Mi sono molto affezionato ad Allegri in questi anni: il suo coraggio, il carattere, la sua capacità di stemperare le tensioni, il suo farsi amare dai giocatori (alcuni dei più difficili al mondo come Ibra e Mario) mi hanno conquistato.
Non è il miglior allenatore del mondo, ma è un grandissimo gestore di uomini e a questi livelli è un fattore che conta infinitamente. In questi tre anni ha fatto più punti di tutti. Gli auguro ogni fortuna possibile nel proseguo della carriera, e sostituirlo non sarà per niente facile.
Il modo in cui sta arrivando l'addio è imbarazzante per una società ai massimi livelli planetari, un errore di comunicazione improponibile. Una volta c'era lo stile Milan, adesso siamo una barzelletta. E queste cose influiscono molto sull'opinione che hanno giocatori, allenatori, dirigenti, stampa, di una squadra: il fascino e la storia vanno confermati ogni giorno (non a caso a Madrid ora manderanno via quel guerrafondaio di Mourinho).
Sono curioso di vedere come reagirà la squadra: in molti si sono schierati dalla parte di Allegri nonostante gli evidenti segnali di un cambio, El Shaarawy lo considera un padre e anche Balotelli ha speso parole importanti. Di certo non faranno la guerra al nuovo allenatore, ma non so come la prenderanno.