Willy Wonka
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Martorelli: "Ecco come il Milan ha tesserato Donnarumma in passato"
Dopo aver anticipato la questione a TMW (http://www.milanworld.net/martorelli-donnarumma-nessuno-vede-quello-che-ce-dietro-vt48693.html) ai microfoni di Libero Quotidiano Giocondo Martorelli, colui che ha scoperto il Traditore Donnarumma da piccolo, ha parlato del passato del portiere e dei rapporti col Milan, concludendo con un paio di battute su Bonaventura. Di seguito un estratto delle dichiarazioni:
"Per capire bene tutto bisogna cominciare dall'inizio. Io ho notato Donnarumma in un campetto nel napoletano, l'ho seguito per tre anni e mezzo, c'erano dei discorsi molto ben avviati con l'Inter, era tutto fatto. La famiglia venne a Milano per firmare con i nerazzurri e la sera se ne andarono con l'accordo in tasca. Nella notte ricevettero una telefonata sempre da Milano, ma sponda rossonera, la famiglia il giorno dopo si recò nuovamente a Milano per firmare con il Milan assieme al ragazzo. Al momento della firma alla famiglia del portiere e a Gigio fu presentato il loro nuovo procuratore, Mino Raiola, che gli venne affidato dal Milan. Questo era il modo di lavorare di alcune persone.
Che nel mancato rinnovo di Donnarumma ci siano delle ingerenze esterne è palese. Al nuovo Milan non si può rimproverare nulla. Credo comunque che alla fine alcune esigenze di bilancio faranno propendere per la cessione immediata, 30 milioni farebbero comodo non si può negare. Penso che se ne andrà via dall'Italia.
Consiglio alla nuova società di non farsi influenzare da questa vicenda nel rapporto con gli altri giocatori seguiti da Raiola, si prosegua assieme serenamente per evitare problemi e in futuro si vedrà con chi è meglio lavorare.
Tra questi c'è anche un mio ex assistito, Jack Bonaventura. Avevamo trovato un accordo per rinnovargli il contratto, poi è successo qualcosa e Jack ha cambiato procuratore. Morale della favola? Bonaventura firma il rinnovo dopo un anno e mezzo a cifre basse per un giocatore con le sue qualità. Io Bonaventura l'ho portato al Milan e in Nazionale, questa scelta l'avrei potuta capire solo se avesse ottenuto dei risultati sportivi migliori, ma non si può dire che sia andata così. La verità è che c'è sempre una regia dietro a tutte queste manovre, Jack è vittima di interessi non suoi, e mi dispiace molto che non se ne sia ancora accorto."
Dopo aver anticipato la questione a TMW (http://www.milanworld.net/martorelli-donnarumma-nessuno-vede-quello-che-ce-dietro-vt48693.html) ai microfoni di Libero Quotidiano Giocondo Martorelli, colui che ha scoperto il Traditore Donnarumma da piccolo, ha parlato del passato del portiere e dei rapporti col Milan, concludendo con un paio di battute su Bonaventura. Di seguito un estratto delle dichiarazioni:
"Per capire bene tutto bisogna cominciare dall'inizio. Io ho notato Donnarumma in un campetto nel napoletano, l'ho seguito per tre anni e mezzo, c'erano dei discorsi molto ben avviati con l'Inter, era tutto fatto. La famiglia venne a Milano per firmare con i nerazzurri e la sera se ne andarono con l'accordo in tasca. Nella notte ricevettero una telefonata sempre da Milano, ma sponda rossonera, la famiglia il giorno dopo si recò nuovamente a Milano per firmare con il Milan assieme al ragazzo. Al momento della firma alla famiglia del portiere e a Gigio fu presentato il loro nuovo procuratore, Mino Raiola, che gli venne affidato dal Milan. Questo era il modo di lavorare di alcune persone.
Che nel mancato rinnovo di Donnarumma ci siano delle ingerenze esterne è palese. Al nuovo Milan non si può rimproverare nulla. Credo comunque che alla fine alcune esigenze di bilancio faranno propendere per la cessione immediata, 30 milioni farebbero comodo non si può negare. Penso che se ne andrà via dall'Italia.
Consiglio alla nuova società di non farsi influenzare da questa vicenda nel rapporto con gli altri giocatori seguiti da Raiola, si prosegua assieme serenamente per evitare problemi e in futuro si vedrà con chi è meglio lavorare.
Tra questi c'è anche un mio ex assistito, Jack Bonaventura. Avevamo trovato un accordo per rinnovargli il contratto, poi è successo qualcosa e Jack ha cambiato procuratore. Morale della favola? Bonaventura firma il rinnovo dopo un anno e mezzo a cifre basse per un giocatore con le sue qualità. Io Bonaventura l'ho portato al Milan e in Nazionale, questa scelta l'avrei potuta capire solo se avesse ottenuto dei risultati sportivi migliori, ma non si può dire che sia andata così. La verità è che c'è sempre una regia dietro a tutte queste manovre, Jack è vittima di interessi non suoi, e mi dispiace molto che non se ne sia ancora accorto."