Lega Nord: proposta rivoluzionaria per cambiare il calcio italiano.

Eppur si muove. E' stata presentata ufficialmente una proposta di legge che potrebbe rivoluzionare il mondo del calcio italiano.
Il testo è stato sottoscritto da 42 parlamentari e vede come due primi firmatari l’On. Angelo Attaguile – ex presidente del Catania Calcio – e l’On. Giancarlo Giorgetti – ex portiere del Varese. L'iniziativa è stata illustrata da Salvatore Grillo, presidente dell’Associazione “Salviamo il calcio” ispiratrice della proposta di legge.
Lo scopo di questa proposta di legge è quello di restituire il calcio ai tifosi e di toglierlo dalle mani dei mecenati.

Ecco i punti fondamentali:

- nelle società sportive costituite nella forma di società per azioni o di società a responsabilità limitata non può essere intestato allo stesso soggetto, o comunque a soggetti a questo collegabili, un numero di azioni o di quote che superi il 30% del capitale sociale.
- è altresì proibito ogni patto parasociale che determini direttamente o indirettamente il controllo della società sportiva.
- Negli statuti delle società sportive deve essere previsto un organo consultivo composto da persone (minimo di 100 ad un massimo di 1000) elette ogni anno dagli abbonati alla società sportiva con sistema elettronico in base a un apposito regolamento approvato dal consiglio di amministrazione della stessa società. Il parere di tale organo è obbligatorio ma non vincolante, e allo stesso sono sottoposti preventivamente i bilanci nonché il programma annuale della programmazione sportiva.
- Un’ulteriore quota di membri, pari al 10 per cento di quelli elettivi, è nominata, per un periodo di tre anni, dal medesimo consiglio di amministrazione tra i dirigenti e gli atleti della società sportiva che si sono distinti per attaccamento ai colori sociali. L’organo consultivo elegge a maggioranza tra i propri membri il presidente che può partecipare, in qualità di osservatore, alle riunioni degli organi sociali della società sportiva.
- Le società sportive professionistiche devono adeguare il proprio assetto societario alle disposizioni di cui all’articolo 1
entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. In caso di inadempienza, l’organismo federale competente provvede alla nomina di un commissario per ogni società con il compito di procedere all’adeguamento entro tre mesi dal suo insediamento.

Il testo della proposta di legge dal sito della camera dei deputati: http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0019640.pdf

Quindi i soldi chi li mette? Il tifoso? È le squadre con poco seguito che fanno?

non ci capisco una mazza ma mi sembra una "riforma" che vorrebbe trasformare le società italiane in una specie di fotocopia delle società spagnole, mi sbaglio?

James Watson ha scritto:

non ci capisco una mazza ma mi sembra una "riforma" che vorrebbe trasformare le società italiane in una specie di fotocopia delle società spagnole, mi sbaglio?

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Più o meno si, almeno cosi mi è sembrato di capire. Il che sarebbe una gran cosa imho, ma ovviamente non si farà nulla.

mourinhomifottotuamoglie ha scritto:

Quindi i soldi chi li mette? Il tifoso? È le squadre con poco seguito che fanno?

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il tifoso entra a far parte soltanto di un organo consultivo, i soldi li metteranno sempre gli azionisti/imprenditori ma non potranno avere più del 30%, quindi la proprietà sarà diversificata.

James Watson ha scritto:

non ci capisco una mazza ma mi sembra una "riforma" che vorrebbe trasformare le società italiane in una specie di fotocopia delle società spagnole, mi sbaglio?

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in realtà è più vicino al sistema tedesco, dove vige la regola del 50%+1 in mano ai tifosi (tramite associazioni). La similitudine è che da noi come da loro, nessun imprenditore potrà avere la maggioranza. Ma nel nostro caso i tifosi non hanno poteri vincolanti e solo consultivi o di controllo.

Il Re dell'Est ha scritto:

il tifoso entra a far parte soltanto di un organo consultivo, i soldi li metteranno sempre gli azionisti/imprenditori ma non potranno avere più del 30%, quindi la proprietà sarà diversificata.



in realtà è più vicino al sistema tedesco, dove vige la regola del 50%+1 in mano ai tifosi (tramite associazioni). La similitudine è che da noi come da loro, nessun imprenditore potrà avere la maggioranza. Ma nel nostro caso i tifosi non hanno poteri vincolanti e solo consultivi o di controllo.

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Sono ignorante in materia, quindi ti chiedo: a cosa serve che i tifosi abbiano poteri consultivi e di controllo?

mourinhomifottotuamoglie ha scritto:

Sono ignorante in materia, quindi ti chiedo: a cosa serve che i tifosi abbiano poteri consultivi e di controllo?

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- sostanzialmente a nulla, non è che sono dei veri e propri revisori, le decisioni verranno prese sempre dal CDA (che però sarà formato, nel caso, dai vari proprietari che si divideranno al massimo il 30% della società)
- formalmente a renderli più partecipi, visto che potranno rendere dei pareri/consigli tecnici, pubblici e ufficiali sulla gestione societaria, ed eleggeranno il presidente che però anch'esso non avrà poteri reali (farà da osservatore).

Il Re dell'Est ha scritto:

- sostanzialmente a nulla, non è che sono dei veri e propri revisori, le decisioni verranno prese sempre dal CDA (che però sarà formato, nel caso, dai vari proprietari che si divideranno al massimo il 30% della società)
- formalmente a renderli più partecipi, visto che potranno rendere dei pareri/consigli tecnici, pubblici e ufficiali sulla gestione societaria, ed eleggeranno il presidente che però anch'esso non avrà poteri reali (farà da osservatore).

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Ma appunto, mi sembra un contentino

mourinhomifottotuamoglie ha scritto:

Ma appunto, mi sembra un contentino

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beh, dipende dai punti di vista. Quanto meno ai tifosi verrebbe dato il diritto di criticare liberamente e aspramente l'operato della società non in veste di semplici tifosi come possiamo essere io e te, ma come organi ufficiali in seno alla società. Poi quest'ultima potrà anche fare orecchie da mercante, ma non so fino a che punto le possa convenire. Per me è comunque un bel passo in avanti rispetto ad ora.
Ma la cosa più importante di tutti sarebbe la diversificazione dell'asset societario che non si poggerebbe più sulle spalle di una sola persona che tiranneggia come meglio crede (in positivo o negativo).

Solo una domanda: perché?