Le autorizzazioni necessarie per esportare i capitali cinesi.

ralf

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Ciao ragazzi, premetto che queste informazioni le ho raccolte e verificate personalmente, per cui voglio condividerle con voi per cercare di chiarirvi gli aspetti di questa vicenda.

Nel 2014 in Cina è subentrata una nuova normativa che semplifica molto le procedure relative allo sblocco dei capitali da investire all'estero, ma ovviamente questo non ha reso tutto una passeggiata.
Ad oggi le autorizzazioni necessarie, a seconda del tipo di società coinvolte, sono 5 e devono provenire da: il Ministero del Commercio (“MOFCOM”), il National Development and Reform Commission ( “NDRC”), lo State Administration of Foreign Exchange (“SAFE”), lo State-owned Assets Supervision and Administration Commission of the State Council (“SASAC”) e la China Securities Regulatory Commission (“CSRC”).

Per quanto riguarda, invece, i diversi casi in cui deve intervenire un dipartimento piuttosto che un altro (questo varia a seconda della quantità dell'investimento) e le varie tempistiche, non mi dilungo ulteriormente perché esemplificando l'articolo perderebbe di incisività, pertanto vi invito a leggerlo seguendo questo link:

avvocatodeldiavoloblog.wordpress.com/2016/11/28/la-cina-e-le-autorizzazioni-necessarie-ad-esportare-capitale-analisi-esclusiva/

Una piccola chiosa sulla eventuale seconda caparra: nell'articolo sostengo che sia difficile che siano già pronti altri 100M, perché come tempistiche non ce la farebbero entro il 13. Per cui, nel caso in cui prorogassero e uscissero fuori questi soldi, evidentemente o avevano già portato avanti parallelamente queste autorizzazioni (una sorta di precauzione), oppure, e questo lo possono sapere soltanto loro, a settembre non hanno portato via dalla Cina soltanto 85M ma una somma superiore (quindi già presente in Europa) compatibile con le procedure più snelle di cui parlo nell'articolo.

Buona lettura :)

Complimenti per l'articolo, è molto esaustivo. Complimenti anche per il Blog, molto interessante.
 

Henry

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Ciao ragazzi, premetto che queste informazioni le ho raccolte e verificate personalmente, per cui voglio condividerle con voi per cercare di chiarirvi gli aspetti di questa vicenda.

Nel 2014 in Cina è subentrata una nuova normativa che semplifica molto le procedure relative allo sblocco dei capitali da investire all'estero, ma ovviamente questo non ha reso tutto una passeggiata.
Ad oggi le autorizzazioni necessarie, a seconda del tipo di società coinvolte, sono 5 e devono provenire da: il Ministero del Commercio (“MOFCOM”), il National Development and Reform Commission ( “NDRC”), lo State Administration of Foreign Exchange (“SAFE”), lo State-owned Assets Supervision and Administration Commission of the State Council (“SASAC”) e la China Securities Regulatory Commission (“CSRC”).

Per quanto riguarda, invece, i diversi casi in cui deve intervenire un dipartimento piuttosto che un altro (questo varia a seconda della quantità dell'investimento) e le varie tempistiche, non mi dilungo ulteriormente perché esemplificando l'articolo perderebbe di incisività, pertanto vi invito a leggerlo seguendo questo link:

avvocatodeldiavoloblog.wordpress.com/2016/11/28/la-cina-e-le-autorizzazioni-necessarie-ad-esportare-capitale-analisi-esclusiva/

Una piccola chiosa sulla eventuale seconda caparra: nell'articolo sostengo che sia difficile che siano già pronti altri 100M, perché come tempistiche non ce la farebbero entro il 13. Per cui, nel caso in cui prorogassero e uscissero fuori questi soldi, evidentemente o avevano già portato avanti parallelamente queste autorizzazioni (una sorta di precauzione), oppure, e questo lo possono sapere soltanto loro, a settembre non hanno portato via dalla Cina soltanto 85M ma una somma superiore (quindi già presente in Europa) compatibile con le procedure più snelle di cui parlo nell'articolo.

Buona lettura :)

La grande stima che nutro per l'autore non mi esime dall'evidenziare punti di divergenza, e quelli che a me sembrano piccoli e veniali errori dovuti a informazioni obsolete che non hanno tenuto il passo con la tumultuosa evoluzione normativa cinese in materia e anche ad una certa confusione sulle procedure, a causa della sottovalutazione della differenza capitale che c'è tra una mera registrazione e un vero procedimento autorizzativo dai tempi più dilatati, in un sistema come quello, cosa che induce alla indebita sovrapposizione dei due piani e purtroppo l'esattezza si annida nel dettaglio. Sono sottigliezze, che però contribuiscono ad alterare il quadro e mi spingono a non dare credito alla tesi del ritardo burocratico, purtroppo. Io non ho la verità in tasca e non posso misurare la differenza che esiste in Cina tra la "Law in the Books" e la "Law in Action", ma una più esatta e aggiornata conoscenza teorica della materia, unita alla enorme enfasi che molti esperti hanno dato alle recenti riforme cinesi nel campo degli ODI mi fa fortemente presumere che Festa abbi ragione e le sue fonti siano attendibili. Nel prossimo post posso argomentare diffusamente, e per quanto riguarda le fonti se non va contro la policy del forum posso citarle o linkarle se qualcuno lo desidera.
 

Henry

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Il regime dal 2015 è questo:

NDRC:
Record filing
Riguarda tutti gli investimenti pari o superiori a 300$ M: report preliminare e lettera di conferma entro sette giorni lavorativi dalla ricezione del report.
Nessuno studio o scrutinio sostanziale, ma solo strumento per impedire concorrenza tra cinesi su un singolo affare all'estero. Infatti prima della lettera di conferma è VIETATO FIRMARE IL PRELIMINARE VINCOLANTE O LANCIARE OFFERTE VINCOLANTI. MA IN COMPENSO NON SERVE ALTRO DOPO da parte di questo organo o delle sue articolazioni provinciali. Cerchiamo di non confondere le autorizzazioni a stipulare con quelle a trasferire soldi all'estero. Da notare che il discorso sui tempi contenuto nel post sovrappone erroneamente la più onerosa procedura della verification a quella molto più celere del record filing.

Verification
Vera procedura di autorizzazione/approvazione che richiede l'invio di una vera richiesta di autorizzazione e di molti documenti, in vista di uno scrutinio sostanziale e che in teoria si può protrarre anche dopo la stipulazione.
Riguarda solo gli investimenti in settori e Paesi "sensibili". Se l'investimento sensibile è oltre i 2$ B serve l'intervento del consiglio di stato.

Una bozza offerta alla consultazione pubblica nell'Aprile 2016 per illustrare un progetto emendativo (presumibilmente già entrato in vigore) innova ulteriormente abolendo il ruolo del consiglio di stato negli investimenti sensibili di grande ammontare oltre i 2 $ B e trasformando la lettera di conferma in semplice presa d'atto nella procedura che interessa a noi: una "ricevuta" semplice, per enfatizzare la passività della funzione del NDRC e la cessazione della politica di selezione delle imprese per un singolo affare, dato che viene affermato che non è più necessario conformarsi alla politica degli investimenti dell'organo per potere operare. Da notare che innova anche su un altro punto: non più sanzioni per chi stipula senza ricevuta, ma solo per chi lo fa senza avere trasmesso il report, fatto quello puoi stipulare senza rischio di multe.

Ministero Commercio e articolazioni provinciali:

Stessa storia: una lista negativa che contiene casi settori e Paesi sensibili che richiedono profondi scrutini caso per caso, per il resto una semplice procedura di record filing cui va data risposta entro 3 giorni lavorativi dalla sede centrale nel caso di imprese pubbliche centralmente amministrate. I privati e le imprese pubbliche locali si interfacciano con procedura simile con gli uffici locali. Da notare che alcuni esperti affermano che le due procedure (NDRC e Ministero commercio) possono partire in contemporanea e non in successione come prima, cosa assai importante. I tempi citati nel post fanno riferimento, sbagliando, alla procedura di verification, e non a quella di filing

Società quotate.
Controlli aboliti per i casi che a noi interessano.

Società controllate da enti pubblici.
Le approvazioni - secondo la regola tradizionale che non so neppure se esiste ancora viste le continue liberalizzazioni, specie se le imprese pubbliche sono parti di un consorzio, dato che su questo non ho informazioni recentissime - servono solo se il valore degli assets comprati è pari o superiore al 50% del valore degli assets aziendali, o producono il 50% o più del reddito aziendale; spero che non siano degli gnomi comunali a comprarci sinceramente

Controlli valutari

Le registrazioni per le operazioni in valuta estera sono state delegate alle banche commerciali,e in questo caso si tratta di atti dovuti a esito delle pratiche precedenti. Comunque i controlli valutari valgono anche per portare i soldi ad HK che è estero da questo punto di vista. L'importante è essere trasparenti sulla origine dei fondi che intendi usare.

Per riassumere:
anche senza considerare la bozza più recente, nel nostro caso i nostri misteriosi investitori dovevano semplicemente:

1) Notificare il report e attendere la lettera di conferma del NDRC PRIMA della firma del preliminare, a pena di sanzioni.
2) Contemporaneamente notificare l'operazione alle articolazioni provinciali del ministero del Commercio (se si tratta di aziende pubbliche centralmente amministrate la notifica va fatta al ministero centrale che come detto deve rispondere entro 3 giorni lavorativi, a livello provinciale i tempi non si discostano di molto). Diamo pure per buone le pratiche relative alle imprese pubbliche, anche se esistono forti dubbi della loro necessità in questo caso, e quindi aggiungiamo un po' di lavoro su questo punto.
3) Infine aprire la pratica di registrazione presso una qualificata banca commerciale per avere il diritto di spostare fondi in valuta estera fuori dei confini valutari: una formalità nel caso di outbound direct investment, se si si dimostra la provenienza di tali fondi.
In tanti mesi non ci sono riusciti? (mi piacerebbe poi conoscere la fonte della notizia degli otto mesi di defatigante attesa burocratica per CMC, per sottoscrivere l'aumento di capitale di CFG a cui si era impegnato nel dicembre 2015, esistono tanti casi ben più poderosi di ODI cinesi che illustrano un andazzo molto diverso, non trovo notizie in merito, però nel sito del City campeggia regolarmente da molti mesi, anche prima di agosto 2016 mi è parso, tra i controllori ultimi della catena la quota di 13.79% a carico di CMC. IL mercato mondiale attuale non può aspettare i comodi delle mummie burocratiche, pena l'autolesionismo, e sembra che i cinesi l'abbiano capito da tempo, ma certo che la scusa della burocrazia può nascondere altre mancanze, diciamo così.

Meglio chiarire, visto che ci siamo, che era sorta nei primi mesi del 2015 una controversia interpretativa sul requisito del 2 $ B, (sulla rilevanza dell'ammontare, a prescindere dalla natura sensibile dell'investimento) ecco perché si trovano fonti che affermano che serve la verification per gli investimenti di qualsiasi tipo che eccedano i 2 $ B.


Posso citare le fonti di tutto se è necessario.


PS
Tra l'altro faccio notare che il buon fine delle procedure di registrazione e autorizzazione in genere costituisce una condizione sospensiva della efficacia di questi contratti internazionali, la cui mancanza non sarebbe un inadempimento del compratore, a meno di clausole specifiche di dubbia natura, quindi in tal caso ci troveremmo di fronte de facto ad un acconto, non a un caparra, ossia a Pietro torna indietro. Se prendo per buona la storia delle autorizzazioni come causa del rinvio come posso bermi quella della perdita della caparra? Essa avverrebbe solo in caso di inadempimento vero e proprio, e questo può esistere solo se il contratto ha acquisito efficacia: senza autorizzazioni il contratto è inefficace. Abbiate pazienza ma sta storia delle caparre incamerate senza inadempimento non ha senso, se le famigerate autorizzazioni non arrivano per fatto del principe non è colpa del compratore, a meno che non si dimostri che non è stato diligente nel chiederle e quindi ha colposamente impedito l'avveramento della condizione. Ecco perché io credo più alla incompleta raccolta di fondi come causa del rinvio, perché in tal caso è veramente a discrezione del venditore dare la proroga o intascare la caparra con tanti saluti.
 

Old.Memories.73

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Complimenti ad [MENTION=2513]Henry[/MENTION] per l'esaudiente integrazione al post iniziale...
Premetto che dal basso della mia ignoranza mi è impossibile entrare nel merito ma mi limito a fare una considerazione...
Una nazione come la Cina con un'economia emergente e mire espansionistiche non può permettersi leggi che di fatto bloccano acquisizioni in paesi esteri...sarebbe controproducente...sopratutto tenendo conto del fatto che spesso potrebbero trovarsi in competizione con aziende molto meno ''bloccate'' dalla burocrazia...
Nel nostro caso poi...l'acquisto del Milan sarebbe per loro un successo impressionante...tutto il mondo ne parlerebbe...
Per questo sempre dal basso della mia ignoranza penso che le pratiche di SES abbiano avuto una corsia preferenziale...pensate solo alle conseguenze ''interne'' se l'affare saltasse per colpa di qualche burocrate...per lui si aprirebbero anni di ''sofferenze''...
 

fra29

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Il regime dal 2015 è questo:

NDRC:
Record filing
Riguarda tutti gli investimenti pari o superiori a 300$ M: report preliminare e lettera di conferma entro sette giorni lavorativi dalla ricezione del report.
Nessuno studio o scrutinio sostanziale, ma solo strumento per impedire concorrenza tra cinesi su un singolo affare all'estero. Infatti prima della lettera di conferma è VIETATO FIRMARE IL PRELIMINARE VINCOLANTE O LANCIARE OFFERTE VINCOLANTI. MA IN COMPENSO NON SERVE ALTRO DOPO da parte di questo organo o delle sue articolazioni provinciali. Cerchiamo di non confondere le autorizzazioni a stipulare con quelle a trasferire soldi all'estero. Da notare che il discorso sui tempi contenuto nel post sovrappone erroneamente la più onerosa procedura della verification a quella molto più celere del record filing.

Verification
Vera procedura di autorizzazione/approvazione che richiede l'invio di una vera richiesta di autorizzazione e di molti documenti, in vista di uno scrutinio sostanziale e che in teoria si può protrarre anche dopo la stipulazione.
Riguarda solo gli investimenti in settori e Paesi "sensibili". Se l'investimento sensibile è oltre i 2$ B serve l'intervento del consiglio di stato.

Una bozza offerta alla consultazione pubblica nell'Aprile 2016 per illustrare un progetto emendativo (presumibilmente già entrato in vigore) innova ulteriormente abolendo il ruolo del consiglio di stato negli investimenti sensibili di grande ammontare oltre i 2 $ B e trasformando la lettera di conferma in semplice presa d'atto nella procedura che interessa a noi: una "ricevuta" semplice, per enfatizzare la passività della funzione del NDRC e la cessazione della politica di selezione delle imprese per un singolo affare, dato che viene affermato che non è più necessario conformarsi alla politica degli investimenti dell'organo per potere operare. Da notare che innova anche su un altro punto: non più sanzioni per chi stipula senza ricevuta, ma solo per chi lo fa senza avere trasmesso il report, fatto quello puoi stipulare senza rischio di multe.

Ministero Commercio e articolazioni provinciali:

Stessa storia: una lista negativa che contiene casi settori e Paesi sensibili che richiedono profondi scrutini caso per caso, per il resto una semplice procedura di record filing cui va data risposta entro 3 giorni lavorativi dalla sede centrale nel caso di imprese pubbliche centralmente amministrate. I privati e le imprese pubbliche locali si interfacciano con procedura simile con gli uffici locali. Da notare che alcuni esperti affermano che le due procedure (NDRC e Ministero commercio) possono partire in contemporanea e non in successione come prima, cosa assai importante. I tempi citati nel post fanno riferimento, sbagliando, alla procedura di verification, e non a quella di filing

Società quotate.
Controlli aboliti per i casi che a noi interessano.

Società controllate da enti pubblici.
Le approvazioni - secondo la regola tradizionale che non so neppure se esiste ancora viste le continue liberalizzazioni, specie se le imprese pubbliche sono parti di un consorzio, dato che su questo non ho informazioni recentissime - servono solo se il valore degli assets comprati è pari o superiore al 50% del valore degli assets aziendali, o producono il 50% o più del reddito aziendale; spero che non siano degli gnomi comunali a comprarci sinceramente

Controlli valutari

Le registrazioni per le operazioni in valuta estera sono state delegate alle banche commerciali,e in questo caso si tratta di atti dovuti a esito delle pratiche precedenti. Comunque i controlli valutari valgono anche per portare i soldi ad HK che è estero da questo punto di vista. L'importante è essere trasparenti sulla origine dei fondi che intendi usare.

Per riassumere:
anche senza considerare la bozza più recente, nel nostro caso i nostri misteriosi investitori dovevano semplicemente:

1) Notificare il report e attendere la lettera di conferma del NDRC PRIMA della firma del preliminare, a pena di sanzioni.
2) Contemporaneamente notificare l'operazione alle articolazioni provinciali del ministero del Commercio (se si tratta di aziende pubbliche centralmente amministrate la notifica va fatta al ministero centrale che come detto deve rispondere entro 3 giorni lavorativi, a livello provinciale i tempi non si discostano di molto). Diamo pure per buone le pratiche relative alle imprese pubbliche, anche se esistono forti dubbi della loro necessità in questo caso, e quindi aggiungiamo un po' di lavoro su questo punto.
3) Infine aprire la pratica di registrazione presso una qualificata banca commerciale per avere il diritto di spostare fondi in valuta estera fuori dei confini valutari: una formalità nel caso di outbound direct investment, se si si dimostra la provenienza di tali fondi.
In tanti mesi non ci sono riusciti? (mi piacerebbe poi conoscere la fonte della notizia degli otto mesi di defatigante attesa burocratica per CMC, per sottoscrivere l'aumento di capitale di CFG a cui si era impegnato nel dicembre 2015, esistono tanti casi ben più poderosi di ODI cinesi che illustrano un andazzo molto diverso, non trovo notizie in merito, però nel sito del City campeggia regolarmente da molti mesi, anche prima di agosto 2016 mi è parso, tra i controllori ultimi della catena la quota di 13.79% a carico di CMC. IL mercato mondiale attuale non può aspettare i comodi delle mummie burocratiche, pena l'autolesionismo, e sembra che i cinesi l'abbiano capito da tempo, ma certo che la scusa della burocrazia può nascondere altre mancanze, diciamo così.

Meglio chiarire, visto che ci siamo, che era sorta nei primi mesi del 2015 una controversia interpretativa sul requisito del 2 $ B, (sulla rilevanza dell'ammontare, a prescindere dalla natura sensibile dell'investimento) ecco perché si trovano fonti che affermano che serve la verification per gli investimenti di qualsiasi tipo che eccedano i 2 $ B.


Posso citare le fonti di tutto se è necessario.


PS
Tra l'altro faccio notare che il buon fine delle procedure di registrazione e autorizzazione in genere costituisce una condizione sospensiva della efficacia di questi contratti internazionali, la cui mancanza non sarebbe un inadempimento del compratore, a meno di clausole specifiche di dubbia natura, quindi in tal caso ci troveremmo di fronte de facto ad un acconto, non a un caparra, ossia a Pietro torna indietro. Se prendo per buona la storia delle autorizzazioni come causa del rinvio come posso bermi quella della perdita della caparra? Essa avverrebbe solo in caso di inadempimento vero e proprio, e questo può esistere solo se il contratto ha acquisito efficacia: senza autorizzazioni il contratto è inefficace. Abbiate pazienza ma sta storia delle caparre incamerate senza inadempimento non ha senso, se le famigerate autorizzazioni non arrivano per fatto del principe non è colpa del compratore, a meno che non si dimostri che non è stato diligente nel chiederle e quindi ha colposamente impedito l'avveramento della condizione. Ecco perché io credo più alla incompleta raccolta di fondi come causa del rinvio, perché in tal caso è veramente a discrezione del venditore dare la proroga o intascare la caparra con tanti saluti.

Pur senza avere le tue competenze, la sensazione da "non esperto" è quella..
Se non altro perché potevano tranquillamente mettere il closing a fine dicembre per tenersi un cuscinetto di sicurezza.
Non credo che i professionisti che hanno redatto contratti e clausole non sapessero l'iter burocratico postato da te.
Quindi B o non B io resto aggrappato al 13/12.. Oltre ahimè sarà troppo difficile restare fiduciosi non solo sul buonesito della trattativa ma anche sulla bontà della cordata (forse ancora peggio)
 

corvorossonero

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Il regime dal 2015 è questo:

NDRC:
Record filing
Riguarda tutti gli investimenti pari o superiori a 300$ M: report preliminare e lettera di conferma entro sette giorni lavorativi dalla ricezione del report.
Nessuno studio o scrutinio sostanziale, ma solo strumento per impedire concorrenza tra cinesi su un singolo affare all'estero. Infatti prima della lettera di conferma è VIETATO FIRMARE IL PRELIMINARE VINCOLANTE O LANCIARE OFFERTE VINCOLANTI. MA IN COMPENSO NON SERVE ALTRO DOPO da parte di questo organo o delle sue articolazioni provinciali. Cerchiamo di non confondere le autorizzazioni a stipulare con quelle a trasferire soldi all'estero. Da notare che il discorso sui tempi contenuto nel post sovrappone erroneamente la più onerosa procedura della verification a quella molto più celere del record filing.

Verification
Vera procedura di autorizzazione/approvazione che richiede l'invio di una vera richiesta di autorizzazione e di molti documenti, in vista di uno scrutinio sostanziale e che in teoria si può protrarre anche dopo la stipulazione.
Riguarda solo gli investimenti in settori e Paesi "sensibili". Se l'investimento sensibile è oltre i 2$ B serve l'intervento del consiglio di stato.

Una bozza offerta alla consultazione pubblica nell'Aprile 2016 per illustrare un progetto emendativo (presumibilmente già entrato in vigore) innova ulteriormente abolendo il ruolo del consiglio di stato negli investimenti sensibili di grande ammontare oltre i 2 $ B e trasformando la lettera di conferma in semplice presa d'atto nella procedura che interessa a noi: una "ricevuta" semplice, per enfatizzare la passività della funzione del NDRC e la cessazione della politica di selezione delle imprese per un singolo affare, dato che viene affermato che non è più necessario conformarsi alla politica degli investimenti dell'organo per potere operare. Da notare che innova anche su un altro punto: non più sanzioni per chi stipula senza ricevuta, ma solo per chi lo fa senza avere trasmesso il report, fatto quello puoi stipulare senza rischio di multe.

Ministero Commercio e articolazioni provinciali:

Stessa storia: una lista negativa che contiene casi settori e Paesi sensibili che richiedono profondi scrutini caso per caso, per il resto una semplice procedura di record filing cui va data risposta entro 3 giorni lavorativi dalla sede centrale nel caso di imprese pubbliche centralmente amministrate. I privati e le imprese pubbliche locali si interfacciano con procedura simile con gli uffici locali. Da notare che alcuni esperti affermano che le due procedure (NDRC e Ministero commercio) possono partire in contemporanea e non in successione come prima, cosa assai importante. I tempi citati nel post fanno riferimento, sbagliando, alla procedura di verification, e non a quella di filing

Società quotate.
Controlli aboliti per i casi che a noi interessano.

Società controllate da enti pubblici.
Le approvazioni - secondo la regola tradizionale che non so neppure se esiste ancora viste le continue liberalizzazioni, specie se le imprese pubbliche sono parti di un consorzio, dato che su questo non ho informazioni recentissime - servono solo se il valore degli assets comprati è pari o superiore al 50% del valore degli assets aziendali, o producono il 50% o più del reddito aziendale; spero che non siano degli gnomi comunali a comprarci sinceramente

Controlli valutari

Le registrazioni per le operazioni in valuta estera sono state delegate alle banche commerciali,e in questo caso si tratta di atti dovuti a esito delle pratiche precedenti. Comunque i controlli valutari valgono anche per portare i soldi ad HK che è estero da questo punto di vista. L'importante è essere trasparenti sulla origine dei fondi che intendi usare.

Per riassumere:
anche senza considerare la bozza più recente, nel nostro caso i nostri misteriosi investitori dovevano semplicemente:

1) Notificare il report e attendere la lettera di conferma del NDRC PRIMA della firma del preliminare, a pena di sanzioni.
2) Contemporaneamente notificare l'operazione alle articolazioni provinciali del ministero del Commercio (se si tratta di aziende pubbliche centralmente amministrate la notifica va fatta al ministero centrale che come detto deve rispondere entro 3 giorni lavorativi, a livello provinciale i tempi non si discostano di molto). Diamo pure per buone le pratiche relative alle imprese pubbliche, anche se esistono forti dubbi della loro necessità in questo caso, e quindi aggiungiamo un po' di lavoro su questo punto.
3) Infine aprire la pratica di registrazione presso una qualificata banca commerciale per avere il diritto di spostare fondi in valuta estera fuori dei confini valutari: una formalità nel caso di outbound direct investment, se si si dimostra la provenienza di tali fondi.
In tanti mesi non ci sono riusciti? (mi piacerebbe poi conoscere la fonte della notizia degli otto mesi di defatigante attesa burocratica per CMC, per sottoscrivere l'aumento di capitale di CFG a cui si era impegnato nel dicembre 2015, esistono tanti casi ben più poderosi di ODI cinesi che illustrano un andazzo molto diverso, non trovo notizie in merito, però nel sito del City campeggia regolarmente da molti mesi, anche prima di agosto 2016 mi è parso, tra i controllori ultimi della catena la quota di 13.79% a carico di CMC. IL mercato mondiale attuale non può aspettare i comodi delle mummie burocratiche, pena l'autolesionismo, e sembra che i cinesi l'abbiano capito da tempo, ma certo che la scusa della burocrazia può nascondere altre mancanze, diciamo così.

Meglio chiarire, visto che ci siamo, che era sorta nei primi mesi del 2015 una controversia interpretativa sul requisito del 2 $ B, (sulla rilevanza dell'ammontare, a prescindere dalla natura sensibile dell'investimento) ecco perché si trovano fonti che affermano che serve la verification per gli investimenti di qualsiasi tipo che eccedano i 2 $ B.


Posso citare le fonti di tutto se è necessario.


PS
Tra l'altro faccio notare che il buon fine delle procedure di registrazione e autorizzazione in genere costituisce una condizione sospensiva della efficacia di questi contratti internazionali, la cui mancanza non sarebbe un inadempimento del compratore, a meno di clausole specifiche di dubbia natura, quindi in tal caso ci troveremmo di fronte de facto ad un acconto, non a un caparra, ossia a Pietro torna indietro. Se prendo per buona la storia delle autorizzazioni come causa del rinvio come posso bermi quella della perdita della caparra? Essa avverrebbe solo in caso di inadempimento vero e proprio, e questo può esistere solo se il contratto ha acquisito efficacia: senza autorizzazioni il contratto è inefficace. Abbiate pazienza ma sta storia delle caparre incamerate senza inadempimento non ha senso, se le famigerate autorizzazioni non arrivano per fatto del principe non è colpa del compratore, a meno che non si dimostri che non è stato diligente nel chiederle e quindi ha colposamente impedito l'avveramento della condizione. Ecco perché io credo più alla incompleta raccolta di fondi come causa del rinvio, perché in tal caso è veramente a discrezione del venditore dare la proroga o intascare la caparra con tanti saluti.

perfetto ed esauriente :) la storia delle autorizzazioni è una balla colossale.
 

Henry

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Devo però precisare che mi sono accorto che su un punto specifico che riguarda la SASAC ho scazzato per distrazione e devo fare un errata corrige. Scorrendo i documenti che avevo a disposizione, per uno strano gioco mentale ho attribuito le vecchie regole della CSRC (società quotate), ormai quasi del tutto abolite, alla SASAC e alle sue articolazioni locali, che teoricamente invece può essere un carrozzone tra i peggiori in Cina anche adesso, non lo so, e su cui non mi pronuncio perché non ho fonti aggiornate; quindi la battuta sugli gnomi comunali me la potevo risparmiare. Chiedo scusa. Il resto però va tutto bene, è garantito :p.
Vorrà dire che tutte le speranze sono riposte nelle infernali procedure che riguardano le società pubbliche, nel caso siano coinvolte. Dai speriamo... io non ci credo molto però eh...
 

Henry

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Devo dire che alla storia della SASAC come unica causa ragionevole del ritardo tra i miei colleghi non ci crede nessuno lo stesso eh, malgrado il mistero che la circonda, e la mia testa era già condizionata da questo quando ha confuso i due enti. E mi prendono per il **** se manifesto residui dubbi pseudo-ottimisti, ne ho uno ospite proprio ora, giusto per essere sinceri. In realtà anch'io come ho detto prima ci credo veramente poco, anche dopo il "reset" dovuto alla scoperta dell'equivoco... anche se è l'unico barlume di spiegazione, ma è troppo fioco.... sarebbe stata l'unica pratica pesante (sempre che serva, io non lo so) e avevano mesi per portarla a termine...sono troppo scocciato per essere ancora ottimista quando la ragione mi dice di non esserlo.
 
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