Mihajlovic:"Mai letto Anna Frank, voi avete letto Ivo Andric?" video

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Ahahah in effetti non so quanto sia diffusa la conoscenza di Anna Frank nei paesi del blocco orientale. Non parlo solo di leggere il diario ma di dare un'infarinatura nei sussidiari scolastici: nei nostri c'è scritto parecchio su Anna Frank ma non credo ci fosse parecchio in Jugoslavia come del resto in Inghilterra probabilmente nessuno conosce Primo Levi o in Austria e in Slovenia se parli del "cattivissimo" Kappler ti ridono dato che loro hanno avuto a che fare con Globocnik.
 

Milanforever26

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La cosa bella è che almeno il 50% dei giornalisti e il 90% degli opinionisti che fanno i fenomeni negli studi non l'hanno letto manco loro il diario di anna frank..ma fanno i fighi..vorrei che uno intervistato avesse il coraggio così, a brucia pelo, di chiedergli un breve riassuntino...vedreste certi rossori in volto!
 

Pitermilanista

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Ha fatto bene ad ignorarne l'esistenza, essendo un libercolo oscenamente insipido ed insignificante.. Capirei una levata di scudi per Primo Levi, ma Anne Frank...
Si abusa ogni giorno la memoria di morti di ogni religione, epoca, statura morale, grandezza, e ci si straccia le vesti per quattro stickers fatti da ragazzini annoiati e di cui non dovrebbe fregar nulla a nessuno. E invece diventa il caso del secolo.
La solita morale da strapazzo di chi magari non riconosce lo stato d'Israele o spara un "sei proprio un ebreo" quando l'amico non offre il caffè la mattina.
Bravo Sinisa.
 

FiglioDelDioOdino

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Ha fatto bene ad ignorarne l'esistenza, essendo un libercolo oscenamente insipido ed insignificante.. Capirei una levata di scudi per Primo Levi, ma Anne Frank...
Si abusa ogni giorno la memoria di morti di ogni religione, epoca, statura morale, grandezza, e ci si straccia le vesti per quattro stickers fatti da ragazzini annoiati e di cui non dovrebbe fregar nulla a nessuno. E invece diventa il caso del secolo.
La solita morale da strapazzo di chi magari non riconosce lo stato d'Israele o spara un "sei proprio un ebreo" quando l'amico non offre il caffè la mattina.
Bravo Sinisa.

Tra l'altro è un diario farlocco, scritto postumo da altri con una penna a sfera che non esisteva all'epoca.
 

Clarenzio

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Ha fatto bene ad ignorarne l'esistenza, essendo un libercolo oscenamente insipido ed insignificante.. Capirei una levata di scudi per Primo Levi, ma Anne Frank...
Si abusa ogni giorno la memoria di morti di ogni religione, epoca, statura morale, grandezza, e ci si straccia le vesti per quattro stickers fatti da ragazzini annoiati e di cui non dovrebbe fregar nulla a nessuno. E invece diventa il caso del secolo.
La solita morale da strapazzo di chi magari non riconosce lo stato d'Israele o spara un "sei proprio un ebreo" quando l'amico non offre il caffè la mattina.
Bravo Sinisa.

Non si discute il valore del libro, è ovvio che "Se questo è un uomo" di Levi o "la Notte" di Wiesel siano opere di ben altro spessore.
Anna Frank però è un simbolo, il più forte di tutti, contro l'incedere nefasto della violenza e della brutalità che calpestano speranze, sogni, progetti, un esempio per chi crede, non perde la fiducia, nonostante si avvicini la sua fine. Anna Frank è la rinascita, accompagna per mano il lettore fuori da un ventennio oscuro, attraverso l'energia e la purezza di una bambina. Lei resta uno dei simboli più forti del XX secolo, in un momento storico in cui L'Europa doveva prima di tutto ricostruirsi come società civile.

Sinisa conosce benissimo tutto questo, semplicemente ha ritenuto più importante fingersi ignorante per non mancare di rispetto ad un manipolo di babbuini che ogni domenica inzozza gli stadi.
Il poeta che cita Mihailovic poi non c'entra nulla, è come se ci chiedessero se conosciamo Mandela e noi rispondessimo: "No, ma tu sai chi è Leopardi?" Che degrado.
 
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