mi sento svuotato

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Renegade

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Sentimento condiviso a furor di popolo. Ahimè, mi trovo costretto ad essere altruista verso le opinioni altrui e ad ammettere a mia volta che il mio amore per il Milan è divenuto pressoché una fiammella inequiparabile al braciere ardente di un tempo. Il mio cuore è ormai pieno di stanze sommerse da ricordi ancestrali e polverosi, come quelle Coppe che, nell'angolo più remoto di me, continuano a pulsare per ricordarmi di cosa ho fatto parte.

E in un baule ben nascosto vi è la passione, come il ricordo del più infantile costume, quella passione che vestivo quotidianamente nel solo sapere chi fosse stato schierato in campo. Purtroppo ad oggi mi ritrovo a vestire ben altri panni, come il vuoto vessillo di un vedovo che ricorda la propria amante scomparsa elaborandone il lutto.

Perché seppur sia un pensiero cinico e tagliente, non posso che ammettere che il mio approccio verso questa solenne decadenza è stato proprio l'elaborazione di un lutto. Per quanto si possa amare una persona, il tempo ti sradicherà giorno per giorno le emozioni ed i sentimenti che ti ha lasciato, spremerà ogni angolo di te e ti ridurrà in un'inerzia ed un torpore a dir poco efferati. Ciò che resta è il cerimoniale delle commemorazioni, è sbirciare qualche vecchia foto ed affacciarsi su video di tempi ormai passati.

Ad oggi, come qualcuno prima di me ha detto, non posso che essere un mero sportivo. Certamente sempre tifoso Milanista, ma molto meno di quanto lo si possa pensare. E credetemi, non è anaffettività. Non è ingratitudine. Non è un falso legame. Amo questi colori da quando sono nato, ma il tempo ha eviscerato tutto questo da me, mi ha portato ad un collettivo di formali abitudini. E' per egoismo, per abitudine, per commemorazione che io continuo a seguire questo Milan.

Ma anch'io sarò paziente. Oh sì. Certo che lo sarò. Perché le persone possono fallire, la loro esistenza è destinata a consumarsi così come le loro azioni. Nessuno ha un controllo eterno. La differenza è la pazienza. Perché da che mondo e mondo, in qualunque campo, in qualunque generazione, si sono susseguite delle ere. Ed anche questa avrà fine. Bisogna solo aspettare, pazienti.

La verità è che ci sputano negli occhi ogni giorno, ci hanno sradicato tutto, passione, tifo, idee, felicità, fierezza, orgoglio. Sono stati più spietati di qualsiasi ladro di ricchezze. Ma non ci priveranno mai dei ricordi che ogni giorno commemoriamo ed è per rispetto ad essi che siamo tenuti ad aspettare, che dobbiamo farlo per forza. I ricordi sopravvivono al tempo e presto qualcuno erediterà quella stessa passione e quella stessa ambizione che criminalmente ci è stata tolta. E quel giorno probabilmente questa società rinascerà.

Ma anche se le cose dovessero andare male, se quella riga di mezzo alla nostra maglia attuale dovesse espandersi estinguendo tutto il rosso che vi è attorno, allora vorrà dire che moriremo con il Milan e per il Milan. Forza Milan, ora e sempre!
 

The Ripper

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Mi ritrovo a 30 anni a non "tifare" più. Osservo da "interessato" e non da tifoso. Mi hanno tolto tutto sti maledetti.
Per esempio fino ad un paio di anni fa le partite DOVEVO vederle tutte. Ora la domenica preferisco uscire.
 
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