La teoria gender nelle scuole. Esiste? Non esiste? Cos'è?

tifoso evorutto

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a livello di lobby è un discorso diverso...Intendo proprio a livello di mentalità dei ragazzi...Della chiesa e dei ''insegnamenti'' non ne sanno nulla o non ne vogliono proprio sapere.

La mia esperienza personale è che mio figlio e tutti i suoi amici frequentano l'oratorio da anni, ci vanno volentieri e fanno ancora catechismo adesso a 15 anni anche se hanno già fatto tutti la cresima e la comunione.
Sono però tutti dichiaratamente non cattolici, non so cosa pensare :), sicuramente nessuno di loro segue le tradizioni cristiane, però sono convinto che sia comunque un ambiente che li stimoli a sviluppare il rispetto e la compassione per il prossimo.
 

prebozzio

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La famiglia e la scuola devono dare ai bambini strumenti per capire e leggere la realtà.
Affrontare, in modo assolutamente delicato e protetto, il fatto che esistono famiglie con due mamme e nessun papà, per esempio, è giusto perché piaccia o no queste famiglie ormai esistono. Non so voi, ma quando ero piccolo io le famiglie divorziate erano rarissime: e quando successe a un mio compagno di classe, io lo immaginavo come un orfano senza cibo né vestiti. Non avere la mamma e il papà mi sembrava la più grande crudeltà al mondo perché per me era qualcosa di sbagliato, contro l'ordine delle cose. Non avevo gli strumenti per leggere la realtà intorno a me, e mi porto ancora dietro il dolore provato in quei giorni per la sicura morte del mio amico.
Oppure il liberarsi dagli stereotipi di bambina-->principesse, gioielli, cucina, passiva e bambino-->dinosauri, sport e attivo, per aiutarli a scegliere ciò che desiderano davvero. Senza sentirsi "sbagliati". E non parlo di orientamento di genere o identità sessuale, ma semplicemente di ciò che piace fare nella vita di tutti i giorni (esempio molto semplice: un bambino che vuole giocare con le bambole).

Ci sono studi molto affidabili che parlano di come la letteratura per l'infanzia manipoli l'immaginario dei bambini, e di conseguenza molte delle loro scelte future come quelle lavorative, attraverso la rappresentazione che danno del mondo adulto.

I bambini sono molto più intelligenti di noi adulti, sono puri e liberi da quelle strutturazioni che bloccano noi adulti.

Io a ottobre condurrò un paio di laboratori per bambini di terza-quarta elementare sul tema degli stereotipi di genere.
Non so voi cosa vi immaginiate che succeda in attività del genere: educazione sessuale, teorie femministe, quanto è bello essere *****... Ovviamente niente di tutto questo: leggerò loro delle storie molto semplici nel loro essere "rivoluzionarie", come una principessa che deve salvare il principe da un drago o "Piccolo blu e piccolo giallo" di Leo Lionni (capolavoro della letteratura per l'infanzia), e faranno delle attività artistico-creative legate a queste. Stop. Niente discussioni, non ce n'è bisogno.

Non stupiamoci se poi le donne oggi continuano a fare le maestre e le infermiere, e ci sono pochissime donne matematiche o ingegneri. E non mi si venga a dire "le donne non ci sono portate".
E non stupiamoci se nel nostro sistema scolastico ci sono pochissimi maschi maestri e professori.

Le nostre scelte non sono mai libere come crediamo, il nostro immaginario parte da molto lontano. Da quando abbiamo aperto gli occhi in ospedale.
 

Milanforever26

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La mia esperienza personale è che mio figlio e tutti i suoi amici frequentano l'oratorio da anni, ci vanno volentieri e fanno ancora catechismo adesso a 15 anni anche se hanno già fatto tutti la cresima e la comunione.
Sono però tutti dichiaratamente non cattolici, non so cosa pensare :), sicuramente nessuno di loro segue le tradizioni cristiane, però sono convinto che sia comunque un ambiente che li stimoli a sviluppare il rispetto e la compassione per il prossimo.

Diciamo che vanno all'oratorio più che altro per socializzare e stare in compagnia..e senza dubbio meglio farlo in un ambiente come la parrocchia che al bar o nella piazzetta (ambienti più soggetti a giri "oscuri")

Però francamente io non capisco perché in Italia la gente si ostini ancora a far battezzare i figli dato che poi tutti se ci parli si considerano non cattolici o comunque non praticanti...boh..io quando avrò un figlio non lo battezzerò e lascero a lui la scelta per quando sarà grande..
 

Jaqen

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La famiglia e la scuola devono dare ai bambini strumenti per capire e leggere la realtà.
Affrontare, in modo assolutamente delicato e protetto, il fatto che esistono famiglie con due mamme e nessun papà, per esempio, è giusto perché piaccia o no queste famiglie ormai esistono. Non so voi, ma quando ero piccolo io le famiglie divorziate erano rarissime: e quando successe a un mio compagno di classe, io lo immaginavo come un orfano senza cibo né vestiti. Non avere la mamma e il papà mi sembrava la più grande crudeltà al mondo perché per me era qualcosa di sbagliato, contro l'ordine delle cose. Non avevo gli strumenti per leggere la realtà intorno a me, e mi porto ancora dietro il dolore provato in quei giorni per la sicura morte del mio amico.
Oppure il liberarsi dagli stereotipi di bambina-->principesse, gioielli, cucina, passiva e bambino-->dinosauri, sport e attivo, per aiutarli a scegliere ciò che desiderano davvero. Senza sentirsi "sbagliati". E non parlo di orientamento di genere o identità sessuale, ma semplicemente di ciò che piace fare nella vita di tutti i giorni (esempio molto semplice: un bambino che vuole giocare con le bambole).

Ci sono studi molto affidabili che parlano di come la letteratura per l'infanzia manipoli l'immaginario dei bambini, e di conseguenza molte delle loro scelte future come quelle lavorative, attraverso la rappresentazione che danno del mondo adulto.

I bambini sono molto più intelligenti di noi adulti, sono puri e liberi da quelle strutturazioni che bloccano noi adulti.

Io a ottobre condurrò un paio di laboratori per bambini di terza-quarta elementare sul tema degli stereotipi di genere.
Non so voi cosa vi immaginiate che succeda in attività del genere: educazione sessuale, teorie femministe, quanto è bello essere *****... Ovviamente niente di tutto questo: leggerò loro delle storie molto semplici nel loro essere "rivoluzionarie", come una principessa che deve salvare il principe da un drago o "Piccolo blu e piccolo giallo" di Leo Lionni (capolavoro della letteratura per l'infanzia), e faranno delle attività artistico-creative legate a queste. Stop. Niente discussioni, non ce n'è bisogno.

Non stupiamoci se poi le donne oggi continuano a fare le maestre e le infermiere, e ci sono pochissime donne matematiche o ingegneri. E non mi si venga a dire "le donne non ci sono portate".
E non stupiamoci se nel nostro sistema scolastico ci sono pochissimi maschi maestri e professori.

Le nostre scelte non sono mai libere come crediamo, il nostro immaginario parte da molto lontano. Da quando abbiamo aperto gli occhi in ospedale.

Io sono assolutamente d'accordo che bisogna abituare i bambini a capire che ci possono essere famiglie con due uomini e due donne.

Non sono assolutamente d'accordo con la teoria gender nel rendere cosa semplice un CAMBIO di personalità nel bambino dicendogli, guarda sei un bambino maschio ma se vuoi puoi diventare femmina, basta che pensi di poterlo essere e lo sarai. No!!!! Un bambino maschio è un maschio. Gli potranno piacere gli uomini ma il suo essere uomo deve essere coltivato e scoperto. Che venga spiegato che l'amore è la cosa più importante prima del sesso di ogni persona, ma attraverso ciò che si è, non attraverso ciò che non si è!
 

prebozzio

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Io sono assolutamente d'accordo che bisogna abituare i bambini a capire che ci possono essere famiglie con due uomini e due donne.

Non sono assolutamente d'accordo con la teoria gender nel rendere cosa semplice un CAMBIO di personalità nel bambino dicendogli, guarda sei un bambino maschio ma se vuoi puoi diventare femmina, basta che pensi di poterlo essere e lo sarai. No!!!! Un bambino maschio è un maschio. Gli potranno piacere gli uomini ma il suo essere uomo deve essere coltivato e scoperto. Che venga spiegato che l'amore è la cosa più importante prima del sesso di ogni persona, ma attraverso ciò che si è, non attraverso ciò che non si è!
Se posso essere sincero, in questa fantomatica "teoria gender" di cui si sente parlare da mesi vedo una paura collettiva tipo i casi di ebola che è, soprattutto, una manna per chi si occupa di comunicazione perché è uno degli argomenti che oggi regala più visualizzazioni, dibattiti e clic.
Se per teoria gender ti riferisci è quella che dovrebbe negare le differenze essuali tra maschio e femmina perché sarebbero costruzioni culturali o sociali, allora sì, sono assolutamente contrario anch'io. E dubito fortemente che una cosa del genere penetrerà nelle scuole, anzi, ne sono sicuro.
Parlo di paura collettiva perché a livello accademico non trovo riscontri su studi e teorie gender così. Molti ne negano l'esistenza, o non le danno il credito di una teoria da prendere sul serio.
Quelli a cui mi riferisco io sono studi di genere, i quali non negano l'esistenza di un sesso biologico (e ci mancherebbe! Sono la scienza e la biologia a dirlo, ci sono dei cromosomi e degli organi sessuali a dimostrarlo) ma vanno più nel profondo parlando di identità di genere, ruolo di genere e orientamento sessuale.
E con le persone (basta parlare di bambini, farebbe molto bene anche agli adulti) affrontare il tema del ruolo di genere (ovvero l'idea che una data società e una data cultura hanno di quel sesso, che cosa si aspettano nel comportamento, nella professione, nel vestire, nel parlare etc.) è doveroso, oggi. L'analfabetismo culturale e sociale impazza oggi, e i social network che danno democraticamente voce a chiunque lo dimostrano impietosamente ogni giorno.
 

Milanforever26

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Ci sono studi molto affidabili che parlano di come la letteratura per l'infanzia manipoli l'immaginario dei bambini, e di conseguenza molte delle loro scelte future come quelle lavorative, attraverso la rappresentazione che danno del mondo adulto.

I bambini sono molto più intelligenti di noi adulti, sono puri e liberi da quelle strutturazioni che bloccano noi adulti.

Ma secondo questo principio allora ai bambini non dovremmo dare nessuna nozione per non influenzare il loro sviluppo..zero, il nulla così possono sperimentare tutto loro e crearsi la loro personale visione della realtà che li renderà felici..
Poi a volte sento parlare di stereotipi legati al genere come se fossero cose decise a tavolino, dal nulla e che poi vengono inculcate ai bambini..
Io mi chiedo perché non si osservi semplicemente la natura...gli animali non vanno a scuola e non si fanno tutti questi problemi, semplicemente vivono secondo l'istinto e quell'istinto millenario fa si che la leonessa senta di dover allattare i cuccioli ed educarli, oltre che cacciare..il leone sa che deve proteggere il suo territorio e difendere il suo branco..lo sanno e basta..

Noi con tutte le nostre evolutissime teorie stiamo ottenendo un effetto spettacolare: le donne stanno perdendo radicalmente l'istinto materno, donne che "non vogliono avere figli" oppure donne che "abbandonano i figli"...se questa è evoluzione...fra un po' arriveremo al maschio che sviluppa l'istinto materno..
 

prebozzio

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Ma secondo questo principio allora ai bambini non dovremmo dare nessuna nozione per non influenzare il loro sviluppo..zero, il nulla così possono sperimentare tutto loro e crearsi la loro personale visione della realtà che li renderà felici..
Poi a volte sento parlare di stereotipi legati al genere come se fossero cose decise a tavolino, dal nulla e che poi vengono inculcate ai bambini..
Io mi chiedo perché non si osservi semplicemente la natura...gli animali non vanno a scuola e non si fanno tutti questi problemi, semplicemente vivono secondo l'istinto e quell'istinto millenario fa si che la leonessa senta di dover allattare i cuccioli ed educarli, oltre che cacciare..il leone sa che deve proteggere il suo territorio e difendere il suo branco..lo sanno e basta..

Noi con tutte le nostre evolutissime teorie stiamo ottenendo un effetto spettacolare: le donne stanno perdendo radicalmente l'istinto materno, donne che "non vogliono avere figli" oppure donne che "abbandonano i figli"...se questa è evoluzione...fra un po' arriveremo al maschio che sviluppa l'istinto materno..
Vedi, il problema è proprio questo: banalizzare le cose.
In fondo è nella natura degli esseri umani essere padri e madri, è la cosa più naturale che c'è, e da sempre si fanno bambini e si educano. "Ora c'è bisogno di qualcuno che ci spieghi come si fa? Ma via! La mi' nonna nelle campagne ha forgiato futuri avvocati con i suoi sculaccioni, altro che le moderne teorie del dialogo e del non urlare!"
Questa è, ahimè, l'opinione sugli studi umanistici, pedagogici ed educativi nel mondo di oggi. "Che ci vuole a fare la maestra? Basta avere pazienza e che ti piacciano i bambini. E il professore? Se avessi studiato lo potrei fare anch'io."

Non me la prendo con te eh, ci mancherebbe, non so neanche chi sei.
Però il tuo messaggio e la tua estremizzazione all'assurdo "secondo questo principio allora ai bambini non dovremmo dare nessuna nozione per non influenzare il loro sviluppo..zero, il nulla così possono sperimentare tutto loro e crearsi la loro personale visione della realtà che li renderà felici" è proprio la tipica risposta di fronte alla quale mi cadono le braccia. Perché è ben scritta, e se vogliamo neanche del tutto sbagliata; dimostra intelligenza e capacità di ragionamento.
E se neanche una persona così "accetta" di mettere in discussione certi dogmi e dare un po' di fiducia a studiosi e professionisti dell'educazione e dello sviluppo, che speranze abbiamo con la popolazione media?
 

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Diciamo che vanno all'oratorio più che altro per socializzare e stare in compagnia..e senza dubbio meglio farlo in un ambiente come la parrocchia che al bar o nella piazzetta (ambienti più soggetti a giri "oscuri")

Però francamente io non capisco perché in Italia la gente si ostini ancora a far battezzare i figli dato che poi tutti se ci parli si considerano non cattolici o comunque non praticanti...boh..io quando avrò un figlio non lo battezzerò e lascero a lui la scelta per quando sarà grande..

io credo che, come nel mio caso, sia perchè la gente in fondo sente una necessità di spiritualità, e avverte che non sono loro a essere sbagliati ma la chiesa cattolica a non essere adeguata al mondo attuale,
se ci pensi il cattolicesimo come viene insegnato è solo un manuale d'istruzioni che ti indica cosa puoi fare o non devi fare per andare in paradiso, ogni dubbio non è mai discusso ma schiacciato dal dogma, hai mai provato a esporre dei dubbi a un prete? ti risponde invariabilmente con un o ci credi senza far domande o sono cavoli tuoi.
Ciò andava bene per il passato, la gente era più ingenua e assolutista, qualcuno le diceva cosa fare e tutti erano felici di accodarsi, ma non funziona per il mondo attuale.
La chiesa deve avere il coraggio di cambiare, profondamente, non può vivere nella superbia di avere tutte le risposte,
i preti e lo stesso Papa devono avere il coraggio di ammettere che la fede e la parola del Signore non sempre è chiara ma occorre intraprendere un cammino per interpretarla, anche in funzione dell'evoluzione dell'umanità.
Nelle preistoria non esistevano tematiche come la fecondazione assistita, il giusto approccio alla sessualità, le conoscenze astronomiche che hanno ribaltato tutti i concetti materiali della Bibbia.
Anche la percezione della moralità è cambiata, ovvio certi concetti sono universali, ma questi non sono messi in discussione dalla gente comune,
in altri campi la chiesa è terribilmente indietro, fondamentalmente in questioni tutto sommato secondarie e materiali (l'approccio alla sessualità in primis) ma per orgoglio e per superbia, pertanto peccando, non ha il coraggio di ammetterlo.

In riassunto la chiesa cattolica si preoccupa troppo dell'esistenza materiale mentre al contrario teme ogni tematica spirituale nascondendosi dietro ai dogmi.
 

Milanforever26

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Vedi, il problema è proprio questo: banalizzare le cose.
In fondo è nella natura degli esseri umani essere padri e madri, è la cosa più naturale che c'è, e da sempre si fanno bambini e si educano. "Ora c'è bisogno di qualcuno che ci spieghi come si fa? Ma via! La mi' nonna nelle campagne ha forgiato futuri avvocati con i suoi sculaccioni, altro che le moderne teorie del dialogo e del non urlare!"
Questa è, ahimè, l'opinione sugli studi umanistici, pedagogici ed educativi nel mondo di oggi. "Che ci vuole a fare la maestra? Basta avere pazienza e che ti piacciano i bambini. E il professore? Se avessi studiato lo potrei fare anch'io."

Non me la prendo con te eh, ci mancherebbe, non so neanche chi sei.
Però il tuo messaggio e la tua estremizzazione all'assurdo "secondo questo principio allora ai bambini non dovremmo dare nessuna nozione per non influenzare il loro sviluppo..zero, il nulla così possono sperimentare tutto loro e crearsi la loro personale visione della realtà che li renderà felici" è proprio la tipica risposta di fronte alla quale mi cadono le braccia. Perché è ben scritta, e se vogliamo neanche del tutto sbagliata; dimostra intelligenza e capacità di ragionamento.
E se neanche una persona così "accetta" di mettere in discussione certi dogmi e dare un po' di fiducia a studiosi e professionisti dell'educazione e dello sviluppo, che speranze abbiamo con la popolazione media?

Ma io posso mettere in discussione tutti i dogmi del mondo anche perché ritengo che non ci sia cosa più vera di quella che intuì oscar wilde quando disse che "L’unica cosa immutabile della natura umana, è la sua mutevolezza" però non condivido tutte le teorie che vengono proposte come "nuove" e "rivoluzionarie"..è ovvio che non ho competneze specifiche in materia e magari può apparire presuntuoso il mio contraddire chi è esperto di quell'ambito, in questo caso l'educazione...Il punto è che io guardo alle nuove generazioni e le vedo perse, spaesate, prive di rispetto per gli anziani e spesso per i propri coetanei..e allora mi chiedo, ma siamo sicuri sicuri che siano educate meglio di quelle di una volta? (e ovviamente non parlo di 50 anni fa)
Per esempio anche questa nuova moda per cui un genitore che da una sberla al figlio commette una sorta di atto immorale e condannabile sempre io la trovo assurda...gli "sganassoni" che ho preso da piccolo me li sono tutti meritati, non si parla di avvallare la violenza ma di insegnare ad un figlio che nella vita determinate azioni possono portare a determinate conseguenze, perché non troveranno sempre una mamma o un papà che gli spiega perché hanno sbagliato..il bambino che tocca la stufa si scotta, glielo puoi dire mille volte ma prima o poi la toccherà per vedere se è vero..
Esisteva una massima una volta "la parola è suono, l'esempio è tuono" possiamo davvero insegnare ad un figlio a risolvere tutto tramite il dialogo se poi quando guarda gli adulti li vede tra loro litigare e sbraitare per ogni problema?
Io in tutte le cose sono per via mediana, credo e sono certo sia l'atteggiamento di vita corretto, al bambino va dato amore e coccole ma quando serve anche rigida educazione, come fanno in fondo gli animali, che se serve mordono il figlio per farlo smettere quando esagera col gioco..ok, siamo più evoluti degli animali, però certi istinti per me restano primordiali (aggiungo anche grazie al cielo)
 

Milanforever26

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io credo che, come nel mio caso, sia perchè la gente in fondo sente una necessità di spiritualità, e avverte che non sono loro a essere sbagliati ma la chiesa cattolica a non essere adeguata al mondo attuale,
se ci pensi il cattolicesimo come viene insegnato è solo un manuale d'istruzioni che ti indica cosa puoi fare o non devi fare per andare in paradiso, ogni dubbio non è mai discusso ma schiacciato dal dogma, hai mai provato a esporre dei dubbi a un prete? ti risponde invariabilmente con un o ci credi senza far domande o sono cavoli tuoi.


Proprio per le cose che dici tu ho smesso di ricercare nella chiesa e nella religione intesa come dogma (inventato dagli uomini) il mio bisogno di spiritualità..inevitabilmente la mia percezione del sacro sarà sempre influenzata dal mio sviluppo che è avvenuto in una famiglia che si dichiara Cristiana (ma che come il 99% dei cristiani lo è solo a parole e forse manco sa davvero cosa significa) ma sto provando a sperimentare, proprio perché mi rendo conto che le risposte della chiesa spesso sono vaghe, incomplete se rapportate al grande mistero che è la vita, l'esistenza e in generale l'assoluto..
 
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