Sinceramente limitare gli errori di Mirabelli al solo reparto offensivo mi pare molto limitante, perché pensare che con una punta questa squadra fosse competitiva sarebbe l'errore più grande che potremmo fare.
Bonucci e Romagnoli, per esempio, sono il paradigma dell'impossibilità di giocare un certo tipo di calcio alto, aggressivo e concedendo profondità per accorciare in avanti.
Rodriguez, Calhanoglu, Biglia, Kessie e Musacchio, spiace dirlo per molti di loro, ma campo alla mano sono chiaramente acquisti che non si sono rivelati valori aggiunti, anzi.
E paradossalmente il meno giudicabile di tutti, ovvero ovviamente Conti, era dal mio punto di vista uno dei più alti rischi tecnico-tattici tra tutti gli 11 acquisti.
Non c'è un solo giocatore, persino Primavera compresa, per cui si può dire "ecco, questo è buono e l'ha scoperto Mirabelli", che per le premesse che si portava dietro come metodologia di lavoro è la cosa più grave del suo operato insieme alla totale assenza di quadratura ed amalgama tecnica.
Infine, prendersi il rischio di cambiare allenatore voleva dire esporsi ad una logica conseguente valutazione: se nemmeno il secondo allenatore scelto riusciva a sollevare le sorti della stagione, allora il doppio fallimento inchiodava la rosa e chi l'ha selezionata senza più il possibile alibi "eh ma Montella..."
Nessuno ha speso 250 milioni sul mercato in una sola sessione praticamente nella storia del calcio, senza aver entrate e cessioni a parziale compensazione.
Io sono per dargli una seconda possibilità, perché paradossalmente potrebbe rivelarsi più abile nella melma della poca disponibilità finanziaria dovendo essere più creativo e più scout (anche se i primi nomi vanno in direzione opposta), però quello che è certo è che il giudizio sul DS non può che essere strettamente collegato all'enorme responsabilità che si portava dietro quell'enorme disponibilità.
Se sbagli tutto con 10 milioni di budget, è un conto; se lo fai con 250, è un problema ben più serio che ammette poche giustificazioni.