Milan: attacco alla Uefa.

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Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 24 maggio 2018, il Milan è pronto ad attaccare l'Uefa ed i suoi pregiudizi nei confronti del club rossonero. I legali del club rossonero sono già al lavoro con i colleghi del reparto amministrativo. Quella presa dalla Uefa sembra essere una decisione più etica che analitica, contro Yonghong Li, nel quale non si ha fiducia. Questa è la convinzione del pool rossonero.

Al Milan sono pronti ad inviare nuovi documenti entro giugno, quando arriverà il giudizio della Camera giudicante. Fassone in questo lasso di tempo terrà vivi i contatti con la Uefa per provare a capire quali saranno le sanzioni. Si spera, ovviamente, di evitare l'esclusione dall'Europa League, cosa che preoccupa i calciatori.

In ogni caso, il Milan non è intenzionato a fare causa alla stessa Uefa.

Secondo la Gazzetta Dello Sport, Fassone potrebbe andare a Nyon il 7 giugno dove sarà ascoltato e presenterà una memoria scritta.
 

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Attenzione a scherzare col fuoco. Attenzione...
 

Jackdvmilan

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Per quanto possibile bisogna provare a difendersi, penso sia nei diritti del club. Basta non esagerare...
 

diavolo

شراء ميل
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L'Uefa ce l'ha con i cinesi e non ama i gattini.Vergogna!
 
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Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 24 maggio 2018, il Milan è pronto ad attaccare l'Uefa ed i suoi pregiudizi nei confronti del club rossonero. I legali del club rossonero sono già al lavoro con i colleghi del reparto amministrativo. Quella presa dalla Uefa sembra essere una decisione più etica che analitica, contro Yonghong Li, nel quale non si ha fiducia. Questa è la convinzione del pool rossonero.

Al Milan sono pronti ad inviare nuovi documenti entro giugno, quando arriverà il giudizio della Camera giudicante. Fassone in questo lasso di tempo terrà vivi i contatti con la Uefa per provare a capire quali saranno le sanzioni. Si spera, ovviamente, di evitare l'esclusione dall'Europa League, cosa che preoccupa i calciatori.

In ogni caso, il Milan non è intenzionato a fare causa alla stessa Uefa.

Non è quello che chiede la uefa.
 

Casnop

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Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 24 maggio 2018, il Milan è pronto ad attaccare l'Uefa ed i suoi pregiudizi nei confronti del club rossonero. I legali del club rossonero sono già al lavoro con i colleghi del reparto amministrativo. Quella presa dalla Uefa sembra essere una decisione più etica che analitica, contro Yonghong Li, nel quale non si ha fiducia. Questa è la convinzione del pool rossonero.

Al Milan sono pronti ad inviare nuovi documenti entro giugno, quando arriverà il giudizio della Camera giudicante. Fassone in questo lasso di tempo terrà vivi i contatti con la Uefa per provare a capire quali saranno le sanzioni. Si spera, ovviamente, di evitare l'esclusione dall'Europa League, cosa che preoccupa i calciatori.

In ogni caso, il Milan non è intenzionato a fare causa alla stessa Uefa.
Con le istituzioni si dialoga, non si cerca lo scontro, sempre. Occorre avere realismo e fermezza sulle proprie ragioni, e puntare a risolvere i problemi che ci sono, che non sono insormontabili ma che sono stati esacerbati da una strategia attendista della proprietà sulla soluzione finanziaria più confacente ai propri interessi. Non vi è più ragione di attendere, ma dialogare, informarsi, scegliere, e decidere. :sisi:
 
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Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 24 maggio 2018, il Milan è pronto ad attaccare l'Uefa ed i suoi pregiudizi nei confronti del club rossonero. I legali del club rossonero sono già al lavoro con i colleghi del reparto amministrativo. Quella presa dalla Uefa sembra essere una decisione più etica che analitica, contro Yonghong Li, nel quale non si ha fiducia. Questa è la convinzione del pool rossonero.

Al Milan sono pronti ad inviare nuovi documenti entro giugno, quando arriverà il giudizio della Camera giudicante. Fassone in questo lasso di tempo terrà vivi i contatti con la Uefa per provare a capire quali saranno le sanzioni. Si spera, ovviamente, di evitare l'esclusione dall'Europa League, cosa che preoccupa i calciatori.

In ogni caso, il Milan non è intenzionato a fare causa alla stessa Uefa.

Dobbiamo dare battaglia!
 

Mr. Canà

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Con le istituzioni si dialoga, non si cerca lo scontro, sempre. Occorre avere realismo e fermezza sulle proprie ragioni, e puntare a risolvere i problemi che ci sono, che non sono insormontabili ma che sono stati esacerbati da una strategia attendista della proprietà sulla soluzione finanziaria più confacente ai propri interessi. Non vi è più ragione di attendere, ma dialogare, informarsi, scegliere, e decidere. :sisi:

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