Questo post andrebbe salvato e mostrato nelle scuole alle future generazioni, a dimostrazione della palese e gratuita ignoranza, oltre che dell'arroganza, con cui, fin troppo spesso e fin troppo facilmente, si approccia l'atto di "esprimere la propria opinione" (tra l'altro facendolo spesso in due righe scarse) su di un fatto o di un argomento qualunque (anche quando si tratta di argomenti gravi, delicati e, soprattutto, complessi come lo stupro e l'abuso di potere in ambito lavorativo).
Sono presenti infatti numerosi esempi di commenti che:
1) esprimono giudizi morali ed etici sul carattere di una persona senza, in realtà, conoscerla neanche lontamente
2) esprimono giudizi morali ed etici su quanto accaduto ad una persona, senza però portare alcun tipo di fatto concreto a supporto delle loro versioni ma, non per questo, rinunciando a presentarli come se fossero verità conclamate.
3) esprimono giudizi morali ed etici su di una persona basandosi semplicemente su stereotipi triti e ritriti, diffusi, in larga parte, da media complici dello sfascio culturale e dello scarso livello del discorso pubblico a cui assistiamo fin troppo spesso sui social (livello di cui amano poi lamentarsi a giorni alterni).
Prima di spalare letame addosso a persone senza alcun fondamento concreto a supporto sarebbe magari il caso di approfondire un po' il discorso (che è estremamente complesso e come tale andrebbe trattato) invece di contribuire ad abbassare ulteriormente il livello del discorso di cui sopra. A maggior ragione quando si tratta di presunte vittime di reato, seppur famose.
Per fortuna si leggono anche, qua e la, alcuni commenti di persone che invece dimostrano un minimo di sensibilità e di rispetto, sia verso la protagonista della notizia in questione, sia verso l'intelligenza dell'essere umano in quanto essere pensante e fornito di raziocinio sufficiente a permettergli di affrontare la complessità di alcune questioni umane senza per forza doverle ridurre a stereotipi di quint'ordine, più adatti alle pagine di un giornaletto di gossip o di un reality show che a un discorso fra individui.
Che solone mi tocca leggere...
Intanto partiamo da un aspetto: qui si parla di personaggi pubblici, che mi spiace per loro, ma siccome "vendono la loro privacy per denaro" poi non è che possono invocare un diritto all'oblio sulle loro questioni personali quando gli fa comodo..salvo poi andare su tutti i giornali a raccontare la propria disgrazia di turno (specie se sono in un periodo di scarso lavoro...). Quindi che la gente dibatta su la vita "privata" di un attrice/attore è normale, e quando ci si espone al giudizio pubblico non esiste che tutti ti diano ragione o torto. Se poi ognuno dovesse commentare solo in base alla propria conoscenza personale dei fatti non ne parlerebbe nessuno (mentre ormai ogni TG dedica almeno un servizio a sto scandalo)..e comunque chissà perché "non ne dovrebbe parlare" solo chi critica..chi invece appoggia la questione e fa moralismo facile va bene, lui può parlare, anche se non sa nulla.
Secondo: invocare un "non sapete come sono andate le cose" ha senso fino ad un certo punto, perché in questi ambiti "si sa benissimo come vanno le cose", perché va così da sempre...se poi dal tempo degli egizi ad oggi non si è ancora capito che gli uomini, di solito, amano la f.i.g.4 e che amano averne tanta e che se una gliela da sono più accondiscendenti..bé..mi spiace, qualcuno deve essersi perso gli ultimi 5000 anni di storia..
Darla via, in realtà, è spesso un lascia passare per chi non è molto bravo..in TV, nel cinema, sono certo lavorino migliaia di donne capaci, loro stesse difendendo ste colleghe abusate poi dicono "anch'io ho ricevuto proposte ma ho rifiutato" e così facendo in realtà confermano che darla non è un obbligo ma una scorciatoia..
E in effetti chi ha il potere in questo caso?
L'attricetta incapace (tipo la argento di turno, che recita con la grazia di una cornacchia) che dandola via ottiene un ruolo a scapito di colleghe magari più capaci ma più "dignitose", o il regista che va le avance?
Mettiamo per assurdo che tutte avessero sempre detto no al ***** di turno, che fa, non produceva più film?...Ma in realtà l'uomo si comporta così perché DA SEMPRE trova molte disposte a usare la scorciatoia, salvo poi pentirsi quando fa più comodo..
E poi, guardiamola dalla parità dei sessi. Un attore incapace, non ha speranze..o impara a recitare bene oppure si cerca un altro lavoro..l'attricetta incapace invece ha due strade: cercarsi un altro lavoro, vendere il corpo per arrivare ad hollywood..se sceglie la seconda, si può davvero dire che è stata costretta? Certo, c'è una forma palese di ricatto..ma non è questione di vita o di morte, è questione di arrivare dove non si arriva col solo talento forse.
Se poi parliamo dell'abuso di potere mi metto a ridere, perché scusate ma esiste da SEMPRE in OGNI LAVORO ed esisterà in ETERNO perché è nella natura umana....l'esercizio del potere, da parte chi ne ha, da sempre avviene dominando chi sta sotto..se poi vogliamo sovvertire la storia, prego, accomodatevi, ma non ci riuscirete mai..al massimo spingerete solo la polvere più in fondo al tappeto.
Che questi scandali emergano va anche bene, questo tizio va punito, ovvio dato che ha compiuto dei reati..ma questa levata di moralismo a difesa di donne "abusate" per diventare attrici milionarie mi fa molto ridere...soprattutto quando arriva da attrici che hanno basato tutta la loro carriera solo sull'avvenenza fisica, sapendo bene che se lavoravano era solo perché il loro corpo glielo permetteva.