Le tre macchie nel passato di Nigel de Jong

MaggieCloun

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L'ultimo acquisto di mercato del Milan, l'uomo che nelle intenzioni di Galliani dovrebbe mettere a posto il centrocampo rossonero dopo le tante partenze eccellenti dell'estate, è stato criticato da parte dell'opinione pubblica a causa della sua fama di "killer", o per essere più gentili di "mastino" della mediana.

Da dove viene questa nomea?

De Jong in realtà cominciò la sua carriera all'Ajax come centrocampista offensivo e guardando le sue statistiche non si presenta come un giocatore particolarmente falloso: in più di 400 partite ufficiali disputate non ha mai ricevuto un cartellino rosso diretto (solo un doppio giallo in Coppa Uefa nel 2006, durante Rapid Bucarest-Amburgo).

Nel corso 2010, però, de Jong è stato protagonista di tre episodi spiacevoli che ne hanno certamente macchiato la fama: a marzo durante l'amichevole tra la sua Olanda e gli Stati Uniti ha fratturato il perone del centrocampista avversario Stuart Holden con un tackle scivolato, mentre poi nella finale del Mondiale sudafricano ha colpito Xabi Alonso con una tacchettata al petto che ha fatto gridare allo scandalo il mondo intero; il cerchio si è chiuso poi a ottobre, quando de Jong ha infortunato Ben Arfa durante Manchester City-Newcastle, procurando al fantasista francese la frattura di tibia e perone.

Per quanto questi ricordi, accanto al soprannome che gli diedero ad Amburgo ("der Rasenmäher" il tosaerba...), facciano pensare a un giocatore scorretto, Nigel de Jong nella sua carriera è stato un po' il prototipo del mediano duro ma leale, un po' come il suo connazionale e predecessore rossonero Mark van Bommel, altrimenti sarebbe veramente inspiegabile quello "zero" nella casella delle espulsioni dirette in 12 anni di calcio professionistico (in realtà ci sarebbe un rosso in una semifinale di Supercoppa tedesca del 2006, ma la competizione al tempo con era considerata ufficiale dalla Federcalcio).

Come lo tratteranno ora gli arbitri italiani? Il suo "record" rimarrà immacolato?

fonte:eurosport
 

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se si porta dietro questa "fama" fioccheranno cartellini come se piovesse.

solo vidal è immune. <_<
 
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De Jong stasera appena entra si prende sicuramente qualche cartellino da Tagliavento. Quello è un maestro a sventolare. Altro non sa fare.
 

Vinz

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Ha preso pochi rossi, ma rimane comunque un giocatore "violento"... fa certe entrate :what:
 

Principe

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De Jong e' fondamentale perché inizio a pensare che nocerino le cose migliori le faccia quando attacca piuttosto che quando difende se a questo aggiungiamo montolivo..... Serve una diga li che sia anche molto mobile deve correre per 2 giocatori fare un po' quello che faceva Gattuso anche se in ruolo e in un modo diverso
 

Jino

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Lui deve entrare nella mentalità dell'arbitraggio italiano. In Italia tendenzialmente non si tollera a differenza dell'Inghilterra il fallo o intervento pieno di agonismo, mentre si tende a tollerare tutti quei falletti tattici, furbi che al contrario nel regno unito sono totalmente detestati.
 

Sindaco

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Inizia già il tiro al piccione per mettere in cattiva luce il giocatore.
Gioca a centrocampo, ha compiti di interdizione, non può mica mettersi a fare i balletti con gli avversari.
 
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