Scusate, ma che senso ha pubblicare notizie del genere? L'intervista di Paolo l'abbiamo letta tutti vero?
"Ci sono due ostacoli evidenti: la mancanza di una responsabilità diretta nell’area tecnica e la scarsa chiarezza sul ruolo. Io direttore tecnico? Sì, ma cosa vuol dire? Mi hanno prospettato una struttura con Fassone a.d., io direttore tecnico e Mirabelli direttore sportivo. Ma il punto è: cosa farò? Io e Mirabelli dovremmo gestire la parte sportiva, ma se c’è una differenza di vedute chi decide? Non posso avere un ruolo a metà con un’altra persona. Mi sembra inevitabile affrontare subito il problema. Non voglio giudicare chi non conosco, ma pretendo una condivisione del progetto sportivo che a oggi non c’è. Quindi ho chiesto di conoscere la proprietà, di sentirmi dire direttamente da loro cosa si aspettano da me, di vedere che condividono con me il loro progetto. Se abbiamo approfondito la questione? So solo che con me ci sarebbero Fassone e Mirabelli. Ma allo stato attuale i ruoli rischiano di sovrapporsi su tante cose. Troppe"
E' una cosa fondamentale la definizione dei ruoli, gli ambiti che andranno a coprire e i limiti delle competenze. Se si vuole che il progetto vada bene, e che non ci sia spreco di risorse deve essere così. Chi fa cosa, chi decide cosa. Comprensibile e condivisibile. Sarebbe stato strano il contrario.
Ha detto esplicitamente che non vuole scavalcare Fassone, ma chiede un incontro con la proprietà nuova, o chi la rappresenta per :
"Ma è normale che io voglia confrontarmi con la nuova società: sentire se la proprietà si identifica con i colori rossoneri e con me è fondamentale."
Assolutamente condivisibile.
Infine
"Se alla fine tornerò? Deve chiederlo a loro. Finora ci sono state tante voci e poca chiarezza. Non è detto che si faccia, ma è possibile. Però solo con ruoli definiti e con la condivisione del progetto...
Mi rendo conto che posso sembrare un uomo complicato, ma questo carattere e il mio approccio allo sport e alla vita mi hanno portato a essere ciò che sono e che sono stato in campo. E poi sono obbligato a essere così: questo è il Milan. Non si scherza."
Esplicitamente sta dicendo che è non sta chiudendo nessuna porta.
E l'ultima frase Dovrebbe essere scolpita alle porte di Milanello.