Le sette fatiche di Montella, con cui ha risollevato il Milan.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 27 dicembre 2016, riporta le sette fatiche di Montella. Ovvero, le sette mosse attraverso le quali il tecnico (il vero protagonista della rinascita del Milan) ha cambiato la squadra. Eccole, di seguito:

1) Ha lavorato sulla psicologia del giocatori ed ha cancellato le paure.

2) Ha dato un gioco al Milan, che propone un calcio semplice ed efficace.

3) Ha lanciato tanti giovani e li fa facendo rendere al meglio

4) Ha riportato i tifosi allo stadio, restituendogli pazienza e passione.

5) Ha vinto la Supercoppa Italiana. La prima della sua carriera e la prima del Milan, dopo ben cinque anni di digiuno.

6) Ha migliorato tante statistiche stagionali ed ha battuto la Juve dopo 9 KO di fila in campionato.

7) Ha valorizzato tanti giocatori, soprattutto i giovani, in rosa che ora valgono molto di più rispetto al passato.

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QUI -) http://www.milanworld.net/milan-pronta-lofferta-alla-fiorentina-per-badelj-vt43176.html#post1116513


QUI -) http://www.milanworld.net/milan-la-...-portera-pochi-soldi-vt43177.html#post1116514


QUI -) http://www.milanworld.net/ag-pasalic-ha-il-milan-nel-cuore-vt43178.html#post1116515


QUI -) http://www.milanworld.net/pasalic-un-po-sheva-e-un-po-montella-supercoppa-vt43179.html#post1116516


QUI -) http://www.milanworld.net/milan-mon...nnio-dopo-17-partite-vt43181.html#post1116519

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 27 dicembre 2016, riporta le sette fatiche di Montella. Ovvero, le sette mosse attraverso le quali il tecnico (il vero protagonista della rinascita del Milan) ha cambiato la squadra. Eccole, di seguito:

1) Ha lavorato sulla psicologia del giocatori ed ha cancellato le paure.

2) Ha dato un gioco al Milan, che propone un calcio semplice ed efficace.

3) Ha lanciato tanti giovani e li fa facendo rendere al meglio

4) Ha riportato i tifosi allo stadio, restituendogli pazienza e passione.

5) Ha vinto la Supercoppa Italiana. La prima della sua carriera e la prima del Milan, dopo ben cinque anni di digiuno.

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7) Ha valorizzato tanti giocatori, soprattutto i giovani, in rosa che ora valgono molto di più rispetto al passato.

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Questa volta, dopo molto tempo la gazzetta ci ha azzeccato; abitando a Firenze seguo Montella dai tempi della fiorentina, è un grande allenatore che se messo nelle giuste condizioni può ottenere grandissimi risultati; da SEMPRE un gioco alla squadra che allena perché ha un'idea precisa di calcio, è meritocratico e non guarda in faccia a nessuno così facendo in breve si guadagna la stima dei calciatori; con il Milan attuale autentico CAPOLAVORO, avete notato che anche quando perdiamo la squadra gioca a calcio? onestamente vanno fatti i complimenti a chi lo ha ingaggiato e avanti così di nuovo verso la gloria

Admin ha scritto:

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 27 dicembre 2016, riporta le sette fatiche di Montella. Ovvero, le sette mosse attraverso le quali il tecnico (il vero protagonista della rinascita del Milan) ha cambiato la squadra. Eccole, di seguito:

1) Ha lavorato sulla psicologia del giocatori ed ha cancellato le paure.

2) Ha dato un gioco al Milan, che propone un calcio semplice ed efficace.

3) Ha lanciato tanti giovani e li fa facendo rendere al meglio

4) Ha riportato i tifosi allo stadio, restituendogli pazienza e passione.

5) Ha vinto la Supercoppa Italiana. La prima della sua carriera e la prima del Milan, dopo ben cinque anni di digiuno.

6) Ha migliorato tante statistiche stagionali ed ha battuto la Juve dopo 9 KO di fila in campionato.

7) Ha valorizzato tanti giocatori, soprattutto i giovani, in rosa che ora valgono molto di più rispetto al passato.

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Un calcio semplice? ne siamo così sicuri? per me il calcio semplice era quello di Inzaghi, basato unicamente sul contropiede e quello di Miha con uno scolastico 442,

Montella parte da un 433, ma già se lo confrontiamo con gli altri 433, utilizzati in serie A notiamo come sia molto diverso,
prendiamo ad esempio quello fatto meglio di tutti, quello di Sarri, è sempre molto ben delineato, di stampo europeo, con gli esterni che sono veri attaccanti, magari si sacrificano molto, ma poi in area hanno inserimenti da punta.

Ieri ho rivisto la partita di super coppa, e di semplice nello schieramento di Montella non ho visto proprio nulla, spesso si faceva veramente fatica a distinguerlo come un 433, anche in fase di ripiegamento Bertolacci saliva molto da trequartista, in pratica diventava un 4231, e comunque nei vari momenti della partita lo schieramento muta, in area si catapultano sempre giocatori diversi anche tra le due mezzali, Bona svaria moltissimo anche come compiti, a volte costruendo, a volte inserendosi come attaccante esterno, a volte partendo dalla posizione di trequartista, anche i movimenti dello stesso Niang, quando era in forma, non erano sempre uguali, risultando spesso imprevedibili.
Insomma di scolastico questo Milan tatticamente non ha proprio nulla...

La 1) è la più importante, e solo un maestro di calcio poteva sovvertire questa situazione, lo dicevamo in tanti qua che ci voleva lo Spalletti/Montella di turno.

Dumbaghi ha scritto:

La 1) è la più importante, e solo un maestro di calcio poteva sovvertire questa situazione, lo dicevamo in tanti qua che ci voleva lo Spalletti/Montella di turno.

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Bravissimo. E se notate, tutti i giocatori, la prima cosa che dicono di Montella è che ha ridato tranquillità. Dei (finti) sergenti di ferro non ne abbiamo mai avuto bisogno.

Admin ha scritto:

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 27 dicembre 2016, riporta le sette fatiche di Montella. Ovvero, le sette mosse attraverso le quali il tecnico (il vero protagonista della rinascita del Milan) ha cambiato la squadra. Eccole, di seguito:

1) Ha lavorato sulla psicologia del giocatori ed ha cancellato le paure.

2) Ha dato un gioco al Milan, che propone un calcio semplice ed efficace.

3) Ha lanciato tanti giovani e li fa facendo rendere al meglio

4) Ha riportato i tifosi allo stadio, restituendogli pazienza e passione.

5) Ha vinto la Supercoppa Italiana. La prima della sua carriera e la prima del Milan, dopo ben cinque anni di digiuno.

6) Ha migliorato tante statistiche stagionali ed ha battuto la Juve dopo 9 KO di fila in campionato.

7) Ha valorizzato tanti giocatori, soprattutto i giovani, in rosa che ora valgono molto di più rispetto al passato.

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Si ma scrivono solo cose assurde.
Da notare la differenza colossale tra la numero 3 e la numero 7

Montella ha fatto due cose che nessun altro prima di lui era riuscito a fare da tanto tempo :

1) meritocrazia, anche al costo di buttare dentro un primavera
2) dare un gioco propositivo alla squadra

tutto il resto arriva da li.
La consapevolezza dei giocatori (il lavoro mentale), i risultati, i tifosi che tornano allo stadio...

E riuscito nel miracolo di farci parlare di calcio giocato invece di insultare Galliani, Berlusconi, i Cinesi, invece di parlare di bilancio, di stadio da costruire...

Lo ringrazio perche da tanto tempo non sentivo le partite, non tifavo come un pazzo.
Lo ringrazio perche ho potuto tifare come prima, e ho guardato la partita con mio figlio di 5 anni... il nostro primo trofeo vinto INSIEME.
Grazie per non farmi addormentare come con Inzaghi (giuro che e successo un paio di volte).
Miha aveva dato fame alla sua rosa.
Montella e riuscito ad abbinare fame e gioco.

Avanti cosi. Ma un regalino se lo merita :
Se dovesse partite Bacca oltre ai gia citati Adriano, Ely, Honda... vorrei un falso 9 come ha sempre avuto in rosa l'aeroplanino oltre a un esterno e un centrocampista di qualita.

Willy Wonka ha scritto:

Bravissimo. E se notate, tutti i giocatori, la prima cosa che dicono di Montella è che ha ridato tranquillità. Dei (finti) sergenti di ferro non ne abbiamo mai avuto bisogno.

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Non ne abbiamo bisogno perche abbiamo giocatori piu tranquilli.
Senza Balotelli, senza Menez, senza Mexes... diventa tutto piu facile per l'allenatore.

Ora forse non sarete daccordo ma vorrei vedere cosa riesce a combinare con Mastour.
E l'allenatore giusto per rilanciarlo veramente.

Admin ha scritto:

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 27 dicembre 2016, riporta le sette fatiche di Montella. Ovvero, le sette mosse attraverso le quali il tecnico (il vero protagonista della rinascita del Milan) ha cambiato la squadra. Eccole, di seguito:

1) Ha lavorato sulla psicologia del giocatori ed ha cancellato le paure.

2) Ha dato un gioco al Milan, che propone un calcio semplice ed efficace.

3) Ha lanciato tanti giovani e li fa facendo rendere al meglio

4) Ha riportato i tifosi allo stadio, restituendogli pazienza e passione.

5) Ha vinto la Supercoppa Italiana. La prima della sua carriera e la prima del Milan, dopo ben cinque anni di digiuno.

6) Ha migliorato tante statistiche stagionali ed ha battuto la Juve dopo 9 KO di fila in campionato.

7) Ha valorizzato tanti giocatori, soprattutto i giovani, in rosa che ora valgono molto di più rispetto al passato.

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Tutto vero, tutto giusto e secondo me Montella diventerà un grande allenatore.
Non dimentico però, nonostante la carenza di gioco, anche i meriti di Mihajlovic: parte del lavoro di Montella si basa su delle regole che Sinisa dopo anni ed anni ha riportato a Milanello.
Il serbo ha fatto un lavoro psicologico enorme che poi Montella quest' anno ha continuato e perfezionato inoltre gente come Romagnoli, Donnarumma e Calabria li ha lanciati lui.

Proprio per questi motivi si meriterebbe un mercato degno di questo nome.

kolao95 ha scritto:

Proprio per questi motivi si meriterebbe un mercato degno di questo nome.

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si meriterebbe una società degna di chiamarsi Milan