La svolta a sinistra di Zalone: "Farò un film sull'immigrazione"

fabri47 ha scritto:

Penso due cose:
1) O ha preso per il **** tutti, in particolare la rivista che lo ha intervistato, perchè l'idea del film sull'immigrazione con tanto di canzoni sul tema è veramente una cosa banale da uno come lui.
2) Si è venduto anche lui, però sono sicuro che con questa sua svolta perderà molto pubblico fedele. Lui è apprezzato proprio per la sua genuinità e per la sua comicità politicamente scorretta con esasperazione dei luoghi comuni per denunciare il marcio del nostro paese.


Dimenticatoio proprio no, Checco Zalone come Fiorello è uno che se appare in qualunque posto, che sia in tv o al cinema la gente corre in massa a vederlo pure dopo un lungo periodo di riposo. Poi Canale 5 mette sempre in replica i suoi film.

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Si ma come hai detto tu, se il film sarà davvero pro immigrazione, perderà un botto di pubblico soprattutto dal sud e della Puglia, la sua terra.
Una mossa così rischiosa, col suo status, come hai detto tu, ha poco senso. Quindi qualcosa sotto c'è.

sunburn ha scritto:

Non ha ancora iniziato le riprese e già leggo giudizi...
Suvvia! Sarà il classico film di Zalone, nulla di impegnato.

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A me gli altri film sono piaciuti e probabilmente riuscirò a guardare anche questo. Ma di certo non andrò al cinema a guardarlo.
Il punto è che saro amareggiato a in ogni caso a fine film, perché non potrò non ignorare quella propaganda immigrazionistica, che sia velata o meno (ma il film è incentrato su questo, quindi altro che velata) che rovinerà il film stesso e l'opinione che io e molti altri avremo della pellicola.
In questo momento storico è proprio ciò di cui non avevamo bisogno.

Può essere che interpreti una specie di Carminati o Buzzi che frusta con una mano e con l'altra riceve soldi fingendosi filantropo. Ve lo vedete Zalone fare il migrante schiavizzato?

Uno dei comici più sopravvalutati del mondo. I suoi film non è che sono brutti, fanno sboccare più di 2 bottiglie di vodka liscia bevute alla goccia.

fabri47 ha scritto:

Checco Zalone, intervistato da Rolling Stone, ha detto che farà un film sull'immigrazione, precisando che non sarà un film politico: "Con tutta la cattiveria e il fascismo che c'è in giro. Ho scritto già due canzoni per il film. Una si chiamerà Se t'immigra dentro il cuore".

Il comico, successivamente, non ha risparmiato delle critiche nei confronti dei due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini: "Non è più irriverente prendere per il c**o Salvini o Di Maio. Si prendono per il c**o da soli".

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Con il personaggio Zalone calzerebbe a pennello un film sulle mangerie e porcherie delle ONG.
Ma visto il tenore dell'intervista, e la rivista ampiamente schierata, credo proprio che sarà di segno opposto.

vota DC ha scritto:

Può essere che interpreti una specie di Carminati o Buzzi che frusta con una mano e con l'altra riceve soldi fingendosi filantropo. Ve lo vedete Zalone fare il migrante schiavizzato?

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Non lo farà mai, ma sarebbe un genio del trolling definitivo se alla fine il suo film sui migranti si rivelasse fatto così.

fabri47 ha scritto:

Checco Zalone, intervistato da Rolling Stone, ha detto che farà un film sull'immigrazione, precisando che non sarà un film politico: "Con tutta la cattiveria e il fascismo che c'è in giro. Ho scritto già due canzoni per il film. Una si chiamerà Se t'immigra dentro il cuore".

Il comico, successivamente, non ha risparmiato delle critiche nei confronti dei due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini: "Non è più irriverente prendere per il c**o Salvini o Di Maio. Si prendono per il c**o da soli".

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E' sempre stato 'di sinistra', non vedo sta svolta, era solo un pò politicamente scorretto.
Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord erano già due film sull'immigrazione, presentando il meridionale come modello antitetico e cosmopolita contro un Nord presunto più chiuso e retrogado, e intendendo instillare nella gente del Nord un senso di colpa storico, tutte le colpe del mondo.

Io sta gente pro-immigrazione vorrei proprio vederla ospitare bande di neri alti due metri in casa propria, davvero. Un paese che sta già collassando su sé stesso con problemi di ogni tipo deve pure pensare all'accoglienza indiscriminata di gente che inevitabilmente finirà per delinquere, chiedere l'elemosina o (se va bene) essere sfruttata lavorando in nero per due spicci. Ma tanto che importa, facile fare i politically correct quando sei ricco e famoso e la faccenda non ti tocca in nessun modo...