Oggettivamente, siamo in difficoltà. E in questi momenti il rischio (che stiamo correndo) è quello di finire in una spirale negativa.
La squadra ha dei limiti, questo chi giudica con obiettività lo sapeva anche prima. L'allenatore ha le sue colpe sicuramente, ma se qualcuno si aspetta che cambiando il tecnico risolviamo tutti i nostri problemi in 1-2 giornate resterà deluso, IMHO.
La mia preoccupazione principale, in questo momento riguarda questo aspetto: siamo fermi. In campo passeggiamo, non c'è uno straccio di movimento senza palla e non c'è mai nessuno che detta il passaggio o che punta la profondità. Per questo siamo quasi sempre costretti a scegliere la giocata più semplice (e questo è dovuto anche nei limiti di personalità di qualcuno dei nostri centrocampisti di ieri), il passaggio orizzontale. Questo rallenta tantissimo il gioco, lo rende prevedibile e i nostri avversari hanno tutto il tempo di chiudersi con comodo, senza spendere molte energie.
Ho paura che sia un problema di condizione atletica della squadra (intendiamoci, non è una scusante, se così fosse, avere una squadra sulle gambe ad ottobre sarebbe gravissimo).
L'alternativa a questa ipotesi mi spaventa ancora di più perché ieri ho visto in campo giocatori svogliati in fase di costruzione, nessuno che si assumesse la responsabilità di rischiare la giocata salvo Bonaventura (che comunque è ancora lontano dalla condizione migliore).
Per fare un esempio: chalanoglu.. ieri evanescente, ad un certo punto ha preso la palla e ha scartato tre giocatori, peccato che lo abbia fatto all'indietro.. vi giuro che mi è venuto in mente il nostro caro admin quando imprecava contro Gourcuff.
Come la risolviamo? secondo me in primis bisogna fare quadrato intorno alla squadra, tutte queste voci sul tecnico non giovano certo all'ambiente e in secundis, io mi sono convinto che non possiamo permetterci di giocare con la difesa a 3: per fare giocare bonucci nel suo ruolo siamo costretti a snaturare gli altri due centrali, suso, bonaventura e rodriguez. Ed è un prezzo che ad oggi non ci possiamo permettere.