L'Italia sotto la minaccia dell'ISIS?

Blu71

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Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri, è stato definito dall'ISIS, l'organizzazione terroristica islamica, "ministro degli esteri dell'Italia crociata". L'ISIS sta avanzando velocemente in Libia tanto che Gentiloni stesso ha dichiarato che "L'Italia è minacciata dalla situazione in Libia, a 200 miglia marine di distanza" perciò il nostro Paese è pronto a combattere in un ambito di legalità internazionale.
 

Marilson

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comunque stavo notando che da sempre, dall'inizio della storia dell'Islam, ciclicamente questi qua hanno posto l'Europa sotto minaccia. Ho visto una mappa geografica di cosa hanno in mente questi qui: tutto il nordafrica, dal marocco all'egitto, palestina, israele, siria, mezza turchia.. arabia saudita.. e spagna! in pratica è la mappa sputata del Califfato Omayyade che dal 700 all'anno 1000 ha dominato sull'esatto stesso territorio (Sicilia compresa). E' sorprendente come la comunita' internazionale stia a guardare, in ultima analisi sono gia' culturalmente nel nostro tessuto sociale e gli basterebbe pochissimo per agganciare gli anelli giusti per fare casini.. mah
 

Marilson

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secondo me un attacco preventivo, mirato, chirurgico, dell'Aeronautica Militare, senza troppi proclami e fanfare, contro obiettivi mirati e pre-acquisiti (rigorosamente non contro la popolazione civile) sarebbe da fare immediatamente nella zona di Sirte, in Libia. Mettendo al corrente le forze governative libiche e la comunità internazionale. In questo modo quello straccio di governo che c'è a Tripoli potrebbe riuscire successivamente con truppe di terra a riprendere i territori occupati. Quando passeranno il punto di non ritorno la Libia nella sua interezza passerà in mano all'Isis. Qualcosa mi dice che se proveranno a fare la stessa cosa con Tunisia e Algeria la Francia non starà a guardare. Ci si scandalizza sempre per lo spreco di risorse pubbliche nelle spese militari (io per primo) e quando serve non fanno nulla. La si può girare come e quanto vi pare, questa è gente che non ragiona e l'unica cosa da fare è neutralizzare la minaccia con la forza.
 

matteo

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Il problema grosso è che tutta quella parte di Libia non occupata dall'ISIS è controllato da fazioni in guerra fra loro...
 

Djici

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secondo me un attacco preventivo, mirato, chirurgico, dell'Aeronautica Militare, senza troppi proclami e fanfare, contro obiettivi mirati e pre-acquisiti (rigorosamente non contro la popolazione civile) sarebbe da fare immediatamente nella zona di Sirte, in Libia. Mettendo al corrente le forze governative libiche e la comunità internazionale. In questo modo quello straccio di governo che c'è a Tripoli potrebbe riuscire successivamente con truppe di terra a riprendere i territori occupati. Quando passeranno il punto di non ritorno la Libia nella sua interezza passerà in mano all'Isis. Qualcosa mi dice che se proveranno a fare la stessa cosa con Tunisia e Algeria la Francia non starà a guardare. Ci si scandalizza sempre per lo spreco di risorse pubbliche nelle spese militari (io per primo) e quando serve non fanno nulla. La si può girare come e quanto vi pare, questa è gente che non ragiona e l'unica cosa da fare è neutralizzare la minaccia con la forza.

:ok:
ecco i due punti piu importanti del discorso.

non li dobbiamo respingere... li dobbiamo DISINTEGRARE.
 

Tifo'o

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comunque stavo notando che da sempre, dall'inizio della storia dell'Islam, ciclicamente questi qua hanno posto l'Europa sotto minaccia. Ho visto una mappa geografica di cosa hanno in mente questi qui: tutto il nordafrica, dal marocco all'egitto, palestina, israele, siria, mezza turchia.. arabia saudita.. e spagna! in pratica è la mappa sputata del Califfato Omayyade che dal 700 all'anno 1000 ha dominato sull'esatto stesso territorio (Sicilia compresa). E' sorprendente come la comunita' internazionale stia a guardare, in ultima analisi sono gia' culturalmente nel nostro tessuto sociale e gli basterebbe pochissimo per agganciare gli anelli giusti per fare casini.. mah
Mah.. non sono un genio di storia. Ma non si può mettere a confronto i due periodi. L'Islam del 700 era la luce del medioevo. Non erano solo dei conquistatori da 4 soldi, ma anche una civiltà evoluta. L'impero arabo di quel periodo ha fatto rivoluzioni nel campo della fisica, chimica, ingegneria e matematica .. un vero e proprio primo illuminismo. Mentre in Europa il papa mandava al rogo i libri scritti dai grandi filosofi greci, gli arabi traducevano questi testi dal greco..

Isis invece è soltanto un gruppo di gente barbara ed ignorante.
Qualcosa mi dice che se proveranno a fare la stessa cosa con Tunisia e Algeria la Francia non starà a guardare.
Non credo proprio invece. Il punto di forza dell'Isis è l'instabilità politica. La situazione della Libia è drammatica c'è un vero vuoto di potere e come ha detto [MENTION=1216]matteo[/MENTION] questi sono divisi in clan.. c'è praticamente anarchia ed è molto semplice per l'Isis

La Tunisia è un paese piccolo e non hanno vuoti di potere.. ci sono appena state le elezioni politiche ed è un paese pronto e che si sta affacciando alla democrazia. A livello di ordine, è consolidato stesso discorso per l'Algeria.. che comunque non è stato "toccato" dalla primavera araba.

Gli unici posti in cui l'Isis può davvero espandersi è la Libria, la Siria, Yemen ed Iraq credo..
 

Blu71

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Scatta il piano per il rientro degli italiani in Libia. Il Ministro della Difesa Pinotti ha di ha dichiarato che l'Italia è pronta ad inviare almeno 5000 uomini in Libia.
 
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Ora che la Libia è in pericolo, immagino che le grandi potenze "magicamente" si sveglieranno...è una buona occasione per accaparrarsi il petrolio.
 
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