Milan, Arrigo Sacchi torna in società. E' ufficiale.

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Renegade

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Wow quanti conflitti per questa notizia. Diciamo che ho letto un po' i pareri di tutti e, come al solito, mi trovo a metà strada.

L'arrivo di Sacchi, a mio avviso, è da prendere con le pinze esattamente come il suo valore attuale. Finché non vedremo i frutti del suo ''nuovo'' lavoro, io credo sarà difficile dare un giudizio, visto che ogni parere a priori è un parere completamente errato.

C'è da dire che nonostante io non abbia vissuto l'era Sacchiana, per quanto analizzato a livello storico, periodico e tecnico, lo ritengo un grande allenatore ma soprattutto un innovatore. Anche se, per la maggior parte, non ha fatto altro che porre accorgimenti, innovazioni e modifiche alla base del calcio olandese. Il più grande valore di Sacchi, a mio avviso, è puramente tecnico tattico, e se vogliamo anche dottrinale.

A livello di scouting ha alternato grandi intuizioni a meri flop, di certo non può essere una delle sue più estese qualità. Ripeto, il valore principale, massimo, è la sua abilità tattica, strategica e soprattutto tecnica, che ha modernizzato il calcio italiano oltre ogni immaginazione. Ma non mi si venga a dire che è un talent scout perché gli si attribuisce una professione per la quale non ha competenze costanti.

A livello dei tempi attuali e per come il calcio si è evoluto, Sacchi non può essere che un polveroso derelitto partorito da un'era che non esiste più. Ma come i più anziani ed esperti maestri le sue parole, seppur corrose dallo scorrere del tempo, non vanno mai ignorate, ma ascoltate e pesate. Esperienza, sapere e competenza sopravvivono e sopperiscono a qualunque futuro o epoca. Di certo, però, non è la figura più adatta al calcio di oggi.

Con questo non voglio dire che non farà bene. Sinceramente non mi desta nessuno sgomento la sua nomina. Aspetto di vederlo all'opera, senza alcuna pressione, aspettativa o pretesa. Grossi danni non ne farà e la sua presenza è sempre indice di una certa classe e qualità. Dunque, vedremo.

E' inutile essere tragici, ragazzi. Se poi ci facciamo influenzare dal parere su Sacchi come persona, ahimé... Qui anch'io devo avere un parere estremo. Non ho mai visto un tecnico più esaltato mentalmente di quanto lo è stato Arrigo Sacchi e di quanto lo è tutt'ora. Non ha la minima umiltà, è pregno di spocchia e questa sua arroganza lo ha spesso punito in carriera e gli ha fatto commettere errori tremendi. (l'odio verso Baggio, Van Basten non educato tatticamente ecc.).

Come persona non mi piace e mai mi piacerà perché lede al suo stesso professionismo. Non c'è bisogno di essere esaltati né tantomeno umili, ma per succedere, in qualunque campo, c'è bisogno di equilibrio. Senza autocritica, senza prendere atto delle proprie lacune e delle migliorie apportabili, si rimane ancorati allo stesso livello e non si tenderà mai ad avanzare.

Di sicuro, comunque, dubito che i giovani calciatori di oggi gestiscano la sua arroganza come quelli di un tempo. Non potrebbero che riempirlo di indifferenza, menefreghismo ed altrettanta spocchia che gli sarebbe assolutamente meritata per i suoi modi fuori luogo.

Resta, comunque, un grande tecnico che ha fatto la storia del Milan e del Calcio italiano. E' una leggenda che va rispettata oltre qualunque azione. Per cui, massimo rispetto, vedremo cosa farà.
[MENTION=776]tifoso evorutto[/MENTION] come al solito è un piacere leggere i contenuti di chi ha vissuto la miglior epoca che questa squadra possa ricordare, non posso che alzare le mani!
 

hrundi bakshi

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Wow quanti conflitti per questa notizia. Diciamo che ho letto un po' i pareri di tutti e, come al solito, mi trovo a metà strada.

L'arrivo di Sacchi, a mio avviso, è da prendere con le pinze esattamente come il suo valore attuale. Finché non vedremo i frutti del suo ''nuovo'' lavoro, io credo sarà difficile dare un giudizio, visto che ogni parere a priori è un parere completamente errato.

C'è da dire che nonostante io non abbia vissuto l'era Sacchiana, per quanto analizzato a livello storico, periodico e tecnico, lo ritengo un grande allenatore ma soprattutto un innovatore. Anche se, per la maggior parte, non ha fatto altro che porre accorgimenti, innovazioni e modifiche alla base del calcio olandese. Il più grande valore di Sacchi, a mio avviso, è puramente tecnico tattico, e se vogliamo anche dottrinale.

A livello di scouting ha alternato grandi intuizioni a meri flop, di certo non può essere una delle sue più estese qualità. Ripeto, il valore principale, massimo, è la sua abilità tattica, strategica e soprattutto tecnica, che ha modernizzato il calcio italiano oltre ogni immaginazione. Ma non mi si venga a dire che è un talent scout perché gli si attribuisce una professione per la quale non ha competenze costanti.

A livello dei tempi attuali e per come il calcio si è evoluto, Sacchi non può essere che un polveroso derelitto partorito da un'era che non esiste più. Ma come i più anziani ed esperti maestri le sue parole, seppur corrose dallo scorrere del tempo, non vanno mai ignorate, ma ascoltate e pesate. Esperienza, sapere e competenza sopravvivono e sopperiscono a qualunque futuro o epoca. Di certo, però, non è la figura più adatta al calcio di oggi.

Con questo non voglio dire che non farà bene. Sinceramente non mi desta nessuno sgomento la sua nomina. Aspetto di vederlo all'opera, senza alcuna pressione, aspettativa o pretesa. Grossi danni non ne farà e la sua presenza è sempre indice di una certa classe e qualità. Dunque, vedremo.

E' inutile essere tragici, ragazzi. Se poi ci facciamo influenzare dal parere su Sacchi come persona, ahimé... Qui anch'io devo avere un parere estremo. Non ho mai visto un tecnico più esaltato mentalmente di quanto lo è stato Arrigo Sacchi e di quanto lo è tutt'ora. Non ha la minima umiltà, è pregno di spocchia e questa sua arroganza lo ha spesso punito in carriera e gli ha fatto commettere errori tremendi. (l'odio verso Baggio, Van Basten non educato tatticamente ecc.).

Come persona non mi piace e mai mi piacerà perché lede al suo stesso professionismo. Non c'è bisogno di essere esaltati né tantomeno umili, ma per succedere, in qualunque campo, c'è bisogno di equilibrio. Senza autocritica, senza prendere atto delle proprie lacune e delle migliorie apportabili, si rimane ancorati allo stesso livello e non si tenderà mai ad avanzare.

Di sicuro, comunque, dubito che i giovani calciatori di oggi gestiscano la sua arroganza come quelli di un tempo. Non potrebbero che riempirlo di indifferenza, menefreghismo ed altrettanta spocchia che gli sarebbe assolutamente meritata per i suoi modi fuori luogo.

Resta, comunque, un grande tecnico che ha fatto la storia del Milan e del Calcio italiano. E' una leggenda che va rispettata oltre qualunque azione. Per cui, massimo rispetto, vedremo cosa farà.
[MENTION=776]tifoso evorutto[/MENTION] come al solito è un piacere leggere i contenuti di chi ha vissuto la miglior epoca che questa squadra possa ricordare, non posso che alzare le mani!

Su Sacchi e Capello nonché gli inevitabili raffronti tra i due potrei scrivere un volume intero degno della Treccani. Tendenzialmente, i ricordi di [MENTION=776]tifoso evorutto[/MENTION] collimano con i miei. Questo incarico, a mio avviso, non sarà utile ma nemmeno sarà dannoso. Chissà se potrà servire ad Inzaghi ma ne dubito fortemente.
 
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Su Sacchi e Capello nonché gli inevitabili raffronti tra i due potrei scrivere un volume intero degno della Treccani. Tendenzialmente, i ricordi di @tifoso evorutto collimano con i miei. Questo incarico, a mio avviso, non sarà utile ma nemmeno sarà dannoso. Chissà se potrà servire ad Inzaghi ma ne dubito fortemente.

Oltre che assimilare l'ennesima opinione di chi quel calcio l'ha vissuto e prenderne atto, mi vedo costretto anche ad elaborare un altro tipo di pensiero, quasi provocatorio.

Conoscendo la figura, ma soprattutto la personalità di Sacchi, non mi stupirei se da domani cominciasse a mettere becco nelle scelte di Inzaghi e nella relativa gestione della prima squadra. Alla fine vuole strafare e, nella sua furente vanità, non ammette e mai ammetterà qualcuno che rigetti o che non accolga le sue opinioni mutandole repentinamente in scelte perentorie.

E non mi stupirei altrettanto se Pippo cominciasse a dire di sì per poi fare come chiunque altro si è trovato ad avere a che fare con l'ex-tecnico di Milan e Nazionale: furibondo litigio con conseguenti prese di posizioni infantili da parte dello stesso Sacchi. Purtroppo il suo narcisismo sfocia nell'invadenza ed ha un talento naturale nell'offendere qualcuno offendendosi.
 

mefisto94

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Oltre che assimilare l'ennesima opinione di chi quel calcio l'ha vissuto e prenderne atto, mi vedo costretto anche ad elaborare un altro tipo di pensiero, quasi provocatorio.

Conoscendo la figura, ma soprattutto la personalità di Sacchi, non mi stupirei se da domani cominciasse a mettere becco nelle scelte di Inzaghi e nella relativa gestione della prima squadra. Alla fine vuole strafare e, nella sua furente vanità, non ammette e mai ammetterà qualcuno che rigetti o che non accolga le sue opinioni mutandole repentinamente in scelte perentorie.

E non mi stupirei altrettanto se Pippo cominciasse a dire di sì per poi fare come chiunque altro si è trovato ad avere a che fare con l'ex-tecnico di Milan e Nazionale: furibondo litigio con conseguenti prese di posizioni infantili da parte dello stesso Sacchi. Purtroppo il suo narcisismo sfocia nell'invadenza ed ha un talento naturale nell'offendere qualcuno offendendosi.

Può essere, ma potrebbe anche essere che rimanga nel suo spazio del settore giovanile. Questione spinosa. Nel caso anche io sono sicuro che il super non avrebbe problemi a farsi mangiare in testa.
 

Giuseppe milan

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allora ve la dico tutta, ecco il perchè, come e quando Arrigo Sacchi è stato chiamato al Milan.
2 ottobre 2014, post Atletico Madrid-Juventus 1-0.
Sacchi critica Allegri, accusandolo a sua detta di aver interpretato la partita in modo difensivista
http://www.milanworld.net/allegri-contro-sacchi-dopo-atletico-juve-video-vt21566.html
5 ottobre 2014, post Juventus-Roma 3-2.
Sacchi e Allegri hanno ancora da ridire, ne nasce un altro battibecco tra i due.
http://www.milanworld.net/ancora-allegri-contro-sacchi-dopo-juve-roma-3-2-video-vt21629.html

a questo punto, è ormai acclarato nell opinione pubblica che Sacchi non è certo un estimatore di Allegri.

e qui entra in scena Berlusconi, acerrimo contestatore dell allenatore livornese da sempre(non capisce un casso, sfoghi post Milan-Barcellona 2-0, colpevole a detta di Berlusconi di non trovare un ruolo giusto al suo prediletto Pato, ecc).

perciò, che succede? Berlusconi, che non ne può più di Allegri che sta facendo bene alla Juventus(ed io aggiungo anche di Tevez), si prende in simpatia Sacchi, chiama Sacchi e gli dà un appuntamento ad Arcore.
In questo appuntamento o più appuntamenti avvenuti in più giorni, il cavaliere e Sacchi si mettono a parlare, magari seduti sul divano di casa davanti al caminetto, dei tempi passati, delle nostalgie degli anni 90 e, sopratutto, dell astio che entrambi covano da tempo per Massimiliano Allegri.
gliene dicono talmente tante, talmente è il loro astio verso di lui, che ad un certo punto Silvio interrompe la loro discussione, si alza in piedi e dice: "Arrigo ti adoro la pensi esattamente come me, perchè non ritorni nel Milan?"

ecco fatto, più o meno è andata così. sono convinto di non sbagliarmi di molto.
questa società ormai funziona così, in base a simpatie presidenziali di un vecchio che ormai ha fatto il suo tempo.
 

hrundi bakshi

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Oltre che assimilare l'ennesima opinione di chi quel calcio l'ha vissuto e prenderne atto, mi vedo costretto anche ad elaborare un altro tipo di pensiero, quasi provocatorio.

Conoscendo la figura, ma soprattutto la personalità di Sacchi, non mi stupirei se da domani cominciasse a mettere becco nelle scelte di Inzaghi e nella relativa gestione della prima squadra. Alla fine vuole strafare e, nella sua furente vanità, non ammette e mai ammetterà qualcuno che rigetti o che non accolga le sue opinioni mutandole repentinamente in scelte perentorie.

E non mi stupirei altrettanto se Pippo cominciasse a dire di sì per poi fare come chiunque altro si è trovato ad avere a che fare con l'ex-tecnico di Milan e Nazionale: furibondo litigio con conseguenti prese di posizioni infantili da parte dello stesso Sacchi. Purtroppo il suo narcisismo sfocia nell'invadenza ed ha un talento naturale nell'offendere qualcuno offendendosi.

Se questo incarico fosse arrivato dieci/quindici anni fa, i tuoi timori avrebbero avuto più di un motivo per esistere. Ma gli anni sono passati anche per lui e credo che difficilmente si caccerebbe in un vespaio simile. Non sottovalutare, tra l'altro, un altro aspetto della questione e cioè che chi lo ha voluto lì, che sia Galliani o SB, lo conosce meglio di chiunque altro ed una cosa del genere, oggi, non potrebbe accadere mai.
Chiudo affermando, qui sì sono perentorio, che la squadra del periodo di Sacchi aveva quattro giocatori: Van Basten, Baresi, Maldini e Rijkaard che sono stati i più forti nel proprio ruolo dal dopoguerra ad oggi. In più Gullit, pallone d'oro nel 1987, era fenomenale, Donadoni meraviglioso e Tassotti il miglior terzino destro dello Stivale. Detto questo, difetti ne aveva parecchi ma rivoluzionò culturalmente il calcio italiano. Quando avevamo ancora un presidente, tuttavia, questi seppe con un fiuto straordinario congedarlo al momento giusto per aprire un'altra pagina altrettanto epica con un allenatore "inventato" da lui che, forse, è stato il più grande di tutti.
 

hrundi bakshi

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allora ve la dico tutta, ecco il perchè, come e quando Arrigo Sacchi è stato chiamato al Milan.
2 ottobre 2014, post Atletico Madrid-Juventus 1-0.
Sacchi critica Allegri, accusandolo a sua detta di aver interpretato la partita in modo difensivista
http://www.milanworld.net/allegri-contro-sacchi-dopo-atletico-juve-video-vt21566.html
5 ottobre 2014, post Juventus-Roma 3-2.
Sacchi e Allegri hanno ancora da ridire, ne nasce un altro battibecco tra i due.
http://www.milanworld.net/ancora-allegri-contro-sacchi-dopo-juve-roma-3-2-video-vt21629.html

a questo punto, è ormai acclarato nell opinione pubblica che Sacchi non è certo un estimatore di Allegri.

e qui entra in scena Berlusconi, acerrimo contestatore dell allenatore livornese da sempre(non capisce un casso, sfoghi post Milan-Barcellona 2-0, colpevole a detta di Berlusconi di non trovare un ruolo giusto al suo prediletto Pato, ecc).

perciò, che succede? Berlusconi, che non ne può più di Allegri che sta facendo bene alla Juventus(ed io aggiungo anche di Tevez), si prende in simpatia Sacchi, chiama Sacchi e gli dà un appuntamento ad Arcore.
In questo appuntamento o più appuntamenti avvenuti in più giorni, il cavaliere e Sacchi si mettono a parlare, magari seduti sul divano di casa davanti al caminetto, dei tempi passati, delle nostalgie degli anni 90 e, sopratutto, dell astio che entrambi covano da tempo per Massimiliano Allegri.
gliene dicono talmente tante, talmente è il loro astio verso di lui, che ad un certo punto Silvio interrompe la loro discussione, si alza in piedi e dice: "Arrigo ti adoro la pensi esattamente come me, perchè non ritorni nel Milan?"

ecco fatto, più o meno è andata così. sono convinto di non sbagliarmi di molto.
questa società ormai funziona così, in base a simpatie presidenziali di un vecchio che ormai ha fatto il suo tempo.

La tua ricostruzione è plausibile, e ci sta tranquillamente, ma nonostante tutto credo che non sposti niente, né in positivo ma nemmeno in negativo.
Un saluto
 
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