Mercoledì 29 Aprile 2015 incontro Berlusconi Mr Bee per il Milan

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Fedeshi

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Si questo appare certo. Diciamo che la questione è poco chiara. Cioè il governo cinese come può appoggiare sia Lee che che Mr Bee?? Farebbe concorrenza con sè stesso? Mi pare assurdo. Forse come molti sostenevano qui dovremmo lasciar aperta la possibilità che in fin dei conti non esistano 2 cordate ma bensì un'unica grande cordata con pù intermediari (Lee e Mr Bee). Del resto per un'operazione di questa portata potrebbe anche essere... In fin dei conti delle 2 cordate parlavano solamente i giornali facendo gran confusione e smentendosi più volte...

Secondo me invece le due cordate sono distinte e separate,resta da capire chi delle due è appoggiata dal Governo Cinese e chi no.
 

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Sky: oggi alle 18 è previsto l'arrivo di Bee nella villa di Arcore. L'incontro con Berlusconi dovrebbe iniziare per le 18:30, i due poi guarderanno la partita insieme. L'offerta sarà la seguente: 500M per il 51% del Milan, con Berlusconi che resterà presidente onorario e Galliani che sarà affiancato da Paolo Maldini. Ci sono in ballo anche due colossi che affiancheranno Mr Bee, ossia la società di brokeraggio ADS Security e China Citic International Bank, controllata dal governo cinese. Intanto rra qualche ora è previsto anche l’arrivo a Milano di Nelio Lucas amico di Taechaubol.

Secondo Marco Bellinazzo, il Milan è stato valutato da Mr Bee 1,2 miliardi di euro, debiti inclusi. Per questo la sua offerta sarà di 500M per il 51% del Milan. L'intento è quello di diffondere domani mattina l'annuncio della conclusione della trattativa. Positiva o negativa che sia. Che da solo non fosse capace di acquistare il Milan era stato subito chiaro, ma il rampante thailandese è riuscito nell'impresa di creare una “squadra” dalle formidabili capacità economiche che crede molto nel Milan e nel business plan predisposto da Mister Bee e dai suoi consulenti (in primis lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners) che include, inoltre, una doppia quotazione del club, prima ad Hong Kong e poi a Milano, per raccogliere ulteriori capitali. La prima alleanza è stata stretta con Ads Securities, società di brockeraggio finanziario in forte espansione che ha sia clienti istituzionali come banche, hedge fund, gestori patrimoniali e istituzioni finanziarie divisi tra Europa, Medio Oriente e Asia, sia clienti privati. Fondatore e Chairmain di Ads Securities è Mahmood Ebraheem Al Mahmood che in passato ha guidato il team dedicato agli investimenti alternativi dell’Abu Dhabi Investment Authority dello sceicco Al Mansour, proprietario dal 2008 del Manchester City.
Il secondo accordo è stato stretto con la China Citic Bank, banca commerciale a forte vocazione internazionale controllata dalla China International Trust and Investment Corporation (CITIC), con un patrimonio di oltre 475 miliardi di dollari. Entrambe le istituzioni fanno capo direttamente al Governo cinese. E qui la cosa si fa interessante, perché sarebbero stati proprio degli esponenti di primo piano del Partito comunista cinese a spendersi per far decollare il progetto.
Politici molto vicini al presidente cinese, Xi Jinping, che il 16 marzo scorso aveva annunciato l’avvio di riforme per una rinascita del calcio definendole come qualcosa di imprescindibile per fare della Cina una nazione al vertice del panorama sportivo. Xi Jinping e la Cina, infatti, ambiscono ad ospitare l’edizione dei Campionati Mondiali 2026 e possedere un asset come il Milan, uno dei brand calcistici più popolari e vincenti della storia del calcio, e magari assorbirne il know how, sembrano degli ottimi motivi per supportare questo investimento industriale.
Altro dato da non sottovalutare è che l’intervento di Citic appare di medio-lungo termine e riduce le chance di Richard Lee, uomo d’affari di Hong Kong a capo della cordata cinese concorrente con quella di Bee. Appare, in effetti, poco credibile l'ipotesi che che mister Lee agisca contro i monolitici interessi nazionali cinesi, scatenando quindi un’asta sul Milan. Quella riguardante, invece, Ads Securities è un’operazione finanziaria. La società di Abu Dhabi ha messo a disposizione una parte dei capitali necessari all'acquisto del Milan, e quindi verrà ripagata con le somme che deriveranno dalla quotazione in Borsa. Quotazione che potrebbe anche permettere allo stesso Berlusconi di collocare proficuamente ulteriori quote del suo pacchetto di minoranza.

anche sto bee non scherza cmq, ho sbagliato a etichettarlo come un pirla alla manenti, comincia a piacermi sto tizio.
boh a sto punto speriamo facciano presto, bee o lee, l'importante è che si muovano.

la vera impresa adesso sembra piuttosto liberarsi di galliani :facepalm:
in quanto a berlusca, possono pure farlo rimanere come presidente onorario, l'importante è che non sia più operativo.
 

Aron

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Secondo me invece le due cordate sono distinte e separate,resta da capire chi delle due è appoggiata dal Governo Cinese e chi no.

In affari del genere, il governo cinese è implicato comunque.
Qualsiasi imprenditore cinese deve avere l'autorizzazione del governo.

I cinesi che erano interessati all'Inter non avevano ricevuto l'autorittazione del governo.
Invece per il Milan, il governo è orientato a concederla.
Tuttavia il governo è maggiormente coinvolto nella cordata di Lee.
 

MaggieCloun

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Sky: oggi alle 18 è previsto l'arrivo di Bee nella villa di Arcore. L'incontro con Berlusconi dovrebbe iniziare per le 18:30, i due poi guarderanno la partita insieme. L'offerta sarà la seguente: 500M per il 51% del Milan, con Berlusconi che resterà presidente onorario e Galliani che sarà affiancato da Paolo Maldini. Ci sono in ballo anche due colossi che affiancheranno Mr Bee, ossia la società di brokeraggio ADS Security e China Citic International Bank, controllata dal governo cinese. Intanto rra qualche ora è previsto anche l’arrivo a Milano di Nelio Lucas amico di Taechaubol.

Secondo Marco Bellinazzo, il Milan è stato valutato da Mr Bee 1,2 miliardi di euro, debiti inclusi. Per questo la sua offerta sarà di 500M per il 51% del Milan. L'intento è quello di diffondere domani mattina l'annuncio della conclusione della trattativa. Positiva o negativa che sia. Che da solo non fosse capace di acquistare il Milan era stato subito chiaro, ma il rampante thailandese è riuscito nell'impresa di creare una “squadra” dalle formidabili capacità economiche che crede molto nel Milan e nel business plan predisposto da Mister Bee e dai suoi consulenti (in primis lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners) che include, inoltre, una doppia quotazione del club, prima ad Hong Kong e poi a Milano, per raccogliere ulteriori capitali. La prima alleanza è stata stretta con Ads Securities, società di brockeraggio finanziario in forte espansione che ha sia clienti istituzionali come banche, hedge fund, gestori patrimoniali e istituzioni finanziarie divisi tra Europa, Medio Oriente e Asia, sia clienti privati. Fondatore e Chairmain di Ads Securities è Mahmood Ebraheem Al Mahmood che in passato ha guidato il team dedicato agli investimenti alternativi dell’Abu Dhabi Investment Authority dello sceicco Al Mansour, proprietario dal 2008 del Manchester City.
Il secondo accordo è stato stretto con la China Citic Bank, banca commerciale a forte vocazione internazionale controllata dalla China International Trust and Investment Corporation (CITIC), con un patrimonio di oltre 475 miliardi di dollari. Entrambe le istituzioni fanno capo direttamente al Governo cinese. E qui la cosa si fa interessante, perché sarebbero stati proprio degli esponenti di primo piano del Partito comunista cinese a spendersi per far decollare il progetto.
Politici molto vicini al presidente cinese, Xi Jinping, che il 16 marzo scorso aveva annunciato l’avvio di riforme per una rinascita del calcio definendole come qualcosa di imprescindibile per fare della Cina una nazione al vertice del panorama sportivo. Xi Jinping e la Cina, infatti, ambiscono ad ospitare l’edizione dei Campionati Mondiali 2026 e possedere un asset come il Milan, uno dei brand calcistici più popolari e vincenti della storia del calcio, e magari assorbirne il know how, sembrano degli ottimi motivi per supportare questo investimento industriale.
Altro dato da non sottovalutare è che l’intervento di Citic appare di medio-lungo termine e riduce le chance di Richard Lee, uomo d’affari di Hong Kong a capo della cordata cinese concorrente con quella di Bee. Appare, in effetti, poco credibile l'ipotesi che che mister Lee agisca contro i monolitici interessi nazionali cinesi, scatenando quindi un’asta sul Milan. Quella riguardante, invece, Ads Securities è un’operazione finanziaria. La società di Abu Dhabi ha messo a disposizione una parte dei capitali necessari all'acquisto del Milan, e quindi verrà ripagata con le somme che deriveranno dalla quotazione in Borsa. Quotazione che potrebbe anche permettere allo stesso Berlusconi di collocare proficuamente ulteriori quote del suo pacchetto di minoranza.


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Il Re dell'Est

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Sky: oggi alle 18 è previsto l'arrivo di Bee nella villa di Arcore. L'incontro con Berlusconi dovrebbe iniziare per le 18:30, i due poi guarderanno la partita insieme. L'offerta sarà la seguente: 500M per il 51% del Milan, con Berlusconi che resterà presidente onorario e Galliani che sarà affiancato da Paolo Maldini. Ci sono in ballo anche due colossi che affiancheranno Mr Bee, ossia la società di brokeraggio ADS Security e China Citic International Bank, controllata dal governo cinese. Intanto rra qualche ora è previsto anche l’arrivo a Milano di Nelio Lucas amico di Taechaubol.

Secondo Marco Bellinazzo, il Milan è stato valutato da Mr Bee 1,2 miliardi di euro, debiti inclusi. Per questo la sua offerta sarà di 500M per il 51% del Milan. L'intento è quello di diffondere domani mattina l'annuncio della conclusione della trattativa. Positiva o negativa che sia. Che da solo non fosse capace di acquistare il Milan era stato subito chiaro, ma il rampante thailandese è riuscito nell'impresa di creare una “squadra” dalle formidabili capacità economiche che crede molto nel Milan e nel business plan predisposto da Mister Bee e dai suoi consulenti (in primis lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners) che include, inoltre, una doppia quotazione del club, prima ad Hong Kong e poi a Milano, per raccogliere ulteriori capitali. La prima alleanza è stata stretta con Ads Securities, società di brockeraggio finanziario in forte espansione che ha sia clienti istituzionali come banche, hedge fund, gestori patrimoniali e istituzioni finanziarie divisi tra Europa, Medio Oriente e Asia, sia clienti privati. Fondatore e Chairmain di Ads Securities è Mahmood Ebraheem Al Mahmood che in passato ha guidato il team dedicato agli investimenti alternativi dell’Abu Dhabi Investment Authority dello sceicco Al Mansour, proprietario dal 2008 del Manchester City.
Il secondo accordo è stato stretto con la China Citic Bank, banca commerciale a forte vocazione internazionale controllata dalla China International Trust and Investment Corporation (CITIC), con un patrimonio di oltre 475 miliardi di dollari. Entrambe le istituzioni fanno capo direttamente al Governo cinese. E qui la cosa si fa interessante, perché sarebbero stati proprio degli esponenti di primo piano del Partito comunista cinese a spendersi per far decollare il progetto.
Politici molto vicini al presidente cinese, Xi Jinping, che il 16 marzo scorso aveva annunciato l’avvio di riforme per una rinascita del calcio definendole come qualcosa di imprescindibile per fare della Cina una nazione al vertice del panorama sportivo. Xi Jinping e la Cina, infatti, ambiscono ad ospitare l’edizione dei Campionati Mondiali 2026 e possedere un asset come il Milan, uno dei brand calcistici più popolari e vincenti della storia del calcio, e magari assorbirne il know how, sembrano degli ottimi motivi per supportare questo investimento industriale.
Altro dato da non sottovalutare è che l’intervento di Citic appare di medio-lungo termine e riduce le chance di Richard Lee, uomo d’affari di Hong Kong a capo della cordata cinese concorrente con quella di Bee. Appare, in effetti, poco credibile l'ipotesi che che mister Lee agisca contro i monolitici interessi nazionali cinesi, scatenando quindi un’asta sul Milan. Quella riguardante, invece, Ads Securities è un’operazione finanziaria. La società di Abu Dhabi ha messo a disposizione una parte dei capitali necessari all'acquisto del Milan, e quindi verrà ripagata con le somme che deriveranno dalla quotazione in Borsa. Quotazione che potrebbe anche permettere allo stesso Berlusconi di collocare proficuamente ulteriori quote del suo pacchetto di minoranza.

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Come riporta il giornalista Carlo Festa (Sole24Ore), gli ultimi sondaggi effettuati con Lazard e Bnp Paribas hanno dato tutti lo stesso verdetto: il Milan deve guardare ad Oriente, direzione Cina. E' qui che si possono trovare gli investitori capaci di risollevare il Milan e disposti anche a strapagarlo perché in quelle zone la società rossonera tira ancora moltissimo. Non è un caso, quindi, che nell'offerta che Bee si appresta a recapitare oggi nella villa di Arcore, siano presenti investitori cinesi oltre ad una quotazione presso la borsa di Hong Kong. Berlusconi, tuttavia, è ancora combattuto. La figlia Barbara, infatti, insieme ad Adriano Galliani stanno facendo pressioni affinché venga ceduta solo una minoranza. E non il controllo a cui punta Bee. Non è un caso quindi che Silvio si sia affidato ai legali di Fininvest (studio Chiomenti) per disegnare uno scenario che non escluda la famiglia Berlusconi malgrado l'ingresso di un nuovo socio. Nel frattempo, un primo effetto la visita di Bee lo avrebbe già prodotto: l'altro mediatore, Richard Lee, guidato dallo studio Ripa di Meana, sembra intenzionato a defilarsi con il suo consorzio. Tuttavia sullo sfondo rimane una terza cordata molto più defilata, proveniente sempre da Pechino.

Intanto secondo Alciato, Berlusconi vorrebbe continuare a giocare su due tavoli ed avrebbe confidato ad alcuni amici che vedrà la partita col thailandese, ma poi sentirà pure i cinesi (riferimento a Richard Lee).
 

Fedeshi

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Come riporta il giornalista Carlo Festa (Sole24Ore), gli ultimi sondaggi effettuati con Lazard e Bnp Paribas hanno dato tutti lo stesso verdetto: il Milan deve guardare ad Oriente, direzione Cina. E' qui che si possono trovare gli investitori capaci di risollevare il Milan e disposti anche a strapagarlo perché in quelle zone la società rossonera tira ancora moltissimo. Non è un caso, quindi, che nell'offerta che Bee si appresta a recapitare oggi nella villa di Arcore, siano presenti investitori cinesi oltre ad una quotazione presso la borsa di Hong Kong. Berlusconi, tuttavia, è ancora combattuto. La figlia Barbara, infatti, insieme ad Adriano Galliani stanno facendo pressioni affinché venga ceduta solo una minoranza. E non il controllo a cui punta Bee. Non è un caso quindi che Silvio si sia affidato ai legali di Fininvest (studio Chiomenti) per disegnare uno scenario che non escluda la famiglia Berlusconi malgrado l'ingresso di un nuovo socio. Nel frattempo, un primo effetto la visita di Bee lo avrebbe già prodotto: l'altro mediatore, Richard Lee, guidato dallo studio Ripa di Meana, sembra intenzionato a defilarsi con il suo consorzio. Tuttavia sullo sfondo rimane una terza cordata molto più defilata, proveniente sempre da Pechino.

Intanto secondo Alciato, Berlusconi vorrebbe continuare a giocare su due tavoli ed avrebbe confidato ad alcuni amici che vedrà la partita col thailandese, ma poi sentirà pure i cinesi (riferimento a Richard Lee).

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Lo ammetto,non pensavo venisse davvero,a questo punto l'incontro direi che ci sarà.
 

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Secondo Marco Bellinazzo, il Milan è stato valutato da Mr Bee 1,2 miliardi di euro, debiti inclusi. Per questo la sua offerta sarà di 500M per il 51% del Milan. L'intento è quello di diffondere domani mattina l'annuncio della conclusione della trattativa. Positiva o negativa che sia. Che da solo non fosse capace di acquistare il Milan era stato subito chiaro, ma il rampante thailandese è riuscito nell'impresa di creare una “squadra” dalle formidabili capacità economiche che crede molto nel Milan e nel business plan predisposto da Mister Bee e dai suoi consulenti (in primis lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners) che include, inoltre, una doppia quotazione del club, prima ad Hong Kong e poi a Milano, per raccogliere ulteriori capitali. La prima alleanza è stata stretta con Ads Securities, società di brockeraggio finanziario in forte espansione che ha sia clienti istituzionali come banche, hedge fund, gestori patrimoniali e istituzioni finanziarie divisi tra Europa, Medio Oriente e Asia, sia clienti privati. Fondatore e Chairmain di Ads Securities è Mahmood Ebraheem Al Mahmood che in passato ha guidato il team dedicato agli investimenti alternativi dell’Abu Dhabi Investment Authority dello sceicco Al Mansour, proprietario dal 2008 del Manchester City.
Il secondo accordo è stato stretto con la China Citic Bank, banca commerciale a forte vocazione internazionale controllata dalla China International Trust and Investment Corporation (CITIC), con un patrimonio di oltre 475 miliardi di dollari. Entrambe le istituzioni fanno capo direttamente al Governo cinese. E qui la cosa si fa interessante, perché sarebbero stati proprio degli esponenti di primo piano del Partito comunista cinese a spendersi per far decollare il progetto.
Politici molto vicini al presidente cinese, Xi Jinping, che il 16 marzo scorso aveva annunciato l’avvio di riforme per una rinascita del calcio definendole come qualcosa di imprescindibile per fare della Cina una nazione al vertice del panorama sportivo. Xi Jinping e la Cina, infatti, ambiscono ad ospitare l’edizione dei Campionati Mondiali 2026 e possedere un asset come il Milan, uno dei brand calcistici più popolari e vincenti della storia del calcio, e magari assorbirne il know how, sembrano degli ottimi motivi per supportare questo investimento industriale.
Altro dato da non sottovalutare è che l’intervento di Citic appare di medio-lungo termine e riduce le chance di Richard Lee, uomo d’affari di Hong Kong a capo della cordata cinese concorrente con quella di Bee. Appare, in effetti, poco credibile l'ipotesi che che mister Lee agisca contro i monolitici interessi nazionali cinesi, scatenando quindi un’asta sul Milan. Quella riguardante, invece, Ads Securities è un’operazione finanziaria. La società di Abu Dhabi ha messo a disposizione una parte dei capitali necessari all'acquisto del Milan, e quindi verrà ripagata con le somme che deriveranno dalla quotazione in Borsa. Quotazione che potrebbe anche permettere allo stesso Berlusconi di collocare proficuamente ulteriori quote del suo pacchetto di minoranza.

Come riporta il Corriere della Sera, oggi Bee Taechaubol incontrerà ad Arcore Silvio Berlusconi per presentargli la sua offerta per una quota di maggioranza del Milan, ma il presidente milanista è in attesa di valutare anche la proposta della cordata di Richard Lee: nei prossimi giorni il gruppo di imprenditori cinesi, che potrebbero essere già a Milano, faranno infatti la loro offerta al numero uno rossonero per comprare azioni del club di via Aldo Rossi


Come riporta il giornalista Carlo Festa (Sole24Ore), gli ultimi sondaggi effettuati con Lazard e Bnp Paribas hanno dato tutti lo stesso verdetto: il Milan deve guardare ad Oriente, direzione Cina. E' qui che si possono trovare gli investitori capaci di risollevare il Milan e disposti anche a strapagarlo perché in quelle zone la società rossonera tira ancora moltissimo. Non è un caso, quindi, che nell'offerta che Bee si appresta a recapitare oggi nella villa di Arcore, siano presenti investitori cinesi oltre ad una quotazione presso la borsa di Hong Kong. Berlusconi, tuttavia, è ancora combattuto. La figlia Barbara, infatti, insieme ad Adriano Galliani stanno facendo pressioni affinché venga ceduta solo una minoranza. E non il controllo a cui punta Bee. Non è un caso quindi che Silvio si sia affidato ai legali di Fininvest (studio Chiomenti) per disegnare uno scenario che non escluda la famiglia Berlusconi malgrado l'ingresso di un nuovo socio. Nel frattempo, un primo effetto la visita di Bee lo avrebbe già prodotto: l'altro mediatore, Richard Lee, guidato dallo studio Ripa di Meana, sembra intenzionato a defilarsi con il suo consorzio. Tuttavia sullo sfondo rimane una terza cordata molto più defilata, proveniente sempre da Pechino.

Intanto secondo Alciato, Berlusconi vorrebbe continuare a giocare su due tavoli ed avrebbe confidato ad alcuni amici che vedrà la partita col thailandese, ma poi sentirà pure i cinesi (riferimento a Richard Lee).

Galliani e Barbara ci vogliono affossare..
 

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Come riporta il giornalista Carlo Festa (Sole24Ore), gli ultimi sondaggi effettuati con Lazard e Bnp Paribas hanno dato tutti lo stesso verdetto: il Milan deve guardare ad Oriente, direzione Cina. E' qui che si possono trovare gli investitori capaci di risollevare il Milan e disposti anche a strapagarlo perché in quelle zone la società rossonera tira ancora moltissimo. Non è un caso, quindi, che nell'offerta che Bee si appresta a recapitare oggi nella villa di Arcore, siano presenti investitori cinesi oltre ad una quotazione presso la borsa di Hong Kong. Berlusconi, tuttavia, è ancora combattuto. La figlia Barbara, infatti, insieme ad Adriano Galliani stanno facendo pressioni affinché venga ceduta solo una minoranza. E non il controllo a cui punta Bee. Non è un caso quindi che Silvio si sia affidato ai legali di Fininvest (studio Chiomenti) per disegnare uno scenario che non escluda la famiglia Berlusconi malgrado l'ingresso di un nuovo socio. Nel frattempo, un primo effetto la visita di Bee lo avrebbe già prodotto: l'altro mediatore, Richard Lee, guidato dallo studio Ripa di Meana, sembra intenzionato a defilarsi con il suo consorzio. Tuttavia sullo sfondo rimane una terza cordata molto più defilata, proveniente sempre da Pechino.

Intanto secondo Alciato, Berlusconi vorrebbe continuare a giocare su due tavoli ed avrebbe confidato ad alcuni amici che vedrà la partita col thailandese, ma poi sentirà pure i cinesi (riferimento a Richard Lee).

:vaffa: ma levatevi di torno

lee che si defila, perchè ? tieni duro e rilancia
 

Fedeshi

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Galliani e Barbara ci vogliono affossare..

Ritengo assai improbabile che qualcuno sia disposto ad acquistare una minoranza (nessuno è cosi scemo).Comunque c'è troppa confusione i giornali dicono tutti una cosa diversa dall'altra la vicenda è per tutti poco chiara mi sembra.

ma levatevi di torno

lee che si defila, perchè ? tieni duro e rilancia

Ma Lee per me non si è defilato affatto,lo stesso Berlusconi sembra abbia detto che subito dopo aver incontrato Bee lo chiamerà,per me preferisce lui.
 
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