Alcune personali valutazioni solo tecniche.
L'ultimo Kakà rossonero era ormai diventato una seconda punta ed era efficace palla al piede negli spazi. Nello stretto non è mai stato un giocatore irresistibile. Inoltre, non ha mai avuto una qualità che si può riconoscere a pochi giocatori al mondo: l'imprevidibilità, la giocata geniale, di puro istinto. Non dimentichiamoci mai, infine, che l'ultimo Kakà rossonero giocava con alle spalle il Signor Clarence Seedorf ed il Signor Andrea Pirlo, tra gli altri.
Cosa voglio dire? Voglio dire che Kakà non è da considerare un vero e proprio centrocampista (cosa per la quale ci va' anche un certo smalto), che può al limite giocare come mezzapunta e non certo sulla trequarti e soprattutto che alle spalle non ha più la stessa qualità, anzi. Se aggiungiamo che ha perso lo scatto devastante degli anni d'oro, non credo che venga ad esser granché decisivo.