Importanti news da Repubblica in edicola oggi, 3 dicembre, sul futuro societario del Milan. Si è riaperto il tavolo delle trattative tra Elliott ed Arnaut. Il francese ha rilanciato la proposta. E ci sarebbero obiettivi di mercato clamorosi: Messi e Guardiola in panchina. Niente Allegri:"Se mai dovessi fare un passo del genere, vorrei il migliore calciatore del mondo e il migliore allenatore".
Nei mesi scorsi sono piovute smentite un pò su tutto: sull'offerta, sulla due diligence, sui rapporti con Tavecchio, su Braida dirigente. Ora però le cose stanno cambiando. La squadra ottiene risultati mediocri, il bilancio è in rosso, il Comune ha dato uno stop parziale allo stadio, tensione tra parte sportiva e finanziaria.
Chi frena è il figlio di Arnaut, non troppo favorevole ad entrare nel mondo del calcio. Ma il padre ha aperto, e tale apertura sarebbe sul tavolo dei Singer. La partita si giocherebbe entro la fine dell'anno in corso, con la variabile stadio ed area commerciale: Elliott vorrebbe realizzarla insieme alla demolizione del Meazza, i francese la collegherebbero insieme alla ristrutturazione dell'impianto.
Il Milan è un comunque un club che ha ancora il suo valore: a metà ottobre è stato inserito tra gli otto club organizzatori della World Club Football Association, che organizzerà il nuovo mondiale per club. E' vero che la Uefa può limitare gli investimenti, ma chi ha in testa Messi e Guardiola ha buoni argomenti per convincere la Uefa.
La mia sensazione è che siamo ancora l'ennesima puntata della sagra De Benedetti-Berlusconi.
Berlusconi, quando prese il Milan da Farina, lo prese scatenandogli contro una guerra mediatica con tv, giornali, finanziando la tifoseria, facendo pressione sugli istituti finanziari che finanziavano il debito del Milan, per far si che fossero gli stessi tifosi del Milan a spingere su Farina e Rivera (che con volevano cedere) e "costringerli" ad accettare la (bassissima) offerta di Berlusconi.
Adesso, Repubblica è convinta che dietro Elliott ci sia ancora, in un modo o nell'altro, Berlusconi.
Quindi, il buon De Benedetti, vuole restituirgli pan per focaccia, quindi cavalcando il malcontento per i risultati, vuole alimentare la spinta dei tifosi ad una cessione "sottocosto" (ad Arnault o altri non importa granchè) per fargli digerire l'amara pillola del contrappasso.
Questa voce di Arnault gira da un pò troppo tempo. Se fosse vera non penso che il problema sia pagare il Milan 600 o 700 milioni.
Una volta fatta la due diligence, se c'è la volontà gli spiccioli di milioni di differenza potrebbero essere definiti in un giorno.
La questione è:
1) Arnault vuole veramente comprare il Milan?
2) Elliott vuol davvero vendere il Milan?
3) Vuole cedere l'intero pacchetto o cerca un socio?
I tempi lunghi sembrano indicare che la risposta non sia: si, si , intero pacchetto.