Angstgegner
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Vorrei analizzare il problema dell'equivoco tattico della prima punta. Ogni qualvolta si faccia notare ad Inzaghi e/o Galliani (sono pressoché la stessa persona) che col tridente Honda-Menez-El Shaarawy la squadra giochi sostanzialmente senza una vera prima punta entrambi si spazientiscono subito. L'AD ha rilasciato le seguenti parole una settimana fa al termine del match con l'Udinese: "Menez è una punta, giocava in questo ruolo anche nel PSG. Ha delle caratteristiche sue, ma è un attaccante, come lo sono Pazzini e Torres".
Ad inizio campionato si diceva che la squadra giocasse meglio col falso nueve rispetto a quando Torres è partito da titolare. Io dissentivo, ma ho preferito aspettare qualche turno in più per poter tirare qualche prima conclusione.
Io sono dell'idea che fin qui i punti ottenuti dal Milan siano stati frutto di una casualità, di azioni estemporanee, delle giocate dei solisti, non il risultato di un gioco corale. Avremmo potuto perdere a Parma e vincere ieri a Genova se Menez e Bonaventura avessero segnato, per fare un esempio.
Almeno teoricamente l'idea alla base del falso nueve sarebbe quella di non dare dei punti di riferimento all'avversario, ma bisogna avere dei centrocampisti forti in fase di costruzione del gioco e soprattutto giocatori capaci di inserirsi negli spazi. Nella nostra rosa il solo Bonaventura sembra essere adatto a questo tipo di gioco e con tutto il bene che voglio ad un giocatore che è un mio pupillo da qualche anno non stiamo parlando di un campione. Nelle partite che abbiamo giocato senza una vera prima punta non ho visto reali benefici dal punto di vista dell'imprevedibilità: ho visto semmai una squadra lenta nelle ripartenze oltretutto, se questo è il credo calcistico su cui sembra puntare il Milan di Inzaghi. Se l'idea è quella di difendersi e ripartire in contropiede, abbiamo assolto ottimamente il lavoro solamente con Lazio e Verona.
Per quanto mi riguarda, credo che una prima punta sia necessaria e si debba fare di tutto per cercare di servirla. La punta serve a tenere alta la squadra e a creare anche gli spazi per gli esterni o per l'inserimento dei centrocampisti. Menez non è una prima punta, perché in primis è il giocatore più egoista che esista sulla faccia della terra e poi non ha quelle caratteristiche essenziali per il lavoro da prima punta (che a dirla tutta non faceva nemmeno Balotelli).
Un piccolo dato statistico a conclusione di questa considerazione: nelle ultime 12 giornate abbiamo vinto solamente 3 partite. Di queste, 2 le abbiamo vinte con la prima punta. Visto che ad inizio campionato si elogiava la scelta di Menez falso nueve mi sembra giusto rimarcarlo.
Nonostante Menez non sia il principale problema di questa squadra (per quanto non mi piaccia minimamente) e per quanto non creda che il non-gioco dipenda in prima istanza dal falso nueve, credo però che questo sia un ulteriore equivoco che crei ancora più confusione in una squadra già piena di numerosi problemi e senza uno stralcio di gioco.
Ad inizio campionato si diceva che la squadra giocasse meglio col falso nueve rispetto a quando Torres è partito da titolare. Io dissentivo, ma ho preferito aspettare qualche turno in più per poter tirare qualche prima conclusione.
Io sono dell'idea che fin qui i punti ottenuti dal Milan siano stati frutto di una casualità, di azioni estemporanee, delle giocate dei solisti, non il risultato di un gioco corale. Avremmo potuto perdere a Parma e vincere ieri a Genova se Menez e Bonaventura avessero segnato, per fare un esempio.
Almeno teoricamente l'idea alla base del falso nueve sarebbe quella di non dare dei punti di riferimento all'avversario, ma bisogna avere dei centrocampisti forti in fase di costruzione del gioco e soprattutto giocatori capaci di inserirsi negli spazi. Nella nostra rosa il solo Bonaventura sembra essere adatto a questo tipo di gioco e con tutto il bene che voglio ad un giocatore che è un mio pupillo da qualche anno non stiamo parlando di un campione. Nelle partite che abbiamo giocato senza una vera prima punta non ho visto reali benefici dal punto di vista dell'imprevedibilità: ho visto semmai una squadra lenta nelle ripartenze oltretutto, se questo è il credo calcistico su cui sembra puntare il Milan di Inzaghi. Se l'idea è quella di difendersi e ripartire in contropiede, abbiamo assolto ottimamente il lavoro solamente con Lazio e Verona.
Per quanto mi riguarda, credo che una prima punta sia necessaria e si debba fare di tutto per cercare di servirla. La punta serve a tenere alta la squadra e a creare anche gli spazi per gli esterni o per l'inserimento dei centrocampisti. Menez non è una prima punta, perché in primis è il giocatore più egoista che esista sulla faccia della terra e poi non ha quelle caratteristiche essenziali per il lavoro da prima punta (che a dirla tutta non faceva nemmeno Balotelli).
Un piccolo dato statistico a conclusione di questa considerazione: nelle ultime 12 giornate abbiamo vinto solamente 3 partite. Di queste, 2 le abbiamo vinte con la prima punta. Visto che ad inizio campionato si elogiava la scelta di Menez falso nueve mi sembra giusto rimarcarlo.
Nonostante Menez non sia il principale problema di questa squadra (per quanto non mi piaccia minimamente) e per quanto non creda che il non-gioco dipenda in prima istanza dal falso nueve, credo però che questo sia un ulteriore equivoco che crei ancora più confusione in una squadra già piena di numerosi problemi e senza uno stralcio di gioco.