dall'advisor Galatioto e anche da Bloomberg). In caso di risposta negativa, logicamente, i negoziati verrebbero immediatamente interrotti.
Berlusconi infine, sempre secondo Repubblica, sta tentando di inserire una clausola che gli consenta di riprendere la maggioranza entro un anno dalla vendita.

A margine di ciò, nella giornata di ieri, ci sono state altre due notizie molto importanti:

1) l'esclusiva di Campopiano (giornalista del CorSport) secondo il quale i cinesi avrebbero aumentato l'offerta a 720M per il 70% subito e il 30% entro l'anno successivo. Anche in questo caso si ritiene che la trattativa sia in fase avanzatissima, tant'è che le parti sarebbero vicinissime alla firma di un preliminare vincolante. Si attenderebbe solo il responso di Berlusconi.

2) la notizia del Corriere della Sera, secondo il quale la cordata asiatica avrebbe chiesto l'autorizzazione al governo cinese per la conclusione dell'operazione (necessaria ogni qualvolta delle imprese cinesi devono esportare valuta, ossia investire fuori dal territorio nazionale).

Oggi, inoltre, si sono aggiunte altre notizie. Secondo Il Giornale, i cinesi valutano il Milan 700 milioni di euro. E sarebbero disposti addirittura a pagarli tutti e subito per rilevare il 70% e lasciare il 30% a Berlusconi fino a dicembre.

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bhe anche se con qualche differenza tutte le notizie alla fine coincidono e danno un'idea di una trattativa che sta giungendo ad una conclusione positiva o negativa in questi giorni, anche perchè se Berlusconi da l'ok adesso difficilmente poi potrà tirarsi indietro.
 

Super_Lollo

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bhe anche se con qualche differenza tutte le notizie alla fine coincidono e danno un'idea di una trattativa che sta giungendo ad una conclusione positiva o negativa in questi giorni, anche perchè se Berlusconi da l'ok adesso difficilmente poi potrà tirarsi indietro.

No non c'è una scappatoia ... o la vita o la morte.. o la cessione e sogni di tornare grandi o la morte con l'italcessimilan del Brocco .

Il nano non ha più scapo , deve accettare il la nostra salute
 

Il Re dell'Est

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Pasquale Campopiano: "non mi risulta alcuna deadline al momento. Ma ovviamente i cinesi non aspetteranno in eterno... stay tuned!"
 
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Abbiamo notato che molti hanno fatto confusione, per cui ripetiamo come stanno le cose in base alle ultime informazioni.

Secondo Repubblica, la trattativa tra Fininvest e la cordata cinese è praticamente ultimata nei suoi aspetti tecnico-pratici. L'accordo prevede il passaggio immediato del 70% delle quote societarie nelle mani dei cinesi, ma quest'ultimi ancora non hanno ricevuto il placet definitivo di Silvio Berlusconi. Pertanto, secondo Repubblica, la cordata asiatica avrebbe informato Fininvest che vuole avere una risposta definitiva dal patron rossonero entro il 28 aprile 2016, giorno del CDA. Qualora la risposta fosse positiva, i negoziati dovranno essere ultimati con il closing entro il 10 giugno (scadenza indicata fin dall'inizio dall'advisor Galatioto e anche da Bloomberg). In caso di risposta negativa, logicamente, i negoziati verrebbero immediatamente interrotti.
Berlusconi infine, sempre secondo Repubblica, sta tentando di inserire una clausola che gli consenta di riprendere la maggioranza entro un anno dalla vendita.

A margine di ciò, nella giornata di ieri, ci sono state altre due notizie molto importanti:

1) l'esclusiva di Campopiano (giornalista del CorSport) secondo il quale i cinesi avrebbero aumentato l'offerta a 720M per il 70% subito e il 30% entro l'anno successivo. Anche in questo caso si ritiene che la trattativa sia in fase avanzatissima, tant'è che le parti sarebbero vicinissime alla firma di un preliminare vincolante. Si attenderebbe solo il responso di Berlusconi.

2) la notizia del Corriere della Sera, secondo il quale la cordata asiatica avrebbe chiesto l'autorizzazione al governo cinese per la conclusione dell'operazione (necessaria ogni qualvolta delle imprese cinesi devono esportare valuta, ossia investire fuori dal territorio nazionale).

Oggi, inoltre, si sono aggiunte altre notizie. Secondo Il Giornale, i cinesi valutano il Milan 700 milioni di euro. E sarebbero disposti addirittura a pagarli tutti e subito per rilevare il 70% e lasciare il 30% a Berlusconi fino a dicembre.

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Ora è più chiaro, la data di giugno non c'entra con la decisione di Berlusconi (altrimenti sarebbe stato uno strazio per noi tifosi). Vorrei dire una cosa, dalle news di questi giorni l'impressione, sempre più netta, è che l'offerta di questo gruppo cinese sembra davvero seria ed anche difficilmente rifiutabile. Non si può non essere almeno un pelino ottimisti.
 

galianivatene

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A chi vede nella coincidenza temporale tra campagna elettorale e trattativa un motivo di sospetto rispondo con una piccola provocazione: non e' possibile secondo voi che si', questa correlazione esiste, ma sia voluta proprio dai cinesi? Mi spiego: potrebbe anche darsi che, per aumentare le chances di successo e fornire un ulteriore bonus alla controparte, i cinesi abbiano acconsentito a programmare la fase "mediatica" della trattativa ed il closing in funzione anche delle esigenze elettorali di Berlusconi, cosi' da permettergli di massimizzare il profitto politico (oltre a quello economico) derivante da una eventuale cessione. Non c'e' dubbio che l'immagine di Berlusconi possa giovare di questa vendita, con tutti gli speciali celebrativi sui trentanni di presidenza che si sprecheranno...
 

Fedeshi

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A chi vede nella coincidenza temporale tra campagna elettorale e trattativa un motivo di sospetto rispondo con una piccola provocazione: non e' possibile secondo voi che si', questa correlazione esiste, ma sia voluta proprio dai cinesi? Mi spiego: potrebbe anche darsi che, per aumentare le chances di successo e fornire un ulteriore bonus alla controparte, i cinesi abbiano acconsentito a programmare la fase "mediatica" della trattativa ed il closing in funzione anche delle esigenze elettorali di Berlusconi, cosi' da permettergli di massimizzare il profitto politico (oltre a quello economico) derivante da una eventuale cessione. Non c'e' dubbio che l'immagine di Berlusconi possa giovare di questa vendita, con tutti gli speciali celebrativi sui trentanni di presidenza che si sprecheranno...

Per me,nel caso,è stato lui a chiedere ai Cinesi di chiudere l'affare in periodo Elezioni.
 
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