Ebbene,
tutto si può dire di Zaccheroni tranne che sia uno che non ama sperimentare. Nell’autunno del 1998 le prova tutte per arrivare ad una quadra nel Milan: parte dalla difesa, che rivoluziona diverse volte, provando ora N’Gotty come centrale di destra, ora Ayala come perno centrale, finendo col decidere per la linea difensiva che avrebbe vinto lo scudetto, ovvero Sala – Costacurta – Maldini, che debutteranno insieme in Bari-Milan, nona gionata del campionato.
Continua col centrocampo, dove sulla destra è confermatissimo Helveg, così come al centro Albertini, per il resto è un turbinio di giocatori, anche se al centro Ambrosiani è ormai titolare, mentre
lo strazio è sulla fascia sinistra, dove Ziege, spiace dirlo, non ne azzecca una, tanto che
Zaccheroni per alcune partire schiererà come centrocampista a sinistra Maldini.
In attacco accanto a Bierhoff gireranno un po’ tutti, anche se Leonardo sarà il suo partner più assiduo, mentre Weah, anarchico come non mai, andrà incontro tutta la stagione ad alti e bassi che ne limiteranno il rendimento.
E i
risultati?
Altalenanti anche loro.
Sconfitta a Cagliari, nella quale si fa male Lehmann, che verrà venduto a Gennaio, spettacolare
vittoria con la Roma a San Siro (a parere di chi scrive, una delle più belle partite che io abbia mai visto dal vivo), nella quale l’arbitro ci dà una mano, convalidando un gol irregolare di Ziege.
Poi tre pareggi: fortunati a Piacenza e contro l’Inter (e qui si comincia a parlare di
“Cul de Zac”, sostenendo che
l’allenatore romagnolo ha molta fortuna e poche capacità), meno col Bari.
Vittoria con la Lazio in una partita intensissima, della quale sotto trovate il filmato: i biancocelesti sono in crisi, hanno fuori mezza squadra ed Ericksonn è in bilico. Il Milan attacca per 90 minuti, ma Ganz, Weah e Bierhoff sbagliano l’impossibile e Marchegiani è in serata di grazia. Se non ci arriva il portiere ecco che la palla finisce sulla traversa, come successo a Ganz nel primo tempo. Verso la metà della ripresa mossa azzardata di Zaccheroni: fuori l’ottimo Ganz (al posto del fischiatissimo ma inamovibile Bierhoff) e dentro Leonardo. Al 90° ecco il Weah che non ti aspetti, prende palla e semina mezza difesa della Lazio, palla dentro a Leonardo e viene giù San Siro. Un tiro pefetto, davvero imparabile ed i tifosi cominciano a sognare…
…sogno che però si interrompe bruscamente domenica dopo:
sconfitta per 4-0 a Parma. Zaccheroni nel post partita ci va giù duro: “Una partita da buttare via. Ed ho sbagliato anch’io. (…) Per oltre un’ora abbiamo giocato in quattro.” Salvo poi ammettere che gli iniziali malumori dei giocatori nei confronti del 3-4-3 si sono ormai affievoliti, anche se c’è ancora tanto da lavorare.
Ora, come al solito, uno sguardo sulle altre. La
Fiorentina è la squadra sulla bocca di tutti: viaggia come un treno trascinata dai gol di Batistuta e, nonostante una certa fragilità in trasferta, è al
primo posto in classifica. Il Parma è un po’ incostante, ma è sempre lì.
Sorprende la Roma, che grazie al gioco di Zeman è a pochi passi dalla vetta, mentre
deludono l’Inter (che ha fatto fuori il primo dei quattro allenatori stagionali, Gigi Simoni)
e la Juventus, che sembra essere avviata alla fine di un ciclo, anche perchè a Novembre Del Piero si fa male e starà fuori fino a fine stagione.
E la
Lazio? Sta vivendo il suo periodo nero.
Distantissima dalla vetta, a Novembre raggranella 4 punti in 5 partite e Ericksson è nell’occhio del ciclone, imputato di incapacità nell’allenare e di dirigere dei preparatori atletici disastrosi, visti i ripetuti infortuni tra i biancocelesti.
Qui sotto: il video di Milan-Lazio, sperando di non avere sbagliato a postarlo