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Come riporto da Repubblica in edicola, il Milan è bloccato dalle elezioni, dal debito e dai dirigenti. Partiamo da Berlusconi, sempre lui. Fino ad ora, è stata solo Finivest a godere della vendita del Milan a Yonghong Li. Nel giro ci pochi mesi il club rischia di essere ceduto nuovamente, ed i tifosi aprirebbero gli occhi sulla cessione. Ciò comporebbe, con ogni probabilità, un'emorragia di voti per Berlusconi in vista delle prossime elezioni. Per scongiurare le cose, il patriarca ha già iniziato a muovere i fili. All'acquisto del Milan sono interessati un fondo europeo ed un gruppo arabo. Identità top secret per entrambi. Berlusconi sponsorizza un socio di minoranza che affianchi Yonghong Li. Il nome è quello dei sauditi Fawaz, attualmente impegnati a Sesto San Giovanni, area Falck. Feudo, guarda caso, nelle mani di Forza Italia. Ed il sindaco di Sesto, DI Stefano, è marito di Silvia Sardone pupilla della nuova ondata del partito. Poi c'è Elliott che aspetta sulla riva del fiume che si arrivi a ottobre 2018 in modo da incassare tutti gli interessi. Cifra complessiva 383 milioni. Fassone invece vuole scongiurare la vendita del Milan e tratta il rifinanziamento e spera di conservare il proprio ruolo (Mirabelli appare il più debole, ad oggi) grazie a qualche cessione già a gennaio (Silva e Calhanoglu) e la rinegoziazione dei diritti tv.
E nel club emergono legami con la Juventus pre calciopoli: il mercato del Milan è stato pilotato da Alessandro Moggi, che è il mentore di Mirabelli. Fassone ha riempito il club di ex Inter e Juve. E Giraudo è consulente immobiliare di BGB Weston.
Attenzione, commenti solo alla notizia.
E nel club emergono legami con la Juventus pre calciopoli: il mercato del Milan è stato pilotato da Alessandro Moggi, che è il mentore di Mirabelli. Fassone ha riempito il club di ex Inter e Juve. E Giraudo è consulente immobiliare di BGB Weston.
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