Le 10 maggiori minusvalenza nella storia del calcio

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Semplicemente non riesco a considerarlo come un macchinario.

Dopo qualche anno che un giocatore gioca in una squadra il suo costo viene ammortizzato e pertanto il suo valore a bilancio diminuisce o addirittura si azzera; pertanto quando lo stesso viene venduto la società realizza "a bilancio" un gran profitto, semplicemente perchè il ratio di ammortamento basato sulle annualità di contratto residuo ha abbattuto quel valore, senza misurare le reali capacità o lo stato fisico del giocatore.

Il profitto generato dalla vendita, invece, viene registrato su un solo bilancio permettendo di distorcere completamente i reali valori di mercato a bilancio.

Per questo motivo i bilanci delle società sportive sono assolutamente irreali.

Perché invece, secondo te, i macchinari di una società vengono ammortizzati secondo tasso di "usura" :fuma:?

Secondariamente, i criteri di attribuzione della plusvalenza (sia fiscale che civile, e nel primo caso, si può "spalmare" in più esercizi) sono i medesimi utilizzati per i macchinari delle società "reali", se così si vogliono erroneamente definire. Quindi non c'è alcuna differenza. Non si distorce alcun valore.
 
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Topic che ha poco senso (con tutto il rispetto s'intende) in quanto non si considerano gli ammortamenti, quindi non ha base su cui porre un qualsiasi ragionamento.
 

runner

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cosa siano gli ammortamenti e come funzioni un bilancio di una società penso di saperlo (anche se da anni mi occupo di altro) ma ricordo bene che anni fa un mio amico nonché presidente di un club di provincia mi spiegava che acquistare un giocatore non vuole dire niente se non hai il 100% del cartellino e l' ammortamento viene vissuto in un altro modo dai club sportivi (non in senso contabile ma in ottica investimento) mi spiego meglio....

l' ammortamento lo fai tranquillamente sul prezzo di un cartellino ed in base a quello che si calcola una buona offerta, anche se in realtà per un grande club spesso sono gli ingaggi e i diritti di immagine che ti possono entrare a farti dire se hai fatto un buon acquisto....

poi gli ammortamenti (ma di questo non sono sicuro) oltre a farli sul prezzo del cartellino non vengono studiati per tutti i calciatori (addirittura cumulativi per piccole realtà)

poi lascio ai tecnici dei bilanci sportivi la parola perchè non vorrei spingermi oltre visto che il mondo del calcio non segue le regole standard!!
 

O Animal

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Perché invece, secondo te, i macchinari di una società vengono ammortizzati secondo tasso di "usura" :fuma:?

Secondariamente, i criteri di attribuzione della plusvalenza (sia fiscale che civile, e nel primo caso, si può "spalmare" in più esercizi) sono i medesimi utilizzati per i macchinari delle società "reali", se così si vogliono erroneamente definire. Quindi non c'è alcuna differenza. Non si distorce alcun valore.

Sorry ma non mi piace proprio l'ammortamento di uno sportivo come quello di un macchinario :D

Sicuramente i tassi dei macchinari sono elevati ma mai irreali quanto quelli di un calciatori.

I bilanci delle società sportive grazie a questi strumenti sono eccessivamente dopati e probabilmente bisognerebbe correggere la normativa per evitare che le società sportive siano le scatole cinesi degli imprenditori.
 

AntaniPioco

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il real madrid faila di continuo :ghign:

acquistano solo presunti fenomeni della stagione precedente che magari hanno solo azzeccato la stagione della vita, ricordo di robinho, huntelaar, cassano, robben, Sneijder e potrei continuare :ghign:
 
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Sorry ma non mi piace proprio l'ammortamento di uno sportivo come quello di un macchinario :D

Sicuramente i tassi dei macchinari sono elevati ma mai irreali quanto quelli di un calciatori.

I bilanci delle società sportive grazie a questi strumenti sono eccessivamente dopati e probabilmente bisognerebbe correggere la normativa per evitare che le società sportive siano le scatole cinesi degli imprenditori.

Non è una questione di tassi. Gli ammortamenti societari, nella realtà, si fanno seguendo due strade: convenienza e tabelle fiscali. Entrambe, con il tasso di "consumo" non c'entrano nulla.

Secondariamente, le "scatole cinesi" degli imprenditori, per dirla con parole tue, non si formano certo in base agli ammortamenti, quanto piuttosto alla illogicità di poter fare decine e decine milioni di perdite, senza considerare alcun tipo di economicità. Cosa che il FPF sta cercando di arginare.
 
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Sorry ma non mi piace proprio l'ammortamento di uno sportivo come quello di un macchinario :D

Sicuramente i tassi dei macchinari sono elevati ma mai irreali quanto quelli di un calciatori.

I bilanci delle società sportive grazie a questi strumenti sono eccessivamente dopati e probabilmente bisognerebbe correggere la normativa per evitare che le società sportive siano le scatole cinesi degli imprenditori.
Il problema è che, senza offesa, la guardi dal lato sbagliato. Pensi al bene materiale e ti focalizzi su quello. In realtà dovresti ragionare più sull'utilizzo ed il godimento di ciò che acquisto, indipendentemente dal fatto che questo sia un macchinario tangibile oppure la prestazione sportiva di un calciatore. Il diritto a questo godimento è pluriennale? Si? Allora applico l'ammortamento.
 

O Animal

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Non è una questione di tassi. Gli ammortamenti societari, nella realtà, si fanno seguendo due strade: convenienza e tabelle fiscali. Entrambe, con il tasso di "consumo" non c'entrano nulla.
Secondariamente, le "scatole cinesi" degli imprenditori, per dirla con parole tue, non si formano certo in base agli ammortamenti, quanto piuttosto alla illogicità di poter fare decine e decine milioni di perdite, senza considerare alcun tipo di economicità. Cosa che il FPF sta cercando di arginare.

Posso ampiamente riconoscere corrette le tue spiegazioni sulla normativa reale, solo che, personalmente, non riconosco corretta la normativa stessa (certamente nell’ambito degli sportivi). Come posso ammortizzare il valore dell’esclusività della prestazione di un atleta basandomi su una tabella fiscale ignorando i cambiamenti della sua reale capacità fisica e della sua incisività nello sport? Lo trovo un metodo cieco e errato in cui non viene mai considerata la capacità reale del giocatore, la sua età, la sua voglia di giocare ed altre decine di parametri reali.

Sul secondo punto invece preferisco l’illogicità di un Abramovich che investe/sperpera i suoi miliardi per divertimento e per tentare di accrescere il nome proprio e quello della propria società rispetto ad una lunga serie di sistemini borderline che permettono alle società sportive di cambiare dal giorno alla notte i bilanci. Cosa ancor più grave è che l’attuale sistema presta il fianco a facili escamotage per modificare nottetempo perdite e utili e per girare i conti delle holding e degli sponsor.

Il problema è che, senza offesa, la guardi dal lato sbagliato. Pensi al bene materiale e ti focalizzi su quello. In realtà dovresti ragionare più sull'utilizzo ed il godimento di ciò che acquisto, indipendentemente dal fatto che questo sia un macchinario tangibile oppure la prestazione sportiva di un calciatore. Il diritto a questo godimento è pluriennale? Si? Allora applico l'ammortamento.

Riconosco che il godimento della prestazione sia pluriennale, non sono altrettanto d’accordo sul fatto che il valore del bene stesso decada in forma secca semplicemente in base alla durata del contratto stipulato con il giocatore.

Ti porto l’esempio di Redondo, il cui cartellino è stato perfettamente ammortizzato dal Milan in 4 anni di contratto. Come può un giocatore costato 35 miliardi di lire, che ha giocato 16 partite in 4 anni, non essere considerato una perdita per la società?



Concludendo non era mia intenzione scatenare una discussione fiscale sulle minusvalenze, volevo solamente riportare i 10 maggiori investimenti che a distanza di qualche anno si sono rivelati disastrosi. Alcuni dei 10 sicuramente sono stati meno disastrosi di altri, ma quasi sempre il saldo è da ritenersi ampiamente negativo, indipendentemente dalle annualità di ammortamento.

La prossima volta provvederò a riportare i valori al netto degli ammortamenti. :;):
 
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Posso ampiamente riconoscere corrette le tue spiegazioni sulla normativa reale, solo che, personalmente, non riconosco corretta la normativa stessa (certamente nell’ambito degli sportivi). Come posso ammortizzare il valore dell’esclusività della prestazione di un atleta basandomi su una tabella fiscale ignorando i cambiamenti della sua reale capacità fisica e della sua incisività nello sport? Lo trovo un metodo cieco e errato in cui non viene mai considerata la capacità reale del giocatore, la sua età, la sua voglia di giocare ed altre decine di parametri reali.

Sul secondo punto invece preferisco l’illogicità di un Abramovich che investe/sperpera i suoi miliardi per divertimento e per tentare di accrescere il nome proprio e quello della propria società rispetto ad una lunga serie di sistemini borderline che permettono alle società sportive di cambiare dal giorno alla notte i bilanci. Cosa ancor più grave è che l’attuale sistema presta il fianco a facili escamotage per modificare nottetempo perdite e utili e per girare i conti delle holding e degli sponsor.



Riconosco che il godimento della prestazione sia pluriennale, non sono altrettanto d’accordo sul fatto che il valore del bene stesso decada in forma secca semplicemente in base alla durata del contratto stipulato con il giocatore.

Ti porto l’esempio di Redondo, il cui cartellino è stato perfettamente ammortizzato dal Milan in 4 anni di contratto. Come può un giocatore costato 35 miliardi di lire, che ha giocato 16 partite in 4 anni, non essere considerato una perdita per la società?



Concludendo non era mia intenzione scatenare una discussione fiscale sulle minusvalenze, volevo solamente riportare i 10 maggiori investimenti che a distanza di qualche anno si sono rivelati disastrosi. Alcuni dei 10 sicuramente sono stati meno disastrosi di altri, ma quasi sempre il saldo è da ritenersi ampiamente negativo, indipendentemente dalle annualità di ammortamento.

La prossima volta provvederò a riportare i valori al netto degli ammortamenti. :;):

Se preferisci qualcosa di più "aderente" nel tempo, al reale valore del giocatore, è sufficiente utilizzare i principi contabili internazionali rispetto ai nazionali. La differenza sta nel cosiddetto impairment test dello IAS 36. A fine anno viene fatta una valutazione del "valore equo" del bene, e in base a quella si rivaluta/svaluta. Il problema per come lo concepisci tu però non si risolve mai, perché, a quel punto, come decidi quale sia il "valore equo"?

Secondariamente, nessun sistema borderline è previsto dal FPF. E' una norma fatta bene, proprio perché legata al fair value dei principi contabili internazionali. La mossa del PSG è fuori legge, tanto per dirne una. Senza se e senza ma. Se c'è una cosa che NON si può fare, è taroccare i bilanci, col FPF.
 
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