Manchester city- Ajax

tamba84

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Al City di Mancini non ne va bene una. Contro l'Ajax la combina grossa: finisce sotto di due gol, per la doppietta di De Jong, e allora una grande prova di carattere non basta. Finisce "solo" 2-2, per i gol di Tourè e Aguero. Nel finale l'arbitro danese non convalida per fuorigioco una rete ancora di Aguero, e non fischia il rigore per una trattenuta in area su Balotelli. Il pareggio suona come una condanna. Il Manchester è virtualmente fuori dalla Champions League. E pure la strada meno ambita per l'Europa, appunto l'Europa League, sarà difficile da imboccare, adesso. E dire che il pari tra Real Madrid e Borussia aveva fornito un bell'assist: non sfruttato dai Citizens, che pure di punte forti ne hanno parecchie. Ora per acciuffare gli ottavi servirebbe un miracolo: due vittorie con Dortmund e Real e una combinazione di risultati altrui tanto improbabili quanto favorevoli. Ai limiti dell'impossibile.

DOPPIO DE JONG — Gli olandesi partono a mille. Spensierati, ma non ditelo a Stramaccioni. Hanno poco da perdere, quasi nulla. E viste le difficoltà recenti di un Manchester City sull'orlo di una crisi di nervi, sanno pure di potersela giocare. Questo è il momento migliore per affrontare la squadra di Mancini. Il gol arriva già al 10'. Segna, in spaccata sul secondo palo, De Jong, su azione d'angolo. II capitano dell'Ajax, già a bersaglio nel 3-1 di Amsterdam, poi concede pure il bis. Ancora sugli sviluppi di un angolo, stavolta di testa, anticipa Tourè, quantomeno distratto, sul primo palo, sul corner da sinistra. Al 17' è già 2-0 Ajax.

REAZIONE CITY — C'è. Ma più di inerzia, per copione, che per convinzione. Vanno vicini al bersaglio Zabaleta, tutto polpa, senza orpelli, e Barry, ma la rete la trova Yaya Tourè, che aveva una rete al passivo da farsi perdonare. È un grandissimo gol, quello del centrocampista multiuso ivoriano, un vero colosso da serial tv. Segna in acrobazia, dopo lo stop di petto al volo spalle alla porta. Un'agilità insospettabile per un monumento che cammina, anzi corre a tutto campo. Zabaleta, ancora lui, di testa sfiora il 2-2. Ma fa rammaricare il Mancio che sotto porta la palla buona ce l'abbia un difensore, e non i suoi attaccanti, Tevez e Aguero, poco brillanti, ma pure poco assistiti. Perchè l'Ajax è bravo a fare possesso palla, a ripartire con il gioco e non con le pallonate e il lanci lunghi. All'intervallo è 2-1 lancieri.


ENTRA MARIO — Al rientro dagli spogliatoi dentro Balotelli al posto di Javi Garcia, di cui ti accorgi solo quando esce. Il City gioca meglio, in avvio di ripresa. Non che ci volesse molto, dopo un primo tempo deludente. L'Ajax soffre, ma subisce il pari proprio dopo essere riuscito ad alleggerire la pressione. Pareggia Aguero, l'attaccante migliore dei suoi, con un bel diagonale di destro, ispirato da una sponda di testa di Balotelli, che parte da sinistra nel 4-2-3-1 di Mancini. Balotelli va poi pure vicino al 3-2 di testa: bravo Vermeer in tuffo.

RIVIDO FINALE — Aguero segna, facendo saltare per aria lo stadio, ma l'arbitro danese Rasmussen non convalida per un fuorigioco dubbio del nuovo entrato Kolarov, il cui cross aveva ispirato l'argentino, lesto a trovare la porta con una zampata nell'area piccola. Il 3-2 non arriva, dunque. Neanche al 93', quando Balotelli si strattona con il suo marcatore, che alla fine lo tira giù. L'arbitro fischia, ma la fine. E si becca i fischi di tutto lo stadio. E le protesta animate di Mario e pure di Mancini, che urla in faccia al direttore di gara. Il pareggio per il City è più che una mezza sconfitta. La Champions è compromessa, e pure l'Europa League è a forte rischio.

City, Europa appesa a un filo, Il 2-2 con l'Ajax è una condanna - La Gazzetta dello Sport
 

tamba84

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umm se vince le prossime 2 no. se non vince la prossima si è fuori da tutto!
 
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