Stato d'animo che provo da anni, a memoria neanche ricordo più da quanto tempo non esulto di cuore ad un goal del Milan.
La passione si è spenta lentamente a partire dalla cessione di Kakà, una flebile fiammella si è riaccesa nel triennio 2010-2012 ma dopo le cessioni, definitive, di Thiago Silva e Ibrahimovic, due perni sui quali si sarebbe veramente potuto ricostruire un ciclo vincente, per me è caduta la pietra tombale sul Milan berlusconiano. Da allora seguo il Milan in maniera distaccata, non per le cessioni in sé ma per quello che hanno rappresentato, visto il mio modo di tifare, oramai non mi considero neanche più un tifoso, credo di essere uno sportivo più che altro.
Ora come ora sono in standby, sono in stasi, aspetto, e non so per quanto ancora dovrò farlo, che tutto questo finisca perché è davvero degradante avere a che fare con una società simile, un tale disinteresse, tali bugie, una tale situazione non si augura neanche al peggiore dei propri rivali, perché ormai questa non è neanche più una gestione sportiva scellerata, è proprio una gestione antisportiva e lo sfottò, l'augurio di infinite sconfitte, fin quando restano nell'ambito dello sport, lo si fa all'interista, allo juventino, al romanista, a chiunque dei propri avversari ma una gestione simile di una società non si augura veramente a nessuno.
Sono schifato ed inorridito, questo Milan è veramente da voltastomaco, siamo in un tunnel che probabilmente un'uscita ce l'ha, il problema è che non sappiamo quando arriverà.