L'offerta di Mr Bee per il Milan era vantaggiosa, ma Berlusconi...

Victorss

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Avrebbe fatto un leveraged buy out. Quando una formica si mangia un leone. In sintesi: creo una società, un veicolo, anche senza patrimonio, sulla base di un progetto mi faccio prestare del denaro, lo offro per acquisire la maggioranza della società target, acquisto le quote, poi fondo la società veicolo con quella target, quindi colloco il capitale in borsa della società che ne risulta, e con la leva finanziaria che ne deriva rimborso il capitale con gli interessi ovvero lo consolido. In pratica, il prezzo di acquisto viene infine pagato da chi vende, ovvero dal suo indebitamento. E però: 1) per fare l'operazione occorre la maggioranza statutaria per far approvare il progetto di fusione; 2) occorre un collocamento sul mercato di quote consistenti di capitale per attivare una leva efficiente: quindi, non solo il 51% della maggioranza ma anche una parte significativa della quota di minoranza, il cui titolare deve dunque essere consenziente; 3) la leva funziona se il progetto di collocamento è valido, ovvero riporta dati veritieri sulla consistenza patrimoniale della società obiettivo: da quello che leggiamo, mi pare che la valutazione di oltre un miliardo di euro del capitale sociale sia opinabile, considerato lo strutturale sbilancio, il debito consolidato nettamente superiore ai ricavi, un patrimonio netto addirittura negativo, gli altissimi costi di gestione. C'è seriamente da dubitare che il mercato avrebbe risposto positivamente, garantendo un incremento della capitalizzazione tale da neutralizzare gli oneri finanziari. Tanti, troppi se, ed un rischio concreto: quello di una società strutturalmente indebitata, con prospettive di ricavo incerte (dov'è la proposta di commercializzazione dei marchi societari sui mercati orientali? Di Mr. Bee sappiamo solo che organizzava partite di calcio con Cannavaro...), senza capacità finanziarie per quel rilancio sportivo e di immagine che è infine la premessa per l'espansione del fatturato.
Ma soprattutto questo sarebbe dovuto avvenire contro la volontà dell'attuale proprietario di non dismettere quote consistenti di capitale. In tali casi, l'unico modo per forzare il blocco sarebbe una OPA ostile alla proprietà in una società quotata in borsa, sul modello della Tecnost di Colaninno quando nel 1999 scalò la Telecom. Non con il Milan di Fininvest. :nono:

Dato che sai tutte queste cose di Finanza (ci ho capito ben poco) potrei chiederti se gentilmente mi spieghi questa cosa del mancato consolidamento di Fininvest? E successivamente è vero come dicono alcuni che sia un indizio di cessione certa?
Grazie
 

Casnop

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Dato che sai tutte queste cose di Finanza (ci ho capito ben poco) potrei chiederti se gentilmente mi spieghi questa cosa del mancato consolidamento di Fininvest? E successivamente è vero come dicono alcuni che sia un indizio di cessione certa?
Grazie

Il mancato consolidamento da Fininvest di un debito fiscale del Milan risultante dal bilancio 2015 si traduce nel mancato finanziamento in conto capitale da parte dell'azionista della provvista necessaria al suo ripianamento verso l'Erario. E' prassi degli azionisti di club di calcio di assumere per intero tali esposizioni, onde ridurre lo squilibrio di bilancio entro una soglia oltre la quale le norme organizzative FIGC richiedono speciali garanzie bancarie o operazioni finanziarie eccezionali (cessioni di crediti) per il ripianamento, quando non comportano sanzioni sportive (penalizzazioni in classifica). La decisione di Fininvest fa dunque gravare tale debito interamente sul bilancio del Milan, determinando il passivo che deve essere ripianato interamente entro la scadenza del 31 dicembre. E' probabile che tale decisione consegua ad un accordo con i futuri azionisti per l'assunzione da questi, in tutto o in parte, del debito corrispondente. E' possibile infatti che a quella data la compagine societaria possa essere cambiata.
 
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Il mancato consolidamento da Fininvest di un debito fiscale del Milan risultante dal bilancio 2015 si traduce nel mancato finanziamento in conto capitale da parte dell'azionista della provvista necessaria al suo ripianamento verso l'Erario. E' prassi degli azionisti di club di calcio di assumere per intero tali esposizioni, onde ridurre lo squilibrio di bilancio entro una soglia oltre la quale le norme organizzative FIGC richiedono speciali garanzie bancarie o operazioni finanziarie eccezionali (cessioni di crediti) per il ripianamento, quando non comportano sanzioni sportive (penalizzazioni in classifica). La decisione di Fininvest fa dunque gravare tale debito interamente sul bilancio del Milan, determinando il passivo che deve essere ripianato interamente entro la scadenza del 31 dicembre. E' probabile che tale decisione consegua ad un accordo con i futuri azionisti per l'assunzione da questi, in tutto o in parte, del debito corrispondente. E' possibile infatti che a quella data la compagine societaria possa essere cambiata.

Aggiungerei anche che il mancato consolidamento può dipendere dalla controllante, che non vede più la necessità di ridurre fiscalmente gli utili per il semplice motivo che gli utili si riducono di per sè: 700/Mln di costi da spesare in 3 anni per l'acquisizione dei diritti esclusivi sulla CL, senza essere sicuri del relativo ritorno a tempi brevi.
Da ciò l'ulteriore necessità improrogabile di mettere in vendita il Milan.
Sono sempre più sicuro che mollerà l'osso...
 

Marilson

Milano vende moda
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si sono d'accordo, i debiti sono il nostro miglior alleato
 

Casnop

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Aggiungerei anche che il mancato consolidamento può dipendere dalla controllante, che non vede più la necessità di ridurre fiscalmente gli utili per il semplice motivo che gli utili si riducono di per sè: 700/Mln di costi da spesare in 3 anni per l'acquisizione dei diritti esclusivi sulla CL, senza essere sicuri del relativo ritorno a tempi brevi.
Da ciò l'ulteriore necessità improrogabile di mettere in vendita il Milan.
Sono sempre più sicuro che mollerà l'osso...

La situazione del Milan è preoccupante senza la*prospettiva di ricavi a breve derivanti dalla partecipazione alla Champions League. Il progetto stadio a questo punto deve giocoforza uscire dal conto ordinario per divenire l'oggetto di un programma speciale, indipendente dalle vicende sportive. Credo che la più grande preoccupazione di Berlusconi sia di salvare il progetto stadio, fondamentale per la vita del club.
 

Pivellino

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Do quello che dite e dalle mie riflessioni non credo che sia logicamente percorribile per Berlusconi il "non vendo più", questo significherebbe iniettare fondi nel Milan per un importo assai considerevole, probabilmente è fuori portata. Per come la vedo io cercheranno di svincolare completamente il progetto stadio attraverso un PF ad hoc e dall'altra parte si cerca un partner che aiuti a veicolare la società verso la borsa.
Non vedo, non credo, che un socio di minoranza che arriva, anche all'interno di un progetto a lt di rilevamento del controllo possa a breve fornire al team quei 100 o 200 milioni per rinforzare la squadra a breve.
Questo perché servono tanti milioncini per riassettare il capitale.
L'unica cosa che mi da qualche speranza è che attualmente siamo con le pezze al sedere, e con le pezze al sedere non si prende il treno della quotazione borsistica. Ma non so in cosa possa tradursi questa cosa.
E' un po' il problema della coperta corta.
Nel frattempo tutto sembra rimanere tristemente immutabile.

Condivido le riflessioni su Mr. Bee, un soggetto poco affidabile.
Mi sfugge perché Berlusconi sia andato in albergo a rilasciare quelle dichiarazioni però. Sto ancora a cercare un motivo. Necessità di apparire sui media in periodo pre-elettorale?
Se si questo teatrino mi ricorderebbe i "falsi scoop" sul mercato pre-elezione.
Tutta una pantomima mediatica?
 

Casnop

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Do quello che dite e dalle mie riflessioni non credo che sia logicamente percorribile per Berlusconi il "non vendo più", questo significherebbe iniettare fondi nel Milan per un importo assai considerevole, probabilmente è fuori portata. Per come la vedo io cercheranno di svincolare completamente il progetto stadio attraverso un PF ad hoc e dall'altra parte si cerca un partner che aiuti a veicolare la società verso la borsa.
Non vedo, non credo, che un socio di minoranza che arriva, anche all'interno di un progetto a lt di rilevamento del controllo possa a breve fornire al team quei 100 o 200 milioni per rinforzare la squadra a breve.
Questo perché servono tanti milioncini per riassettare il capitale.
L'unica cosa che mi da qualche speranza è che attualmente siamo con le pezze al sedere, e con le pezze al sedere non si prende il treno della quotazione borsistica. Ma non so in cosa possa tradursi questa cosa.
E' un po' il problema della coperta corta.
Nel frattempo tutto sembra rimanere tristemente immutabile.

Condivido le riflessioni su Mr. Bee, un soggetto poco affidabile.
Mi sfugge perché Berlusconi sia andato in albergo a rilasciare quelle dichiarazioni però. Sto ancora a cercare un motivo. Necessità di apparire sui media in periodo pre-elettorale?
Se si questo teatrino mi ricorderebbe i "falsi scoop" sul mercato pre-elezione.
Tutta una pantomima mediatica?

La pressione della tifoseria, che sta imponendo la vendita. Berlusconi doveva vendere al pubblico il suo impegno a dialogare per la vendita e non poteva farlo con i cinesi, unici interlocutori seri e poco propensi alle trattative sotto le luci dei riflettori. Ha quindi usato Mr. Bee, proposto da una certa parte della stampa e desideroso di tanta bella pubblicità gratuita. Ma si trattava di un dialogo fatto con la riserva mentale di cui si è detto, e dunque morto sul nascere.
 
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