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Sinisa Mihajlovic, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi 15 agosto, ha parlato della sua esperienza al Milan, del rapporto con Berlusconi e della sfida contro i rossoneri in programma alla prima giornata. Ecco quanto dichiarato dal tecnico del Torino:"La prima a San Siro? La motivazione è doppia. Vogliamo fare bella figura ed andare a prendere i primi punti in campionato. Se sono ancora arrabbiato per l'esonero? Non è mai stata rabbia, semmai delusione ed amarezza. Ma
non porto rancore. Ho la coscienza a posto e il tempo è sempre galantuomo. Ho lasciato il Milan in Europa e in finale di coppa Italia. Come è finita la stagione lo sapete... Abbiamo avuto alti e bassi, ma il gruppo era unito e dava il massimo che poteva. Con Galliani avevo un ottimo rapporto. Il mio esonero non l’ha capito nessuno, né i tifosi, né la squadra. Mai ricevute tante telefonate stupite e attestati di solidarietà. Berlusconi e la cessione ai cinesi? Immagino quanto gli sia costato. Lui non è stato solo il presidente più vincente al mondo per 30 anni ma anche il primo tifoso del Milan. I problemi nascono quando questi due ruoli non bastano più e si vuole fare anche l’allenatore...Se voleva fare la formazione? Diciamo che non nascondeva le sue idee... Ma la formazione del Milan l’ho sempre fatta io. Mi è spiaciuto leggere certe sue dichiarazioni negative dopo l’esonero, talmente esagerate da non essere credibili. Ho conosciuto l’ultimo Berlusconi, mi sarebbe piaciuto conoscere il primo. Ma lo ringrazio comunque per l’opportunità che mi ha dato e gli auguro ogni bene per il suo futuro".
non porto rancore. Ho la coscienza a posto e il tempo è sempre galantuomo. Ho lasciato il Milan in Europa e in finale di coppa Italia. Come è finita la stagione lo sapete... Abbiamo avuto alti e bassi, ma il gruppo era unito e dava il massimo che poteva. Con Galliani avevo un ottimo rapporto. Il mio esonero non l’ha capito nessuno, né i tifosi, né la squadra. Mai ricevute tante telefonate stupite e attestati di solidarietà. Berlusconi e la cessione ai cinesi? Immagino quanto gli sia costato. Lui non è stato solo il presidente più vincente al mondo per 30 anni ma anche il primo tifoso del Milan. I problemi nascono quando questi due ruoli non bastano più e si vuole fare anche l’allenatore...Se voleva fare la formazione? Diciamo che non nascondeva le sue idee... Ma la formazione del Milan l’ho sempre fatta io. Mi è spiaciuto leggere certe sue dichiarazioni negative dopo l’esonero, talmente esagerate da non essere credibili. Ho conosciuto l’ultimo Berlusconi, mi sarebbe piaciuto conoscere il primo. Ma lo ringrazio comunque per l’opportunità che mi ha dato e gli auguro ogni bene per il suo futuro".