mettici Gundogan a centrocampo, vedi come inizia già a far girare meglio la squadra. Quei tre sono la santa trinità, ma ce ne sono parecchi altri di giocatori che da soli ti fanno cambiare volto alla squadra.
Pensi al Napoli scudettato del 1987 di Ottavio Bianchi, che, nonostante i Maradona, Giordano, Bagni e Carnevale, trovò la quadratura del cerchio a centrocampo con il diligente ex avellinese Francesco Romano, oppure all'Inter dei record di Giovanni Trapattoni, scudetto nel 1989, le cui fortune passavano dai piedi ed idee dell'ex comasco Gianfranco Matteoli... la storia del calcio, e delle grandi squadre, è segnata da giocatori, minori di nome ma fondamentali di funzione, che completano e rendono coerente e riconoscibile un mosaico informe di talento, liberando da responsabilità improprie taluni, esaltando il gioco di altri. Il nodo gordiano per Sinisa è la fonte del gioco, che manca, e che costituisce la premessa della sua realizzazione tramite le mezzali ed i trequarti presenti, senza considerare gli attaccanti. Molti dei problemi palesatisi in Baviera si spiegano agevolmente e trovano soluzione nel completamento del mercato con un centrocampista di regia. Sinisa, è ora di chiedere, e soprattutto di ottenere.