L'inatteso, incredibile ed emozionante scudetto 1998/99

mistergao

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Il passaggio da Lehmann a Sebastiano Rossi in porta dà una decisa sterzata. Rossi para un rigore al Cagliari e uno alla Roma (dire che l'arbitro ci diede una mano in quella partita lo trovo un po' esagerato visto che ci annullò un gol e ci diede un rigore contro).

In effetti il passaggio da Lehman a Rossi ha sistemato parecchie cose. Il tedesco non era un malvagio portiere, ma sentiva troppo la pressione di sebastainao Rossi, il quale, come vedremo, riuscì a perdere il posto in squadra in una maniera assolutamente folle ed imprevedibile.

L'infortunio di Del Piero alla Juventus risulta decisivo per il crollo dei bianconeri. Nel momento in cui si fa male il numero 10, la Vecchia Signora viaggiava in testa alla classifica e invece deve lasciare strada alla Fiorentina.

Il problema iniziale della Lazio (attenzione che si scrive Eriksson) era dovuto a troppi galli nello stesso pollaio, non era facile amalgamare la squadra, ma dopo la sconfitta contro di noi invertirono la rotta infilando ben 9 vittorie consecutive.

Su Del Piero hai ragione: per brevità non ho potuto riportare la classifica di ogni giornata, ma ad inizio novembre Juventus e Fiorentina erano appaiate in testa alla classifica, poi i bianconeri sono crollati, anche se le ragioni non sono legate solo a Del Piero, ma anche ad un certo logorio della rosa e dei rapporti dei giocatori con Lippi.

Da segnalare l'importanza che piano piano va assumendo Maurizio Ganz. Lui trova la rete dell'1-1 a Piacenza a tempo scaduto (ricordo quel pomeriggio del primo novembre 1998, come fosse ieri, già ero incavolato nero perché la Ferrari perse il mondiale a vantaggio di Hakkinen la mattina stessa e il Milan al 90' stava perdendo a Piacenza) e ancora lui la settimana successiva rimette in piedi il derby procurandosi il rigore del 2-2 subentrando a Morfeo (pensate un po' voi che giocavamo con Morfeo titolare nel derby!!)
Bellissima la partita contro la Lazio, anche quello un posticipo che ho seguito alla radio, dopo quella partita non so perché ma iniziavo a sentire che il Milan potesse vincere lo scudetto...
certo fu ancora più epico il posticipo dell'anno seguente all'Olimpico quando tra Lazio e Milan finì 4-4, ma questa è un'altra storia...

Ganz è stato uno dei giocatori più importanti quell'anno: ha segnato gol pesantissimi (Piacenza, Parma, Sampdoria), ha dato una grossa mano nel derby e, più in generale, era un'alternativa importante per Zaccheroni.
Sulla partita con Lazio hai ragione: è vero, la settimana successiva il Milan ha perso a Parma, ma quella sera si era capito che qualcosa era scattato nella testa dei calciatori.
 

mistergao

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Inizia dicembre ed il Milan mette il turbo. Pronti, via e si parte con un netto 3-0 all’Udinese, seguito da una vittoria contro il Vicenza: 1-0 nonostante l’espulsione esagerata di Ambrosini. La settimana dopo si va a Genova a pareggiare 2-2: un’altra occasione nella quale l’arbitro non aiuta i rossoneri, che però sbagliano davvero troppo e vengono giustamente puniti dai doriani, ma avranno modo di rifarsi al ritorno.
Le vacanze di Natale che arrivano sono comunque liete: la squadra è a ridosso della testa, il campionato non sembra avere un padrone e poco prima di Natale si scopre che il Milan ha comprato dalla Dinamo Kiev Andriy Shevchenko, per la cifra (che all’epoca sembrava fuori dal Mondo) di 45 miliardi di lire. Il 2 Gennaio la Gazzetta esce con un numero speciale che celebra il più grande rossonero di sempre: vince Rivera, ma la notizia è che un po’ tutti gli addetti ai lavori pronosticano per il Milan un futuro roseo, in quanto la squadra dà l’idea di essere in salute e pronta a giocarsela con le altre, quanto meno per la Champions.
Gennaio parte un po’ in sordina: 1-1 contro Juve (partita buttata) ed Empoli, poi il Milan ingrana la quarta: vittorie contro Perugia, Bologna e Salernitana. La partita contro il grifone verrà ricordata per la follia di Sebastiano Rossi: il Perugia accorcia le distanze su rigore al 90°, Bucchi si getta a prendere il pallone in fondo al sacco e Rossi, inspiegabilmente, lo placca. Espulsione e cinque giornate di squalifica, acquisto (in extremis) di Frezzolini (terzo portiere) ed Abbiati lanciato in prima squadra.
Questa è l’ultima partita del girone d’andata, la classifica è la seguente:

Fiorentina 35
Lazio 32
Parma 32
Milan 30

La Gazzetta l’analizza ed il giorno dopo avvisa tutti: occhio al Milan! E’ quarto, sembra lontano, ma è vicinissimo. Ed il Milan (nel 1961/62) è stata l’unica squadra a vincere il campionato chiudendo al quarto posto nel girone d’andata.

Abbiati debutta dal primo minuto contro il Bologna, a Bologna: prende due gol ma il Milan vince grazie alla scheggia impazzita e all’eroe che non ti aspetti.
La scheggia impazzita è Mohammed Aliyu Datti, diciassettenne attaccante della primavera, che al 90° prende un pallone e si incunea tra i difensori del Bologna. Punizione al limite dell’area, va Bruno N’Gotty fino ad allora (e, come vedremo, anche dopo) sciagurato difensore centrale che in rossonero non ne ha combinata una buona. Ma il buon Bruno è un ottimo battitore di calci di punizione: segna un gol spettacolare (che potete vedere nel filmato qui sotto) ed il Milan sbanca Bologna.
Alla partita con i bolognesi segue il 3-2 casalingo contro la Salernitana. Dopo questa vittoria si chiude il mese di Gennaio: nelle ultime otto partite i rossoneri ne hanno vinte cinque (e con più attenzione potevano essere di più), pareggiandone tre. La squadra ha cominciato a correre e gioca bene, anche perché sembra avere risolto il problema della fascia sinistra, dove Guglielminpietro sta cominciando a giocare su alti livelli. Messa così sembra che tutti i riflettori dovrebbero essere puntati sul Milan, eppure…
…eppure il Milan avanza a fari spenti. “Fari spenti” sarà il termine chiave per lo scudetto del Milan: nessuno da poi tanto credito ai rossoneri, anche perché la Lazio si è ripresa ed è nel bel mezzo di una striscia di nove vittorie consecutive.

Ed Inter e Juventus? I nerazzurri, folli come al solito, alternano goleade casalinghe a figuracce in trasferta, i bianconeri sono invece affossati dagli infortuni e vedono l’epopea di Lippi avviarsi verso la fine.


Video: i gol di Bologna - Milan 2-3

 

mistergao

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Può essere sensato dilungarsi tanto su una sola partita di un campionato, tra l’altro all’inizio del ritorno, quando mancano una quindicina di partite alla fine e quando le pretendenti al titolo sono racchiuse in quattro punti? Sì, se si tratta di Fiorentina-Milan del 7 Febbraio 1999. E se poi si allarga lo sguardo a cosa è successo complessivamente in quella giornata, tutto assume un senso pieno e compiuto.
Ore 14.30 del 7 Febbraio: al Franchi si sfidano i viola e i rossoneri. La squadra di Firenze è favorita: ha più punti del Milan, gioca in casa, ha un attacco atomico. Dall’altra parte i rossoneri: fino ad ora han fatto bene, ma nulla di eccezionale e nelle ultime due partite han preso quattro gol.
Il Milan schiera il tridente Weah-Bierhoff-Morfeo, la Fiorentina risponde con Flachi al posto di Heinrich. Primo tempo equilibrato e scoppiettante, con un palo di Weah ed una traversa di Edmundo, uno così folle che faceva sembrare Balotelli uno scolaretto, ma al 12° del secondo tempo il campionato inizia a cambiare.
Entra Boban al posto di Morfeo.
Zaccheroni lo schiera dietro le punte.
La partita cambia completamente.
La Fiorentina non ci capisce più niente, Boban scorazza nella zona di nessuno e dirige in maniera magistrale il gioco rossonero. Se il gol non arriva è solo per merito di Toldo, oltre che imprecisione dei rossoneri.
A pochi minuti dalla fine, il dramma: la Fiorentina è completamente chiusa in difesa, tranne l’eroico Batistuta che tenta di tenere alta la squadra. Parte un pallone dalla difesa e Bati corre a prenderlo, ad un certo punto si vede che crolla a terra come svenuto ed inizia a toccarsi la gamba urlando dal dolore: stiramento al ginocchio sinistro e più di un mese fuori. Le immagini di Batistuta che urla fanno il giro d’Italia ed il campionato per i viola cambia drammaticamente anche perché Edmundo, incurante dell’infortunio del compagno di squadra, parte per il carnevale di Rio. Per i viola è l’inizio della fine: la squadra comincerà a perdere colpi e concluderà il campionato al terzo posto, a distanze siderali dalla vetta.
La Lazio coglie la palla al balzo e si avvicina ai viola: adesso è a -1, mentre il Parma, in serata, distrugge la Juventus, rifilandole quattro gol a Torino e chiudendo l’era Lippi.

Da qui in poi la Fiorentina farà la miseria di 14 punti in 14 partite, mentre il giorno dopo la Juventus annuncerà Ancelotti come nuovo allenatore, una scelta mal digerita dai tifosi bianconeri, anche se la Juventus comincerà a viaggiare a velocità scudetto.

Nelle giornate successive il Milan registrerà due vittorie casalinghe contro Venezia (tranquilla) e Cagliari (parecchio sofferta) ed una sconfitta contro la Roma, in una partita giocata oggettivamente male.
Si ritorna a San Siro ad inizio di Marzo, per una fiacca vittoria contro il Piacenza.

A quel punto la classifica recita:

Lazio 51
Fiorentina 47
Milan 46

La corsa scudetto è apertissima, tutto può succedere! Ed infatti accadrà di tutto…

Nel filmato qui sotto la partita contro la Fiorentina:

 

The Ripper

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Il girone di ritorno di Boban credo sia stato qualcosa di inenarrabile. Leggendario. Per 5/6 mesi Boban è stato il miglior giocatore al mondo per distacco.
 

mistergao

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Il girone di ritorno di Boban credo sia stato qualcosa di inenarrabile. Leggendario. Per 5/6 mesi Boban è stato il miglior giocatore al mondo per distacco.

Indubbiamente. Tra l'altro il fatto che Zaccheroni se lo sia inventato trequartista così, dalla sera alla mattina, è proprio una stupidata. Zac aveva provato Boban in quel ruolo più volte durante la stagione, dopo avere cercato di lanciare anche Leonardo come mezzapunta, con scarsi risultati. E' solo nella partita col Parma, però, che Boban parte dal 1°minuto come trequartista, tra l'altro non combinando nulla per 45 minuti, poi con l'uscita di Bierhoff (giocatore spesso non compreso e troppo ingiustamente fischiato) e l'ingresso di Ganz le cose sono cambiate e si è capito il potenziale del Boban trequartista.
 

Serginho

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Mi ricordo bene che la Fiorentina era davvero fortissima, con Batistuta al top e Trapattoni hanno veramente rischiato di vincerlo quello scudetto e infatti il 3-1 che ci inflissero in casa fu una lezione durissima che non dimenticherò mai più. L'infrotunio di Batigol fu decisivo.

Quanto al Milan, dopo la sconfitta con la Fiorentina non avrei mai creduto potesse vincere lo scudetto, anzi sembrava una squadra con tanti problemi in difesa e che non era ancora riuscita a trovare un portiere affidabile per sostituire l'ormai logoro Rossi (che ai tempi odiavo a morte, nelle amichevoli estive lo insultavo di continuo perché mi sembrava fosse diventato scarsissimo).
Ricordo anche il grande entusiasmo di Bierhoff su un articolo di giornale, nel quale dichiarava di voler iniziare la stagione il più presto possibile perché non vedeva l'ora di giocare per il Milan.

Ziege una grandissima delusione, sembrava fortissimo, Abbiati ricordo che c'era già a fifa e a inizio stagione nessuno aveva idea di chi fosse, poi a fine anno divenne un eroe :lol:
 

Djici

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Abbiati ricordo che c'era già a fifa e a inizio stagione nessuno aveva idea di chi fosse, poi a fine anno divenne un eroe :lol:

Io ricordo che arrivo poco dopo che la Juve prese De Sanctis (o comunque l'anno dopo).
Tutti e due stavano in under 21 con il portiere del Pescara che sembrava proprio di un altra categoria rispetto a quello del Monza.
Ma con i buoni rapporti che esistevano con il Monza speravo comunque che arrivasse da noi il giovane Abbiati.
E dopo quel scudetto si pensava veramente di avere vinto a tombola :facepalm:
Invece il suo rendimento e andando calando dopo un inizio a dir poco strepitoso.
 

Serginho

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Io ricordo che arrivo poco dopo che la Juve prese De Sanctis (o comunque l'anno dopo).
Tutti e due stavano in under 21 con il portiere del Pescara che sembrava proprio di un altra categoria rispetto a quello del Monza.
Ma con i buoni rapporti che esistevano con il Monza speravo comunque che arrivasse da noi il giovane Abbiati.
E dopo quel scudetto si pensava veramente di avere vinto a tombola :facepalm:
Invece il suo rendimento e andando calando dopo un inizio a dir poco strepitoso.

E' andato calando rispetto quella stagione nella quale sfruttò anche l'elemento sorpresa, ma in generale si è mantenuto su livelli costanti, ossia un buon portiere, chiaramente non un fenomeno ma che al Milan ci poteva stare
 

Djici

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E' andato calando rispetto quella stagione nella quale sfruttò anche l'elemento sorpresa, ma in generale si è mantenuto su livelli costanti, ossia un buon portiere, chiaramente non un fenomeno ma che al Milan ci poteva stare

Si, si ma in quella stagione sembrava proprio di un altro livello.
 
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