L'anno scorso uscì un articolo di Next Magazine (rivista di Hong Kong) che parlava di una cessione del 75% delle quote del Milan ad un gruppo di aziende cinesi. In quel pezzo si diceva che Xi Jinping vedesse tale acquisizione come una delle manovre per migliorare la posizione della Cina nel mondo del calcio. Non si affermava che lo stato cinese ci avrebbe acquisito ma che avrebbe benedetto l'operazione.
Tanto è vero che il nome citato in quell'articolo, Xiao Wunan, a capo di Asia Pacific Exchange & Cooperation Foundation, società no-profit con l'obiettivo di migliorare l'immagine della Cina nel mondo, fu effettivamente fotografato ad Arcore nel corso di un meeting con Berlusconi e Cannatelli, oltre che il famoso Mr.Pink.
Rileggendo quell'articolo ora strappa un sorriso perchè prima si dice che addirittura il preliminare sarebbe già stato firmato in gran segreto ma poi si aggiunge che sono sconosciuti i nomi di queste grandi aziendi cinesi coinvolte. Si parlava di Wanda Group, Mr. Pink, Zhong ma tutti hanno presto o tardi smentito.
La sensazione è che in Cina sia arrivato dall'alto il mandato ad investire nel calcio (in patria portando grandi giocatori, all'estero acquisendo club che migliorino le competenze) ma per quanto riguarda il Milan alla fine manchino sempre gli imprenditori disposti a mettere il grano. L'anno scorso ci provò probabilmente Richard Lee (ricordate il lapsus freudiano di Berlusconi in presenza di Bee?) e quest'anno ci stanno provando Galatioto/Gancikoff. Magari i grandi nomi sono usciti perchè in quel momento Galatioto stava trattando con loro, magari perchè i giornalisti se li sono inventati. La presenza di un fondo di investimento come GSR di Sonny Wu permetterebbe comunque all'affare di andare in porto. Anche se con ben altre aspettative...