L'importanza della storia del Milan

Lo Gnu

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Caro Agnelli sai perché il Milan vale così tanto? Perché 5 anni di decisioni scellerate non potranno mai cancellare la nostra storia. La storia è lì, perfetta, inattaccabile.. giudice supremo della verità. Libri, Statistiche, Musei, non possono mentire. Lo può fare un gobbo, ma non la storia. La storia è ciclica, siam stati gloriosi, lo saremo per sempre.

Due Coppe dei Campioni e 5 Champions League non si vincono per caso. 2+5=7. Sette. S-e-t-t-e. Mi viene il mal di testa solo a pensarci.
La vostra prima Champions League fa parte di una triste pagina del Calcio. E l'ultima? Beh l'ultima vostra Champions League risale al 1996, ben 19 anni fa; cominciano a diventare tanti.

E poi vogliamo barattare la storia? Voi 31 scudetti, 10 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, 2 Coppe dei Campioni/Champions League, 1 Coppe delle Coppe, 3 Coppe UEFA/Europa League, 2 Supercoppe UEFA, 1 Coppe Intertoto, 2 Coppe Intercontinentali..ma soprattutto:


CARLOS DUNGA
Dopo la finale di andata di coppa Uefa Rubentus--Fiorentina dichiarò "è come essere nella foresta e trovare il leone...ma almeno il leone ti mangia...non ti truffa

MARTIN O'NEAL
"I miei ragazzi sono stati semplicemente straordinari prima che l' arbitro rovinasse tutto", "Lippi, uno sguardo da mafioso!"


YOURI DJORKAEFF
Mondiali di Francia 1998 - Giornalista: "Vi sentite favoriti dagli arbitri per il fatto che giocate in casa?"
Djorkaeff: "C'è una sola squadra in tutto il mondo che è favorita dagli arbitri e non è ai mondiali, ma gioca in Italia"


MASSIMILIANO ALLEGRI

Nel 2012 sul numero di campionati vinti dalla Juventus] Per me sono... 31! Perché? C'è compreso quello del campionato di serie B... L'ha vinto, no?


HELENIO HERRERA

Juventus uguale FIAT uguale potere.


KARL HEINZ RUMMENIGGE
"Alla Juve non sono dei gentlemen, è la mafia"






Noi invece...

Gunnar Gren era il “Professore”, Gunnar Nordahl il “Pompierone”, e Nils Liedholm la “Stella venuta dal nord”. I tre fuoriclasse svedesi formarono il fantastico trio Gre-No-Li, che nell’immediato dopoguerra portò il Milan ai più alti vertici di gioco e di risultati nel panorama calcistico italiano
(Fabrizio Calzia a proposito di Gunnar Nordahl)

Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano né loro né il pallone: guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano ancora che “ad ogni fuorigioco provocato gli scappava un sorriso”.
(Jorge Valdano).

Essere rossonero mi ha insegnato a essere uomo.
(Josè Altafini)

Scirea era più elegante. Non so se fosse, o sia, una qualità, ma non mi viene in mente una sua rudezza. Baresi, invece, di botte ne ha date. Ma come guida la difesa – e talvolta, addirittura la squadra – non la guida nessuno. Formidabile.
(Gianni Agnelli)


La più grande squadra di ogni tempo è stata il Milan di Sacchi, ma soprattutto dei tre olandesi, di Baresi e Maldini, di Tassotti ed Ancelotti. Non si vedrà mai più una squadra così, più grande del Brasile di Pelè, dell’Olanda di Cruyff.
(Carmelo Bene)

Sacchi rivoluzionò il calcio mentalmente, oltre che tatticamente. Quel suo Milan aveva un suo gioco che doveva provare a imporre sempre e comunque, addirittura nelle partitelle settimanali. Perciò il Milan di Sacchi destò scalpore ed emozione giocando partite d’attacco anche al Bernabeu contro il Real Madrid.
(Roberto Donadoni)

Con l’arrivo di Capello il Milan vinse così tanto da annoiare persino i milanisti.
(Carmelo Bene)

Prima c’era il gioco del calcio, poi è arrivato il Milan. Da quel momento tutto è cambiato.
(L’equipe, dopo la vittoria per 4 a 0 sullo Steaua)

“The best football team off all time”.
(The World Soccer, sul Milan di Sacchi)

Ho del tempo della dittatura milanista un ricordo visivo lancinante. E’ l’immagine televisiva di una palla giocata a centrocampo dove a un certo punto vennero a trovarsi di fronte il nostro Rui Barros e il milanista Frank Rijkaard e apparve per un attimo come se il minuscolo juventino Rui Barros passasse in mezzo alle gambe del monumentale centrocampista milanista, di tanto quello lo sovrastava tecnicamente e fisicamente.
(Giampiero Mughini)

Un giorno Van Basten mi chiese: “Mister, ma perché noi dobbiamo sempre convincere?”.
“Perché se vuoi entrare nella storia non puoi soltanto vincere. Devi lasciare un segno diverso, devi farti ricordare a distanza di anni non solo per il risultato”.
(Arrigo Sacchi)

Il Milan di Sacchi era vertigine pura, che ti toglieva il respiro. Sono le cose che ti tolgono il respiro a restare sulla pelle. Equazione impossibile di estetica, grazia e armonia. Un miracolo anatomicamente perfetto, congiunzione di cuori, polmoni, fegato e fosforo. Non giocava contro le avversarie, giocava contro i propri limiti. Come Dio.
(Giancarlo Dotto)

Ho visto l’inter via via annichilire sotto le ventate cicloniche del Milan… dovevamo pur dire al sole giocondo e libero che non vedrà nessuna cosa al mondo maggiore del Milan.
(Gianni Brera)



Caro Andrea Agnelli..il Milan 1 miliardo? Faccio fatica a capire il contrario..
 

Blu71

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Caro Agnelli sai perché il Milan vale così tanto? Perché 5 anni di decisioni scellerate non potranno mai cancellare la nostra storia. La storia è lì, perfetta, inattaccabile.. giudice supremo della verità. Libri, Statistiche, Musei, non possono mentire. Lo può fare un gobbo, ma non la storia. La storia è ciclica, siam stati gloriosi, lo saremo per sempre.

Due Coppe dei Campioni e 5 Champions League non si vincono per caso. 2+5=7. Sette. S-e-t-t-e. Mi viene il mal di testa solo a pensarci.
La vostra prima Champions League fa parte di una triste pagina del Calcio. E l'ultima? Beh l'ultima vostra Champions League risale al 1996, ben 19 anni fa; cominciano a diventare tanti.

E poi vogliamo barattare la storia? Voi 31 scudetti, 10 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, 2 Coppe dei Campioni/Champions League, 1 Coppe delle Coppe, 3 Coppe UEFA/Europa League, 2 Supercoppe UEFA, 1 Coppe Intertoto, 2 Coppe Intercontinentali..ma soprattutto:


CARLOS DUNGA
Dopo la finale di andata di coppa Uefa Rubentus--Fiorentina dichiarò "è come essere nella foresta e trovare il leone...ma almeno il leone ti mangia...non ti truffa

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Mondiali di Francia 1998 - Giornalista: "Vi sentite favoriti dagli arbitri per il fatto che giocate in casa?"
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MASSIMILIANO ALLEGRI

Nel 2012 sul numero di campionati vinti dalla Juventus] Per me sono... 31! Perché? C'è compreso quello del campionato di serie B... L'ha vinto, no?


HELENIO HERRERA

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Noi invece...

Gunnar Gren era il “Professore”, Gunnar Nordahl il “Pompierone”, e Nils Liedholm la “Stella venuta dal nord”. I tre fuoriclasse svedesi formarono il fantastico trio Gre-No-Li, che nell’immediato dopoguerra portò il Milan ai più alti vertici di gioco e di risultati nel panorama calcistico italiano
(Fabrizio Calzia a proposito di Gunnar Nordahl)

Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano né loro né il pallone: guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano ancora che “ad ogni fuorigioco provocato gli scappava un sorriso”.
(Jorge Valdano).

Essere rossonero mi ha insegnato a essere uomo.
(Josè Altafini)

Scirea era più elegante. Non so se fosse, o sia, una qualità, ma non mi viene in mente una sua rudezza. Baresi, invece, di botte ne ha date. Ma come guida la difesa – e talvolta, addirittura la squadra – non la guida nessuno. Formidabile.
(Gianni Agnelli)


La più grande squadra di ogni tempo è stata il Milan di Sacchi, ma soprattutto dei tre olandesi, di Baresi e Maldini, di Tassotti ed Ancelotti. Non si vedrà mai più una squadra così, più grande del Brasile di Pelè, dell’Olanda di Cruyff.
(Carmelo Bene)

Sacchi rivoluzionò il calcio mentalmente, oltre che tatticamente. Quel suo Milan aveva un suo gioco che doveva provare a imporre sempre e comunque, addirittura nelle partitelle settimanali. Perciò il Milan di Sacchi destò scalpore ed emozione giocando partite d’attacco anche al Bernabeu contro il Real Madrid.
(Roberto Donadoni)

Con l’arrivo di Capello il Milan vinse così tanto da annoiare persino i milanisti.
(Carmelo Bene)

Prima c’era il gioco del calcio, poi è arrivato il Milan. Da quel momento tutto è cambiato.
(L’equipe, dopo la vittoria per 4 a 0 sullo Steaua)

“The best football team off all time”.
(The World Soccer, sul Milan di Sacchi)

Ho del tempo della dittatura milanista un ricordo visivo lancinante. E’ l’immagine televisiva di una palla giocata a centrocampo dove a un certo punto vennero a trovarsi di fronte il nostro Rui Barros e il milanista Frank Rijkaard e apparve per un attimo come se il minuscolo juventino Rui Barros passasse in mezzo alle gambe del monumentale centrocampista milanista, di tanto quello lo sovrastava tecnicamente e fisicamente.
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Un giorno Van Basten mi chiese: “Mister, ma perché noi dobbiamo sempre convincere?”.
“Perché se vuoi entrare nella storia non puoi soltanto vincere. Devi lasciare un segno diverso, devi farti ricordare a distanza di anni non solo per il risultato”.
(Arrigo Sacchi)

Il Milan di Sacchi era vertigine pura, che ti toglieva il respiro. Sono le cose che ti tolgono il respiro a restare sulla pelle. Equazione impossibile di estetica, grazia e armonia. Un miracolo anatomicamente perfetto, congiunzione di cuori, polmoni, fegato e fosforo. Non giocava contro le avversarie, giocava contro i propri limiti. Come Dio.
(Giancarlo Dotto)

Ho visto l’inter via via annichilire sotto le ventate cicloniche del Milan… dovevamo pur dire al sole giocondo e libero che non vedrà nessuna cosa al mondo maggiore del Milan.
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Caro Andrea Agnelli..il Milan 1 miliardo? Faccio fatica a capire il contrario..


:grande::grande::grande:
 

aleslash

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Due Coppe dei Campioni e 5 Champions League non si vincono per caso. 2+5=7. Sette. S-e-t-t-e. Mi viene il mal di testa solo a pensarci.
La vostra prima Champions League fa parte di una triste pagina del Calcio. E l'ultima? Beh l'ultima vostra Champions League risale al 1996, ben 19 anni fa; cominciano a diventare tanti.

E poi vogliamo barattare la storia? Voi 31 scudetti, 10 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, 2 Coppe dei Campioni/Champions League, 1 Coppe delle Coppe, 3 Coppe UEFA/Europa League, 2 Supercoppe UEFA, 1 Coppe Intertoto, 2 Coppe Intercontinentali..ma soprattutto:


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Noi invece...

Gunnar Gren era il “Professore”, Gunnar Nordahl il “Pompierone”, e Nils Liedholm la “Stella venuta dal nord”. I tre fuoriclasse svedesi formarono il fantastico trio Gre-No-Li, che nell’immediato dopoguerra portò il Milan ai più alti vertici di gioco e di risultati nel panorama calcistico italiano
(Fabrizio Calzia a proposito di Gunnar Nordahl)

Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano né loro né il pallone: guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano ancora che “ad ogni fuorigioco provocato gli scappava un sorriso”.
(Jorge Valdano).

Essere rossonero mi ha insegnato a essere uomo.
(Josè Altafini)

Scirea era più elegante. Non so se fosse, o sia, una qualità, ma non mi viene in mente una sua rudezza. Baresi, invece, di botte ne ha date. Ma come guida la difesa – e talvolta, addirittura la squadra – non la guida nessuno. Formidabile.
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La più grande squadra di ogni tempo è stata il Milan di Sacchi, ma soprattutto dei tre olandesi, di Baresi e Maldini, di Tassotti ed Ancelotti. Non si vedrà mai più una squadra così, più grande del Brasile di Pelè, dell’Olanda di Cruyff.
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Sacchi rivoluzionò il calcio mentalmente, oltre che tatticamente. Quel suo Milan aveva un suo gioco che doveva provare a imporre sempre e comunque, addirittura nelle partitelle settimanali. Perciò il Milan di Sacchi destò scalpore ed emozione giocando partite d’attacco anche al Bernabeu contro il Real Madrid.
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Prima c’era il gioco del calcio, poi è arrivato il Milan. Da quel momento tutto è cambiato.
(L’equipe, dopo la vittoria per 4 a 0 sullo Steaua)

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Ho del tempo della dittatura milanista un ricordo visivo lancinante. E’ l’immagine televisiva di una palla giocata a centrocampo dove a un certo punto vennero a trovarsi di fronte il nostro Rui Barros e il milanista Frank Rijkaard e apparve per un attimo come se il minuscolo juventino Rui Barros passasse in mezzo alle gambe del monumentale centrocampista milanista, di tanto quello lo sovrastava tecnicamente e fisicamente.
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Un giorno Van Basten mi chiese: “Mister, ma perché noi dobbiamo sempre convincere?”.
“Perché se vuoi entrare nella storia non puoi soltanto vincere. Devi lasciare un segno diverso, devi farti ricordare a distanza di anni non solo per il risultato”.
(Arrigo Sacchi)

Il Milan di Sacchi era vertigine pura, che ti toglieva il respiro. Sono le cose che ti tolgono il respiro a restare sulla pelle. Equazione impossibile di estetica, grazia e armonia. Un miracolo anatomicamente perfetto, congiunzione di cuori, polmoni, fegato e fosforo. Non giocava contro le avversarie, giocava contro i propri limiti. Come Dio.
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Shevchenko

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Due Coppe dei Campioni e 5 Champions League non si vincono per caso. 2+5=7. Sette. S-e-t-t-e. Mi viene il mal di testa solo a pensarci.
La vostra prima Champions League fa parte di una triste pagina del Calcio. E l'ultima? Beh l'ultima vostra Champions League risale al 1996, ben 19 anni fa; cominciano a diventare tanti.

E poi vogliamo barattare la storia? Voi 31 scudetti, 10 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, 2 Coppe dei Campioni/Champions League, 1 Coppe delle Coppe, 3 Coppe UEFA/Europa League, 2 Supercoppe UEFA, 1 Coppe Intertoto, 2 Coppe Intercontinentali..ma soprattutto:


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Mondiali di Francia 1998 - Giornalista: "Vi sentite favoriti dagli arbitri per il fatto che giocate in casa?"
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Gunnar Gren era il “Professore”, Gunnar Nordahl il “Pompierone”, e Nils Liedholm la “Stella venuta dal nord”. I tre fuoriclasse svedesi formarono il fantastico trio Gre-No-Li, che nell’immediato dopoguerra portò il Milan ai più alti vertici di gioco e di risultati nel panorama calcistico italiano
(Fabrizio Calzia a proposito di Gunnar Nordahl)

Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano né loro né il pallone: guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano ancora che “ad ogni fuorigioco provocato gli scappava un sorriso”.
(Jorge Valdano).

Essere rossonero mi ha insegnato a essere uomo.
(Josè Altafini)

Scirea era più elegante. Non so se fosse, o sia, una qualità, ma non mi viene in mente una sua rudezza. Baresi, invece, di botte ne ha date. Ma come guida la difesa – e talvolta, addirittura la squadra – non la guida nessuno. Formidabile.
(Gianni Agnelli)


La più grande squadra di ogni tempo è stata il Milan di Sacchi, ma soprattutto dei tre olandesi, di Baresi e Maldini, di Tassotti ed Ancelotti. Non si vedrà mai più una squadra così, più grande del Brasile di Pelè, dell’Olanda di Cruyff.
(Carmelo Bene)

Sacchi rivoluzionò il calcio mentalmente, oltre che tatticamente. Quel suo Milan aveva un suo gioco che doveva provare a imporre sempre e comunque, addirittura nelle partitelle settimanali. Perciò il Milan di Sacchi destò scalpore ed emozione giocando partite d’attacco anche al Bernabeu contro il Real Madrid.
(Roberto Donadoni)

Con l’arrivo di Capello il Milan vinse così tanto da annoiare persino i milanisti.
(Carmelo Bene)

Prima c’era il gioco del calcio, poi è arrivato il Milan. Da quel momento tutto è cambiato.
(L’equipe, dopo la vittoria per 4 a 0 sullo Steaua)

“The best football team off all time”.
(The World Soccer, sul Milan di Sacchi)

Ho del tempo della dittatura milanista un ricordo visivo lancinante. E’ l’immagine televisiva di una palla giocata a centrocampo dove a un certo punto vennero a trovarsi di fronte il nostro Rui Barros e il milanista Frank Rijkaard e apparve per un attimo come se il minuscolo juventino Rui Barros passasse in mezzo alle gambe del monumentale centrocampista milanista, di tanto quello lo sovrastava tecnicamente e fisicamente.
(Giampiero Mughini)

Un giorno Van Basten mi chiese: “Mister, ma perché noi dobbiamo sempre convincere?”.
“Perché se vuoi entrare nella storia non puoi soltanto vincere. Devi lasciare un segno diverso, devi farti ricordare a distanza di anni non solo per il risultato”.
(Arrigo Sacchi)

Il Milan di Sacchi era vertigine pura, che ti toglieva il respiro. Sono le cose che ti tolgono il respiro a restare sulla pelle. Equazione impossibile di estetica, grazia e armonia. Un miracolo anatomicamente perfetto, congiunzione di cuori, polmoni, fegato e fosforo. Non giocava contro le avversarie, giocava contro i propri limiti. Come Dio.
(Giancarlo Dotto)

Ho visto l’inter via via annichilire sotto le ventate cicloniche del Milan… dovevamo pur dire al sole giocondo e libero che non vedrà nessuna cosa al mondo maggiore del Milan.
(Gianni Brera)



Caro Andrea Agnelli..il Milan 1 miliardo? Faccio fatica a capire il contrario..

Complimenti!Noi siamo il Milan e lo saremo per sempre.Questi anni di buio non intaccheranno minimamente la nostra unica (come noi nessuno mai) e gloriosa storia!
 

Milanforever26

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Caro Agnelli sai perché il Milan vale così tanto? Perché 5 anni di decisioni scellerate non potranno mai cancellare la nostra storia. La storia è lì, perfetta, inattaccabile.. giudice supremo della verità. Libri, Statistiche, Musei, non possono mentire. Lo può fare un gobbo, ma non la storia. La storia è ciclica, siam stati gloriosi, lo saremo per sempre.

Due Coppe dei Campioni e 5 Champions League non si vincono per caso. 2+5=7. Sette. S-e-t-t-e. Mi viene il mal di testa solo a pensarci.
La vostra prima Champions League fa parte di una triste pagina del Calcio. E l'ultima? Beh l'ultima vostra Champions League risale al 1996, ben 19 anni fa; cominciano a diventare tanti.

E poi vogliamo barattare la storia? Voi 31 scudetti, 10 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, 2 Coppe dei Campioni/Champions League, 1 Coppe delle Coppe, 3 Coppe UEFA/Europa League, 2 Supercoppe UEFA, 1 Coppe Intertoto, 2 Coppe Intercontinentali..ma soprattutto:


CARLOS DUNGA
Dopo la finale di andata di coppa Uefa Rubentus--Fiorentina dichiarò "è come essere nella foresta e trovare il leone...ma almeno il leone ti mangia...non ti truffa

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"I miei ragazzi sono stati semplicemente straordinari prima che l' arbitro rovinasse tutto", "Lippi, uno sguardo da mafioso!"


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Mondiali di Francia 1998 - Giornalista: "Vi sentite favoriti dagli arbitri per il fatto che giocate in casa?"
Djorkaeff: "C'è una sola squadra in tutto il mondo che è favorita dagli arbitri e non è ai mondiali, ma gioca in Italia"


MASSIMILIANO ALLEGRI

Nel 2012 sul numero di campionati vinti dalla Juventus] Per me sono... 31! Perché? C'è compreso quello del campionato di serie B... L'ha vinto, no?


HELENIO HERRERA

Juventus uguale FIAT uguale potere.


KARL HEINZ RUMMENIGGE
"Alla Juve non sono dei gentlemen, è la mafia"






Noi invece...

Gunnar Gren era il “Professore”, Gunnar Nordahl il “Pompierone”, e Nils Liedholm la “Stella venuta dal nord”. I tre fuoriclasse svedesi formarono il fantastico trio Gre-No-Li, che nell’immediato dopoguerra portò il Milan ai più alti vertici di gioco e di risultati nel panorama calcistico italiano
(Fabrizio Calzia a proposito di Gunnar Nordahl)

Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano né loro né il pallone: guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano ancora che “ad ogni fuorigioco provocato gli scappava un sorriso”.
(Jorge Valdano).

Essere rossonero mi ha insegnato a essere uomo.
(Josè Altafini)

Scirea era più elegante. Non so se fosse, o sia, una qualità, ma non mi viene in mente una sua rudezza. Baresi, invece, di botte ne ha date. Ma come guida la difesa – e talvolta, addirittura la squadra – non la guida nessuno. Formidabile.
(Gianni Agnelli)


La più grande squadra di ogni tempo è stata il Milan di Sacchi, ma soprattutto dei tre olandesi, di Baresi e Maldini, di Tassotti ed Ancelotti. Non si vedrà mai più una squadra così, più grande del Brasile di Pelè, dell’Olanda di Cruyff.
(Carmelo Bene)

Sacchi rivoluzionò il calcio mentalmente, oltre che tatticamente. Quel suo Milan aveva un suo gioco che doveva provare a imporre sempre e comunque, addirittura nelle partitelle settimanali. Perciò il Milan di Sacchi destò scalpore ed emozione giocando partite d’attacco anche al Bernabeu contro il Real Madrid.
(Roberto Donadoni)

Con l’arrivo di Capello il Milan vinse così tanto da annoiare persino i milanisti.
(Carmelo Bene)

Prima c’era il gioco del calcio, poi è arrivato il Milan. Da quel momento tutto è cambiato.
(L’equipe, dopo la vittoria per 4 a 0 sullo Steaua)

“The best football team off all time”.
(The World Soccer, sul Milan di Sacchi)

Ho del tempo della dittatura milanista un ricordo visivo lancinante. E’ l’immagine televisiva di una palla giocata a centrocampo dove a un certo punto vennero a trovarsi di fronte il nostro Rui Barros e il milanista Frank Rijkaard e apparve per un attimo come se il minuscolo juventino Rui Barros passasse in mezzo alle gambe del monumentale centrocampista milanista, di tanto quello lo sovrastava tecnicamente e fisicamente.
(Giampiero Mughini)

Un giorno Van Basten mi chiese: “Mister, ma perché noi dobbiamo sempre convincere?”.
“Perché se vuoi entrare nella storia non puoi soltanto vincere. Devi lasciare un segno diverso, devi farti ricordare a distanza di anni non solo per il risultato”.
(Arrigo Sacchi)

Il Milan di Sacchi era vertigine pura, che ti toglieva il respiro. Sono le cose che ti tolgono il respiro a restare sulla pelle. Equazione impossibile di estetica, grazia e armonia. Un miracolo anatomicamente perfetto, congiunzione di cuori, polmoni, fegato e fosforo. Non giocava contro le avversarie, giocava contro i propri limiti. Come Dio.
(Giancarlo Dotto)

Ho visto l’inter via via annichilire sotto le ventate cicloniche del Milan… dovevamo pur dire al sole giocondo e libero che non vedrà nessuna cosa al mondo maggiore del Milan.
(Gianni Brera)



Caro Andrea Agnelli..il Milan 1 miliardo? Faccio fatica a capire il contrario..

:cry: :cry: :cry:

#weareacmilan
 

Dapone

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Il blasone e l'onore te lo costruisci sul campo.
La loro storia è sbagliata a partire dal loro motto "...vincere è l'unica cosa che conta".
Non si sono fermati davanti a nulla pur di vincere.
Hanno morti sulla coscienza, scandali di doping, condizionamento di campionati.
Potranno vincere scudetti a raffica, ma certe cose ti macchiano per la vita.
 

Tic

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La Juve è l'esempio di come avere una buona reputazione all'estero :muhahah:
 

Splendidi Incisivi

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Il blasone e l'onore te lo costruisci sul campo.
La loro storia è sbagliata a partire dal loro motto "...vincere è l'unica cosa che conta".
Non si sono fermati davanti a nulla pur di vincere.
Hanno morti sulla coscienza, scandali di doping, condizionamento di campionati.
Potranno vincere scudetti a raffica, ma certe cose ti macchiano per la vita.
Ma che significa? Li hanno ammazzati loro? :muhahah:
 

ed.vedder77

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Due Coppe dei Campioni e 5 Champions League non si vincono per caso. 2+5=7. Sette. S-e-t-t-e. Mi viene il mal di testa solo a pensarci.
La vostra prima Champions League fa parte di una triste pagina del Calcio. E l'ultima? Beh l'ultima vostra Champions League risale al 1996, ben 19 anni fa; cominciano a diventare tanti.

E poi vogliamo barattare la storia? Voi 31 scudetti, 10 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, 2 Coppe dei Campioni/Champions League, 1 Coppe delle Coppe, 3 Coppe UEFA/Europa League, 2 Supercoppe UEFA, 1 Coppe Intertoto, 2 Coppe Intercontinentali..ma soprattutto:


CARLOS DUNGA
Dopo la finale di andata di coppa Uefa Rubentus--Fiorentina dichiarò "è come essere nella foresta e trovare il leone...ma almeno il leone ti mangia...non ti truffa

MARTIN O'NEAL
"I miei ragazzi sono stati semplicemente straordinari prima che l' arbitro rovinasse tutto", "Lippi, uno sguardo da mafioso!"


YOURI DJORKAEFF
Mondiali di Francia 1998 - Giornalista: "Vi sentite favoriti dagli arbitri per il fatto che giocate in casa?"
Djorkaeff: "C'è una sola squadra in tutto il mondo che è favorita dagli arbitri e non è ai mondiali, ma gioca in Italia"


MASSIMILIANO ALLEGRI

Nel 2012 sul numero di campionati vinti dalla Juventus] Per me sono... 31! Perché? C'è compreso quello del campionato di serie B... L'ha vinto, no?


HELENIO HERRERA

Juventus uguale FIAT uguale potere.


KARL HEINZ RUMMENIGGE
"Alla Juve non sono dei gentlemen, è la mafia"






Noi invece...

Gunnar Gren era il “Professore”, Gunnar Nordahl il “Pompierone”, e Nils Liedholm la “Stella venuta dal nord”. I tre fuoriclasse svedesi formarono il fantastico trio Gre-No-Li, che nell’immediato dopoguerra portò il Milan ai più alti vertici di gioco e di risultati nel panorama calcistico italiano
(Fabrizio Calzia a proposito di Gunnar Nordahl)

Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano né loro né il pallone: guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano ancora che “ad ogni fuorigioco provocato gli scappava un sorriso”.
(Jorge Valdano).

Essere rossonero mi ha insegnato a essere uomo.
(Josè Altafini)

Scirea era più elegante. Non so se fosse, o sia, una qualità, ma non mi viene in mente una sua rudezza. Baresi, invece, di botte ne ha date. Ma come guida la difesa – e talvolta, addirittura la squadra – non la guida nessuno. Formidabile.
(Gianni Agnelli)


La più grande squadra di ogni tempo è stata il Milan di Sacchi, ma soprattutto dei tre olandesi, di Baresi e Maldini, di Tassotti ed Ancelotti. Non si vedrà mai più una squadra così, più grande del Brasile di Pelè, dell’Olanda di Cruyff.
(Carmelo Bene)

Sacchi rivoluzionò il calcio mentalmente, oltre che tatticamente. Quel suo Milan aveva un suo gioco che doveva provare a imporre sempre e comunque, addirittura nelle partitelle settimanali. Perciò il Milan di Sacchi destò scalpore ed emozione giocando partite d’attacco anche al Bernabeu contro il Real Madrid.
(Roberto Donadoni)

Con l’arrivo di Capello il Milan vinse così tanto da annoiare persino i milanisti.
(Carmelo Bene)

Prima c’era il gioco del calcio, poi è arrivato il Milan. Da quel momento tutto è cambiato.
(L’equipe, dopo la vittoria per 4 a 0 sullo Steaua)

“The best football team off all time”.
(The World Soccer, sul Milan di Sacchi)

Ho del tempo della dittatura milanista un ricordo visivo lancinante. E’ l’immagine televisiva di una palla giocata a centrocampo dove a un certo punto vennero a trovarsi di fronte il nostro Rui Barros e il milanista Frank Rijkaard e apparve per un attimo come se il minuscolo juventino Rui Barros passasse in mezzo alle gambe del monumentale centrocampista milanista, di tanto quello lo sovrastava tecnicamente e fisicamente.
(Giampiero Mughini)

Un giorno Van Basten mi chiese: “Mister, ma perché noi dobbiamo sempre convincere?”.
“Perché se vuoi entrare nella storia non puoi soltanto vincere. Devi lasciare un segno diverso, devi farti ricordare a distanza di anni non solo per il risultato”.
(Arrigo Sacchi)

Il Milan di Sacchi era vertigine pura, che ti toglieva il respiro. Sono le cose che ti tolgono il respiro a restare sulla pelle. Equazione impossibile di estetica, grazia e armonia. Un miracolo anatomicamente perfetto, congiunzione di cuori, polmoni, fegato e fosforo. Non giocava contro le avversarie, giocava contro i propri limiti. Come Dio.
(Giancarlo Dotto)

Ho visto l’inter via via annichilire sotto le ventate cicloniche del Milan… dovevamo pur dire al sole giocondo e libero che non vedrà nessuna cosa al mondo maggiore del Milan.
(Gianni Brera)



Caro Andrea Agnelli..il Milan 1 miliardo? Faccio fatica a capire il contrario..

Mi hai commosso.
 
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