In memoria di Pippo Inzaghi. 1973-2014.

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Renegade

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Dopo l'intervista rilasciata stamattina... E' ormai chiaro che lui non ci sia più. Ma non voglio che venga rovinata anche la sua memoria. Non voglio che ci costringano ad odiare anche lui. Ma ormai ci sono riusciti. Ormai non è più lui. E' completamente andato. Per questo motivo non lo giudicherò più. Non me lo voglio ricordare così. Nonostante io sia un tifoso atipico, un po' distaccato dai propri colori e più aperto al calcio in generale, su quelli che hanno fatto parte della squadra che mi ha fatto innamorare del calcio, il Milan, io divento passionale. Ed è per questo motivo che una parte di me muore ogni volta che legge determinate cose. Non voglio arrivare ad odiarlo. Per cui preferirò rifugiarmi in un angolo nostalgico. Perché colui che siede su quella panchina non è lo stesso che ha segnato in ogni parte del mondo togliendoci tantissime soddisfazioni. Per cui io lo commemoro, e se volete, invece di provare disgusto ed odio per l'ennesima bandiera milanista che ci stanno distruggendo ed affossando, potete farlo anche voi.

Sei desolante, Filippo. Mi tocca chiamarti per nome, perché la tua precedente identità è troppo nobile per essere scomodata e dunque è meglio rivolgersi all'impostore che siede al suo posto. Non è ironico? Tu che non sbagliavi mai i tempi in campo, il tempo di agire, il tempo di metterla dentro. Ora invece come l'ultimo dei dilettanti sbagli ogni tempistica nel parlare, nel rilasciare dichiarazioni, nel dialogare.

Tu che hai deciso di coprire il nove disegnato sulla tua schiena con una giacca di tutto lustro. Tu, che gioivi come un bambino a Natale quando ricevevi il pallone da Pirlo, Rui Costa, Kakà, sotto porta, ora continui a gioire come un bimbo dinanzi alle leccornie, ma per il semplice gusto ferroso di una panchina. E questo è tutt'altro che caramelloso, che appagante.

Tu che vedevi arrivare il Gol dalla giusta direzione, pur senza guardare, ora sei completamente cieco. Hai preferito strapparti gli occhi pur di non guardare, pur di tastare ancor di più il solo tatto della preziosa poltrona di ferro su cui siedi.

Tu sei diventato tutto ciò che hai sempre odiato. Sottomissione, obbedienza, accondiscendenza. Tu che una volta quella panchina la odiavi così tanto, tu che avresti preferito sederti in mezzo ai tifosi, o su campi erbosi, pur di non sederti lì, ora ti ritrovi ad amarla, senza logica, senza scopo alcuno.

Tu che avresti venduto l'anima al Diavolo pur di non finire in panchina ed obbedire a chi ti diceva che non importava se Raùl ti superava nella classifica dei marcatori europei. Che era solo un tuo capriccio. Proprio tu accetti tutto questo. Accetti di perdere e la cosa più dannosa e dannata è che lo fai nel fumo, senza la minima classe, senza eleganza.

Scelgo di non criticarti perché dovrei coprire con un panno nero le tante immagini che mi hai lasciato di te e che ora mi lasciano rivivere quelle memorie semplicemente toccandone le cornici. Ma scelgo anche di non seguirti in questa corsa. In questa nuova ''avventura''.

Per la prima volta in vita tua hai sbagliato la porta dove segnare.
 
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Non scherziamo e non esageriamo.

L'uomo Pippo Inzaghi non si discute. Un professionista serio, dall'impegno maniacale come lo hanno in pochi, mai presuntuoso, umile, voglioso di imparare, di lavorare, di migliorare. E di lavorare sodo PER IL MILAN.
Uno attaccato alla maglia più che ai soldi.

L'allenatore Pippo Inzaghi è invece in discussione perché inesperto e considerato senza carattere proprio perché umile. Se il Milan vuole tornare a vincere subito non può aspettare che Inzaghi diventi un grande allenatore, potrebbe volerci troppo tempo.
Però ragazzi non è un flop da allenatore che cancellerà mai Pippo Inzaghi rossonero.
 
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Renegade

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Non scherziamo e non esageriamo.

L'uomo Pippo Inzaghi non si discute. Un professionista serio, dall'impegno maniacale come lo hanno in pochi, mai presuntuoso, umile, voglioso di imparare, di lavorare, di migliorare. E di lavorare sodo PER IL MILAN.
Uno attaccato alla maglia più che ai soldi.

L'allenatore Pippo Inzaghi è invece in discussione perché inesperto e considerato senza carattere proprio perché umile. Se il Milan vuole tornare a vincere subito non può aspettare che Inzaghi diventi un grande allenatore, potrebbe volerci troppo tempo.
Però ragazzi non è un flop da allenatore che cancellerà mai Pippo Inzaghi rossonero.

Non è il flop tattico da allenatore, è il flop a 360°. E' l'aver confermato tutti i nostri timori ed i nostri dubbi. E pensare che io lo preferivo a Seedorf.

Abbiamo resistito ad ogni intervista assurda da quando è arrivato, gli abbiamo dato fiducia, abbiamo atteso e forse continueremo a farlo, ma ha oltrepassato il limite. ''Non sogno di vincere trofei, voglio solo restare il più a lungo possibile'' ''Entusiasmo'' ''Spero di vincere ma non si può pretendere'' etc. Per non parlare di tutto il resto. E' in delirio puro, ormai. Sembra il figlio illegittimo di Galliani. Non si tratta di floppare da allenatore. Anche sulle tattiche ci sarebbe da discutere, ma lasciamo perdere.

Comunque ti confondi. L'umiltà è quella di Carlo Ancelotti, di Wenger. Questo qui invece è servilismo, mentalità provinciale, accondiscendenza. E il Pippo Inzaghi uomo che tu descrivi è lo stesso che io ricordo. Ma non è lo stesso che siede su questa panchina. Non scherziamo. Si è arrivati al delirio puro.

Io, comunque, sarei rimasto con Allegri. Troppo spesso criticato ingiustamente qui e fatto passare per un pagliaccio incapace.
 
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Abbiamo resistito ad ogni intervista assurda da quando è arrivato, gli abbiamo dato fiducia, abbiamo atteso e forse continueremo a farlo, ma ha oltrepassato il limite. ''Non sogno di vincere trofei, voglio solo restare il più a lungo possibile'' ''Entusiasmo'' ''Spero di vincere ma non si può pretendere'' etc.

Allora intanto bisogna saper interpretare: "Non sogno di vincere trofei, voglio restare al Milan" significa che preferisce restare al Milan (attualmente non un top team né in Italia nè in Europa) piuttosto che andare in un top team (che il Milan non è) a vincere qualcosa. Io lo interpreto come un legame alla maglia.

Io non credo proprio che non ambisca a vincere, è semplicemente consapevole che a oggi non ha i mezzi per farlo sia per via della rosa sia perché sa di essere agli inizi, per cui non si sbilancia mai nè in positivo nè in negativo.

Walter Zenga arrivato al Palermo disse che puntava a vincere lo scudetto... ma non penso questo faccia di lui un grande allenatore.

OT: con Allegri non si poteva più andare avanti perché ormai la squadra al quarto anno non lo seguiva e poi c'erano problemi anche con la società (Galliani escluso)... ricordiamoci che le cose sono iniziate ad andare male quando il presidente ha iniziato a tirare a Max una frecciata sì e l'altra pure, da quel Milan-Barca 0-0, quando il Milan era primo in classifica e si stava giocando il passaggio alle semifinali di champions.
 

aleslash

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Il signor Filippo Inzaghi ha perso la mia stima già parecchio tempo fa
 

Serginho

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E' incredibile come tanti tifosi critichino la società ma cadano puntualmente nei loro tranelli. Ma cosa cavolo vi aspettavate da un ESORDIENTE? Non voglio difendere Inzaghi, ma che senso ha aprire sti topic o anche solo porsi il problema se odiarlo o meno, che caspita può fare Inzaghi? Deve fare come Seedorf o Leonardo e farsi licenziare, rompendo i contatti col Milan fino a quando l'attuale proprietà non si levi dagli zebedei? A che pro? Gioverebbe in qualche modo alla sua carriera da allenatore o alla situazione attuale del Milan? Non mi pare proprio.

Forse non è chiaro che senza una proprietà/società che trasmette alcun tipo di ambizione, la squadra non può avere alcun tipo di ambizione. Ci puoi mettere pure la reincarnazione di Sebes-Happel-Michels-Ferguson ma certe cose non possono cambiare. Il problema sta a monte, nella proprietà, la quale riesce puntualmente a scaricare le proprie responsabilità sull'allenatore (l'ennesimo) e parecchi tifosi chiaramente se la bevono alla grande.
 

tifoso evorutto

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Troppo spesso criticato ingiustamente qui e fatto passare per un pagliaccio incapace.

Non ero d'accordo sui toni,Pippo resta e sarà sempre una leggenda, ma condividevo la sostanza,
con la frase su Allegri passi automaticamente dalla parte del torto,
Potresti anche trovare la cura per l'ebola e l'AIDS, o inventare la formula dell'immortalità, o vincere 100 oscar ma l'umanita non ti potra mai cancellare l'onta di aver scritto una cosa del genere :fuma:
 
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Allora intanto bisogna saper interpretare: "Non sogno di vincere trofei, voglio restare al Milan" significa che preferisce restare al Milan (attualmente non un top team né in Italia nè in Europa) piuttosto che andare in un top team (che il Milan non è) a vincere qualcosa. Io lo interpreto come un legame alla maglia.

Io non credo proprio che non ambisca a vincere, è semplicemente consapevole che a oggi non ha i mezzi per farlo sia per via della rosa sia perché sa di essere agli inizi, per cui non si sbilancia mai nè in positivo nè in negativo.

Walter Zenga arrivato al Palermo disse che puntava a vincere lo scudetto... ma non penso questo faccia di lui un grande allenatore.

E invece no. Hai interpretato male ciò che ha detto. In pratica lui dice che i trofei sono secondari, l'importante è fare il minimo indispensabile per accontentare la società e rimanere il più a lungo possibile sulla panchina milanista. Nel senso di ''Non importa vincere, basta che faccio bene. A me interessa solo restare al Milan''. Che poi quale Top Team prenderebbe un esordiente, dai.

Invece si sbilancia e lo fa fin troppo in positivo. Non muove la minima critica verso la squadra e questo va bene, lo si fa in privato. Ma dà troppi elogi pubblici privi di senso, sovraccaricando l'autostima di un gruppo che dovrebbe rimanere umile.

Dà ancor più pressione a De Sciglio paragonandolo a Maldini, ritiene migliori in campo gente come Bonera che ci ha fatto perdere punti a go go, fa dichiarazioni fuori dalla realtà proprio come l'attuale presidente rossonero e deliri tecnico-tattici assurdi.

Il tutto condito da un servilismo colossale. E dire che io non pensavo proprio che quelli che dicevano che Pippo sarebbe stato il servo di Galliani avessero ragione. Pensavo anch'io fosse una mentalità esagerata. Mi andrebbe bene che Pippo non si sbilanciasse, è un esordiente e va bene, ma ha raggiunto il limite sotto certi aspetti, inutile citarli ancora.

E' incredibile come tanti tifosi critichino la società ma cadano puntualmente nei loro tranelli. Ma cosa cavolo vi aspettavate da un ESORDIENTE? Non voglio difendere Inzaghi, ma che senso ha aprire sti topic o anche solo porsi il problema se odiarlo o meno, che caspita può fare Inzaghi? Deve fare come Seedorf o Leonardo e farsi licenziare, rompendo i contatti col Milan fino a quando l'attuale proprietà non si levi dagli zebedei? A che pro? Gioverebbe in qualche modo alla sua carriera da allenatore o alla situazione attuale del Milan? Non mi pare proprio.

Forse non è chiaro che senza una proprietà/società che trasmette alcun tipo di ambizione, la squadra non può avere alcun tipo di ambizione. Ci puoi mettere pure la reincarnazione di Sebes-Happel-Michels-Ferguson ma certe cose non possono cambiare. Il problema sta a monte, nella proprietà, la quale riesce puntualmente a scaricare le proprie responsabilità sull'allenatore (l'ennesimo) e parecchi tifosi chiaramente se la bevono alla grande.

Il tuo discorso è lecito e lo condivido, Serginho. Ma non è questo il punto. Il mio ''rammarico'' non si basa sui risultati sportivi dell'esordiente-allenatore Filippo Inzaghi. Ma su ciò che sta dando a 360°.

Ho scritto ciò che mi lascia basito nella risposta a Roten qui su. E non pretendo faccia come Seedorf, l'atteggiamento dell'olandese era sbagliato, seppur ideologicamente corretto. Seedorf non ha avuto la minima umiltà di provare a cavare fuori il massimo da ciò che aveva. E pensava di essere già sullo stesso piano di Guardiola.

Non ero d'accordo sui toni,Pippo resta e sarà sempre una leggenda, ma condividevo la sostanza,
con la frase su Allegri passi automaticamente dalla parte del torto,
Potresti anche trovare la cura per l'ebola e l'AIDS, o inventare la formula dell'immortalità, o vincere 100 oscar ma l'umanita non ti potra mai cancellare l'onta di aver scritto una cosa del genere :fuma:

Ahahah. Mi fa sempre piacere leggere la tua ironia. Comunque non citavo Allegri in sé, ma il discorso ''allenatore vero''. Seppur sia un asino sotto certi aspetti, Allegri era comunque un allenatore. Per la situazione in cui ci troviamo è quel che servirebbe. Gli esordienti nel Milan non funzionano più da inizio anni '90.

Chiaro che comunque ormai dopo 4 anni la squadra non avesse più stimoli con lui. Ma ciò che mi sorprende è che al momento dimostra più personalità e carattere di Inzaghi, nonché più sicurezza nei propri mezzi e più convinzioni tattiche. Assurdo.
Io non voglio che Inzaghi dica la verità e bruci il mondo. Pretendo solo rispetto per la mia intelligenza, serietà. Invece di dire cavolate, preferirei più silenzi. Invece di sentire elogi a vuoto, leccate, preferirei più pause di riflessione. Basta servilismi e congetture.
 
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E invece no. Hai interpretato male ciò che ha detto. In pratica lui dice che i trofei sono secondari, l'importante è fare il minimo indispensabile per accontentare la società e rimanere il più a lungo possibile sulla panchina milanista. Nel senso di ''Non importa vincere, basta che faccio bene. A me interessa solo restare al Milan''. Che poi quale Top Team prenderebbe un esordiente, dai.

per quanto suoni male per noi tifosi la frase "accontentare la società" è una cosa normalissima perché lui resta un DIPENDENTE della società, è stipendiato dalla società e DEVE fare quello che la società gli chiede, proprio perché è un professionista e non è un bastian contrario

il problema reale del Milan è sempre il medesimo: è la società che non vuole tornare a vincere. quindi perché farci tanto sangue marcio con il mister? cosa cambierebbe se Inzaghi si opponesse e dicesse: "cambiatemi tutta la rosa, perché voglio vincere" ? niente, gli direbbero "la rosa è stracompetitiva devi metterci tu il resto, altrimenti te ne vai" e dopo averlo mandato via metterebbero un Brocchi, Filippo Galli e compagnia bella.

Resto comunque dell'idea che un allenatore, così come i giocatori, vada criticato più quello che si vede sul campo e non per quello che dice in conferenza stampa. I numeri dicono che Inzaghi sul campo ultimamente sta facendo male e se fallisce il derby per me va cambiato. Ma questo non c'entra niente con quello che dice o meno in conferenza stampa.
 
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Renegade

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per quanto suoni male per noi tifosi la frase "accontentare la società" è una cosa normalissima perché lui resta un DIPENDENTE della società, è stipendiato dalla società e DEVE fare quello che la società gli chiede, proprio perché è un professionista e non è un bastian contrario

il problema reale del Milan è sempre il medesimo: è la società che non vuole tornare a vincere. quindi perché farci tanto sangue marcio con il mister? cosa cambierebbe se Inzaghi si opponesse e dicesse: "cambiatemi tutta la rosa, perché voglio vincere" ? niente, gli direbbero "la rosa è stracompetitiva devi metterci tu il resto, altrimenti te ne vai" e dopo averlo mandato via metterebbero un Brocchi, Filippo Galli e compagnia bella.

Resto comunque dell'idea che un allenatore, così come i giocatori, vada criticato più quello che si vede sul campo e non per quello che dice in conferenza stampa. I numeri dicono che Inzaghi sul campo ultimamente sta facendo male e se fallisce il derby per me va cambiato. Ma questo non c'entra niente con quello che dice o meno in conferenza stampa.

Roten, non ci stiamo intendendo. Io, come ho detto il più chiaramente possibile, non pretendo che Inzaghi sputi fuori la verità e faccia come Seedorf. Vorrei solo si desse una regolata in ciò che dice e ciò che fa. Preferisco più silenzi a parole deliranti, capisci? Ogni volta che leggo o sento ciò che dice e ciò che fa è un incubo. Basta così tanto servilismo inutile. Preferirei un comportamento alla Allegri. Un po' manichino, ma non zerbino.

Inoltre sul campo non mi sento di criticarlo molto a parte per il delirio Bonera, i troppi cambi e il mancato inserimento di alcuni elementi. E vado controcorrente: Inzaghi non sta facendo troppo male. Ha fatto gli stessi punti dell'esonerato Mazzarri, è vero, ma come ho già detto precedentemente, bisogna considerare che Mazzarri è un allenatore da decenni, Pippo è un esordiente. E da esordiente non sta facendo affatto male. Punti persi, è vero, ma per errori individuali. E solo due sconfitte.

Ti dico anche questo: il Derby non lo perdiamo.
 
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