The Lone Ranger

Jino

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Volevo andare a vederlo, ma dopo qualche commento sentito in giro ci ho rinunciato.
 

Brain84

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Tiro fuori una recensione che avevo scritto qualche settimana fa:

The Lone Ranger è la nuova fatica targata Gore Verbinski prodotta da Jerry Bruckheimer ovvero i due mascalzoni che hanno dato vita alla saga dei Pirati dei Caraibi. Questa pellicola parte come un progetto assai rischioso: il tema trattato è quello del Ranger Solitario in voga negli anni '30 con episodi radiofonici, che successivamente diventò una serie televisiva durata dal 1949 al 1957.
Raccontare una storia su un genere, quello Western, ormai praticamente scomparso (fatto salvo il Django di Tarantino), avrebbe fatto pensare ad un film destinato ad un deragliamento (essendo in tema) completo con tanto di vagoni ma non è proprio così.

Verbinski e Bruckheimer hanno deciso di girare questa pellicola senza affidarsi agli studios, ma usando le vere e proprie location fatte di deserti sterminati e rocce in ogni dove, fra tempeste di sabbia e pericoli impervi. Questo dona sicuramente alla pellicola un sapore più "autentico" e si discosta dalla completa messinscena a cui siamo ormai abituati da diversi anni.

Il film inizia negli anni 30, all'interno di un circo dove un bambino si trova di fronte ad un'attrazione dedicata al West, nello specifico un Indiano (Tonto/Johnny Depp) che inizia a raccontare la sua avventura con il Ranger Solitario (Armie Hammer) conosciuto quasi 30 anni prima.
C'è da dire che Depp sforna l'ennesimo personaggio che molti ricorderemo per tanto tempo, sa mettersi sulle spalle la pellicola avendo un compagno non sempre all'altezza della situazione anche se comunque non pessimo, una Helena Bonham Carter più che discreta ed infine un istrionico William Fichtner nel ruolo di Butch Cavendish, spietato assassino pronto a qualunque cosa pur di arricchirsi, come in ogni Western che si rispetti.

La somiglianza con Pirati dei Caraibi è quasi inevitabile. Si nota sopratutto in un paio di scene d'azione e in un personaggio che rassomiglia molto a Ragetti, il pirata con l'occhio di legno. Il registro narrativo è comunque molto diverso, in questo Lone Ranger c'è molta violenza, totalmente o quasi assente in Pirati dei Caraibi e sposta il target ad un pubblico di ragazzini dai 12 anni in su. Un'operazione che stupisce sapendo che dietro c'è la Disney..

La miscela funziona abbastanza bene, il film viaggia su binari solidi e ben strutturati da una sceneggiatura furba. Un difetto che imputerei alla pellicola è l'eccessiva lunghezza. Ho notato più di qualche tempo morto nelle due ore e mezza di film che mi ha fatto venire qualche sbadiglio di troppo. Fosse durato una mezz'ora in meno lo avrei sicuramente apprezzato maggiormente.
Gli effetti speciali e le scene d'azione sono veramente strabilianti, aiutati da una Computer Grafica mai sopra le righe. Le musiche di Hans Zimmer, non rimarranno impresse nella mente ma comunque aiutano a scandire l'incedere della pellicola anche grazie al tributo verso Rossini e il suo famigerato ouverture.

Un film d'azione divertente, con scene veramente spettacolari e memorabili. Che sia nato un nuovo personaggio per un franchise destinato a mietere un successo dopo l'altro? Io non lo credo, però quando si tratta di Depp, mai dire mai.

voto: 6.5
 
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