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Milan Channel: per il centrocampo si lavorerà con calma.
E dove vogliamo andare? Di quelli che hai messo tu due manco sono centrocampisti, mi riferisco ad Honda e Saponara che sono trequartisti ed in mediana sono tutti da valutare e Cristante che è un ragazzino. Dio ce ne scampi dal presentarci cosi ai blocchi, centrocampo da lotta per la salvezza.
Il fatto è che a seconda di come si comporteranno Saponara, Honda e Cristante nel campionato determinterà quanti rinforzi arriveranno a centrocampo e per quale posizione.
E' per questo che prendono tempo.
Cristante è un ragazzino ma dobbiamo avere il coraggio di lanciarlo titolare, come ai tempi Ancelotti ebbe il coraggio di lanciare Pirlo e Zaccheroni lanciò Ambrosini.
Il fatto è che a seconda di come si comporteranno Saponara, Honda e Cristante nel campionato determinterà quanti rinforzi arriveranno a centrocampo e per quale posizione.
E' per questo che prendono tempo.
Cristante è un ragazzino ma dobbiamo avere il coraggio di lanciarlo titolare, come ai tempi Ancelotti ebbe il coraggio di lanciare Pirlo e Zaccheroni lanciò Ambrosini.
Peccato che, in caso di fallimento di Pirlo, avremmo potuto comunque contare su Albertini e Ambrosini, qui se Honda e Saponara risultano inadeguati il gioco lo costruisce Muntari.
Come riporta il canale telematico rossonero, il Milan non ha fretta di lavorare sul centrocampo. Inzaghi infatti vuole prima valutare Saponara in ritiro e poi vedrà se chiedere alla dirigenza altri acquisti. Probabilmente, quindi, in questo settore il Milan non farà nulla prima di agosto. Per ora la priorità rimane l'attacco.
Peccato che, in caso di fallimento di Pirlo, avremmo potuto comunque contare su Albertini e Ambrosini, qui se Honda e Saponara risultano inadeguati il gioco lo costruisce Muntari.
Si prendono tre settimane di tempo per fare le dovute valutazioni. Il calciomercato chiude a settembre, c'è tempo.
Alla fin fine Inzaghi non è che vuol valutare Muntari e Birsa, ma giovani molto promettenti come Saponara e Cristante, ciò che si voleva da tempo: dare più spazio ai giovani piuttosto che a giocatori fatti, finiti e poco determinanti.