L'italianità del Milan: pregio o limite?

mefisto94

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Dipende, gli italiani forti vanno benone, i cessi che abbiamo ora...ma anche no.
 
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Ok è più bello avere campioni in casa che fuori casa ma.........il vantaggio di averli italiani quale sarebbe???? Basta averli!
 

FiglioDelDioOdino

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secondo me l'italianità non aggiunge nulla, anzi. L'inter del triplete di mourinho aveva solo materazzi come giocatore italiano.. e faceva la riserva di lucio e samuel

Quell' Inter aveva un'identità italo-argentina, nello spogliatoio si parlava italiano anche se Mou poteva parlare spagnolo o portoghese ogni tanto ai clan argentini e brasiliani. Poi ricordo il Catania che giocava con una maggioranza di Argentini.
Ci vuole il giusto amalgama e un'identità, che ovviamente in Italia sarà basata su Italiani, così come il Barca è basato su spagnoli e il Bayern su tedeschi. Poi gli stranieri non sono tutti uguali, di solito sono i latini ad integrarsi meglio, in certe situazioni si integrano anche i nordici (il Milan svedese del Gre-No-Li, il Milan orange di Marco-Ruud-Frank, l'inter tedesca con Mattheus, Brehme, Klinsmann). Le ultime cattive annate del Milan sono anche frutto di italiani scarsi, per me è giusto sostituirli con italiani, come un Calabria al posto di Abate e un Romagnoli al posto di un centrale straniero. Anche i Bonaventuras si stanno rivelando buoni (compreso Baselli) e per ora non fanno rimpiangere un Kondogbia preso per 40milioni.
 

Il Re dell'Est

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Gli italiani vanno bene se sono forti. E di italiani forti purtroppo ce ne sono pochi. Quindi dovremmo avere pochi italiani in rosa. Se ne abbiamo tanti è perché evidentemente seguiamo uno sciocco diktat di Berlusconi fine a sé stesso.

I giocatori se parlano la stessa lingua non diventano improvvisamente Iniesta e Messi. Nel calcio si parla un linguaggio universale, e non è quello della bocca ma quello dei piedi. Per cui è ovvio che se metti Poli e Bacca nella stessa squadra, è come far parlare un arabo con un eschimese. Ma lo sarebbe anche se mettessi a giocare Verratti con Nocerino.

Al Milan servono prima di tutto giocatori forti. La nazionalità non conta assolutamente nulla. Se in passato noi e la Juve abbiamo vinto con tanti italiani è soltanto perché c'erano moltissimi italiani forti.
 

Splendidi Incisivi

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Un limite ma perché sono scarsi, se fossero forti non sarebbe un limite ma un pregio. Insomma, la nazionalità non conta nulla, conta la qualità.
 

Kaladin85

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Un limite ma perché sono scarsi, se fossero forti non sarebbe un limite ma un pregio. Insomma, la nazionalità non conta nulla, conta la qualità.

Insomma: un giocatore italiano, cresciuto in italia e magari nel tuo settore giovanile, mediamente tende a considerare l'attaccamento alla maglia anche di fronte ad offerte economiche importanti, non ha bisogno di adattarsi ai ritmi del calcio italiano ed alla vita in Italia.
E in più una rosa con un gruppo forte di italiani può integrare meglio gli stranieri, soprattutto se questi sono in netta minoranza, evitando che si creino dei gruppetti.
Una rosa composta solo di stranieri, di tante nazionalità diverse ed abituati a campionati diversi, magari vince per una-due stagioni, poi è destinata a sfaldarsi, una rosa con fondamenta italiane e innesto di pochi stranieri validi è destinata a durare di più nel tempo.
 

Splendidi Incisivi

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Insomma: un giocatore italiano, cresciuto in italia e magari nel tuo settore giovanile, mediamente tende a considerare l'attaccamento alla maglia anche di fronte ad offerte economiche importanti, non ha bisogno di adattarsi ai ritmi del calcio italiano ed alla vita in Italia.
E in più una rosa con un gruppo forte di italiani può integrare meglio gli stranieri, soprattutto se questi sono in netta minoranza, evitando che si creino dei gruppetti.
Una rosa composta solo di stranieri, di tante nazionalità diverse ed abituati a campionati diversi, magari vince per una-due stagioni, poi è destinata a sfaldarsi, una rosa con fondamenta italiane e innesto di pochi stranieri validi è destinata a durare di più nel tempo.
Tutto giusto ma pur sempre subordinato alla qualità del giocatore, la quale prescinde dalla nazionalità.
 

666psycho

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Gli italiani vanno bene se sono forti. E di italiani forti purtroppo ce ne sono pochi. Quindi dovremmo avere pochi italiani in rosa. Se ne abbiamo tanti è perché evidentemente seguiamo uno sciocco diktat di Berlusconi fine a sé stesso.

I giocatori se parlano la stessa lingua non diventano improvvisamente Iniesta e Messi. Nel calcio si parla un linguaggio universale, e non è quello della bocca ma quello dei piedi. Per cui è ovvio che se metti Poli e Bacca nella stessa squadra, è come far parlare un arabo con un eschimese. Ma lo sarebbe anche se mettessi a giocare Verratti con Nocerino.

Al Milan servono prima di tutto giocatori forti. La nazionalità non conta assolutamente nulla. Se in passato noi e la Juve abbiamo vinto con tanti italiani è soltanto perché c'erano moltissimi italiani forti.

Un limite ma perché sono scarsi, se fossero forti non sarebbe un limite ma un pregio. Insomma, la nazionalità non conta nulla, conta la qualità.


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