L'UE boccia la manovra dei gialloverdi, si va verso l'infrazione

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Lo ripeto anche qui: se non usciamo dall’eurozona sono dei pazzi incoscienti.

Non usciremo dall'eurozona. Il piano di Salvini è abbastanza chiaro: fare subito la quota 100 e poi far saltare il banco andando a nuove elezioni. La lega il problema ce l'avrà successivamente quando la gente si renderà conto che andando in pensione a 62 anni + 38 ci perderà parecchi soldi per il minor numero di anni di contributi versati. Ma nel frattempo si sarà guadagnata 5 anni di governo, cosa che difficilmente avrà restando insieme al movimento.
 

juventino

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Non usciremo dall'eurozona. Il piano di Salvini è abbastanza chiaro: fare subito la quota 100 e poi far saltare il banco andando a nuove elezioni. La lega il problema ce l'avrà successivamente quando la gente si renderà conto che andando in pensione a 62 anni + 38 ci perderà parecchi soldi per il minor numero di anni di contributi versati. Ma nel frattempo si sarà guadagnata 5 anni di governo, cosa che difficilmente avrà restando insieme al movimento.

Salvini le sue truffe elettorali le può fare anche fuori dall'euro (anzi, probabilmente gli sarebbe pure più facile), a lui cambierebbe poco. Così come a sto punto poteva fare tranquillamente il 5, il 6 o il 7 di deficit, visto che allo scontro con la Commissione ci voleva comunque andare palesemente.
Il punto è che continuare così senza avere a disposizione il bazooka di una concreta Italexit significa rischiare di andarsi a schiantare per degli spiccioli che a malapena bastano per le truffe leghiste e grilline; è per questo che sono dei pazzi sconsiderati se non hanno un piano concreto di uscire dall'euro.
 
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Salvini le sue truffe elettorali le può fare anche fuori dall'euro (anzi, probabilmente gli sarebbe pure più facile), a lui cambierebbe poco. Così come a sto punto poteva fare tranquillamente il 5, il 6 o il 7 di deficit, visto che allo scontro con la Commissione ci voleva comunque andare palesemente.
Il punto è che continuare così senza avere a disposizione il bazooka di una concreta Italexit significa rischiare di andarsi a schiantare per degli spiccioli che a malapena bastano per le truffe leghiste e grilline; è per questo che sono dei pazzi sconsiderati se non hanno un piano concreto di uscire dall'euro.
Secondo me scommettono su uno stravolgimento della situazione dopo le elezioni europee del 2019.
Io penso che sia una scommessa persa in partenza: ci sarà un boom dei partiti euoscettici, ma non al punto da togliere lo scettro al PPE.
 

MarcoG

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Secondo me scommettono su uno stravolgimento della situazione dopo le elezioni europee del 2019.
Io penso che sia una scommessa persa in partenza: ci sarà un boom dei partiti euoscettici, ma non al punto da togliere lo scettro al PPE.

Premesso che la penso come te, e che tra l'altro i consensi ci vuole un attimo per farli scemare, credo anche che sinceramente europee o non europee, non è che ottengono qualcosa in europa e possono ignorare i trattati e gli accordi economici già in atto. Non è che qualcuno si siede là e dice che l'Italia può fare quello che vuole. E' interesse vero e non ideale che si riduca il debito.

[MENTION=293]juventino[/MENTION]
come ho scritto in un altro post, qui non c'è nessun Italexit. I due geni non possono arrogarsi il diritto di decidere per gli italiani se uscire o meno dall'Europa. Piano o non piano, serve che si faccia un referendum e una riforma Costituzionale. Ed è lì che voglio davvero vedere dove sta il presunto 60% di consensi di questo governo.
 

Milanforever26

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Non usciremo dall'eurozona. Il piano di Salvini è abbastanza chiaro: fare subito la quota 100 e poi far saltare il banco andando a nuove elezioni. La lega il problema ce l'avrà successivamente quando la gente si renderà conto che andando in pensione a 62 anni + 38 ci perderà parecchi soldi per il minor numero di anni di contributi versati. Ma nel frattempo si sarà guadagnata 5 anni di governo, cosa che difficilmente avrà restando insieme al movimento.

Su molti stipendi "comuni" si parla di 100 - 120€ in meno al mese...ora, non per sminuire..ma con 1500€ all'anno in più credo la viti non cambi a nessuno..ma proprio non cambia di nulla...invece 4-5 anni di VITA in più libera dal lavoro (per chi vuole) credo non abbiano prezzo...

Attenzione che quota 100 è una possibilità, non un obbligo
 

MarcoG

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Su molti stipendi "comuni" si parla di 100 - 120€ in meno al mese...ora, non per sminuire..ma con 1500€ all'anno in più credo la viti non cambi a nessuno..ma proprio non cambia di nulla...invece 4-5 anni di VITA in più libera dal lavoro (per chi vuole) credo non abbiano prezzo...

Attenzione che quota 100 è una possibilità, non un obbligo

Condivido, il problema in realtà non è tanto se sia un bene o un male: in sé è un bene, ed è ovvio. Il problema è se il nostro sistema previdenziale si potrà permettere, nel lungo periodo, tutti i pensionati che produrrà, in considerazione dell'età media italiana e del problema disoccupazione giovanile.

Diciamo che entriamo in un ambito prettamente politico. Io in questa manovra avrei fatto qualcosa di simile alla quota cento, unita però ad una valanga di incentivi per l'assunzione a tempo indeterminato. Serve di fatto coprire chi esce con chi entra, ma chi entra deve essere numericamente superiore per far reggere l'impatto.

Credo che la situazione, nota anche a Salvini, sia però cozzata con la necessità di Di Maio di fare sto benedetto reddito di cittadinanza, che di fatto ha tolto le risorse necessarie per un vero sgravio fiscale. Il leader della lega ha dovuto quindi trovare un accordo, in attesa di tempi migliori.
Questa è ovviamente solo una mia valutazione, del tutto opinabile, sulle dinamiche degli ultimi mesi.
 
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Su molti stipendi "comuni" si parla di 100 - 120€ in meno al mese...ora, non per sminuire..ma con 1500€ all'anno in più credo la viti non cambi a nessuno..ma proprio non cambia di nulla...invece 4-5 anni di VITA in più libera dal lavoro (per chi vuole) credo non abbiano prezzo...

Attenzione che quota 100 è una possibilità, non un obbligo
L'ultima notizia che ho letto al riguardo era di uno studio dell'Ufficio parlamentare di bilancio che parlava di una perdita da un minimo del 5% in caso di anticipo di un anno fino al 34% circa con 62 anni e 38 (le perdite intermedie sono di circa il 5% per ogni anno di anticipo). Se questi calcoli sono corretti, un anticipo di 5 anni su una pensione di 1500 comporterebbe una perdita di circa 500 euro al mese.
Che sia una possibilità e non è un obbligo si sa. Il mio discorso riguardava la portata della quota 100 relativamente al consenso. Fino a ora si è detto "quota 100 senza penalizzazioni" ma, di fatto, la penalizzazione è inevitabile perché inevitabile che si versino meno anni di contributi. Se dici a una persona "puoi andare in pensione a 62 anni, nessuna penalizzazione, perdi solo 500 euro al mese perché versi meno contributi ma non è colpa mia" secondo me questa persona si sente un po' presa in giro. Spero di aver chiarito il mio pensiero.
 
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Premesso che la penso come te, e che tra l'altro i consensi ci vuole un attimo per farli scemare, credo anche che sinceramente europee o non europee, non è che ottengono qualcosa in europa e possono ignorare i trattati e gli accordi economici già in atto. Non è che qualcuno si siede là e dice che l'Italia può fare quello che vuole. E' interesse vero e non ideale che si riduca il debito.
Sono d'accordo. Cercavo di dare una spiegazione a un comportamento di cui mi sfugge la logica. Credo loro pensino che ci sarà un trionfo di euroscettici, che i partiti euroscettici controlleranno parlamento e commissione e di conseguenza saranno meno fiscali con l'Italia per quanto riguarda il rispetto dei vincoli e/o che si possa arrivare a una modifica dei trattati.
Si tratta a mio parere di un calcolo errato: anche qualora dovesse esserci il suddetto trionfo(che vedo molto improbabile), all'interno della categoria "euroscettici" ci sono comunque posizioni variegate dovute ai diversi interessi nazionali.
 

Milanforever26

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L'ultima notizia che ho letto al riguardo era di uno studio dell'Ufficio parlamentare di bilancio che parlava di una perdita da un minimo del 5% in caso di anticipo di un anno fino al 34% circa con 62 anni e 38 (le perdite intermedie sono di circa il 5% per ogni anno di anticipo). Se questi calcoli sono corretti, un anticipo di 5 anni su una pensione di 1500 comporterebbe una perdita di circa 500 euro al mese.
Che sia una possibilità e non è un obbligo si sa. Il mio discorso riguardava la portata della quota 100 relativamente al consenso. Fino a ora si è detto "quota 100 senza penalizzazioni" ma, di fatto, la penalizzazione è inevitabile perché inevitabile che si versino meno anni di contributi. Se dici a una persona "puoi andare in pensione a 62 anni, nessuna penalizzazione, perdi solo 500 euro al mese perché versi meno contributi ma non è colpa mia" secondo me questa persona si sente un po' presa in giro. Spero di aver chiarito il mio pensiero.

Dal 5% per arrivare al 34% significherebbe andare in pensione con qualcosa tipo 7 anni di differenza il che è assurdo..
Se oggi devo andare in pensione a 66 anni con 42 di contributi è chiaro che la differenza con uno che ci va con 62 e 38 è di 4 anni, quindi massimo sono 4 anni di differenza quindi 20%
 
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