La società moderna: Un etichetta per tutto.

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Per me la gente si sta facendo fare il lavaggio del cervello. Basta pensare a tutte le persone che corrono dietro a ogni bufala che gira in rete.

In realtà certe bufale hanno milioni di condivisioni, ma non è che chi le condivide ne è convinto o ne parla fuori da facebook, condivide perché è un link popolare ma forse neanche legge.

Le nuove generazioni sono sempre più portate a considerare l'apparenza come il primo e il più importante obiettivo della vita quotidiana,farsi foto e selfie sta diventando l'attività più importante,creando false immagini e pareri sulle persone.

Ma magari fosse solo questo il problema. Ad esempio come ha fatto ironicamente notare Crozza c'è gente che corre dietro a ventenni che sembrano vecchi come Il Volo mentre schifano chi fa il contrario. Il problema è che ci sono trend inutili imposti dall'alto che cambiano continuamente e chi non li segue viene deriso e spesso è roba tipo "non sono stato io" di Bart Simpson solo che dura molto meno e la gente ci casca meno: in poche parole la gente bada più a cosa DOVREBBE piacere piuttosto che cosa piace personalmente. Fosse gente superficiale a me andrebbe benissimo dato che la superficialità non esclude l'esprimere comunque qualche opinione personale.
 

Milanforever26

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Hai aperto una discussione molto interessante ma che meriterebbe di essere approfondita di più, parliamo di fenomeni sociali che coinvolgono milioni (miliardi?) di persone e non è semplice comprenderli guardandosi solamente attorno.
Personalmente ritengo che senza scavare in complottismi o altre sciocchezze simili sia evidente che la società moderna utilizza gli strumenti tecnologici per diffondere un modo di pensare e agire globale; il perché? Difficile dirlo, ma di certo è in corso un attacco senza precedenti ai valori della vita ma soprattutto all'identità degli individui; in pratica immolando ogni giorno le certezze su cui si fondava la società si sta ottenendo una massa di gente incapace di avere ideali, certezze..masse di persone manipolabili fino al midollo che però svincolati da quelle certezze (definite ora preconcetti) si sentono ora liberi di decidere (in realtà sono più schiavi di prima dato che chi pensa per loro anticipa anni luce prima quello che loro penseranno liberamente dopo)
La società oggi è governata sostanzialmente da due capisaldi: la cultura della visibilità e l'esistenza commerciale; tramite questi due pilastri l'uomo è vittima inerme di quello che prima la TV e ora in modo dirompente la rete gli inietta nel cervello
 
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Hai aperto una discussione molto interessante ma che meriterebbe di essere approfondita di più, parliamo di fenomeni sociali che coinvolgono milioni (miliardi?) di persone e non è semplice comprenderli guardandosi solamente attorno.
Personalmente ritengo che senza scavare in complottismi o altre sciocchezze simili sia evidente che la società moderna utilizza gli strumenti tecnologici per diffondere un modo di pensare e agire globale; il perché? Difficile dirlo, ma di certo è in corso un attacco senza precedenti ai valori della vita ma soprattutto all'identità degli individui; in pratica immolando ogni giorno le certezze su cui si fondava la società si sta ottenendo una massa di gente incapace di avere ideali, certezze..masse di persone manipolabili fino al midollo che però svincolati da quelle certezze (definite ora preconcetti) si sentono ora liberi di decidere (in realtà sono più schiavi di prima dato che chi pensa per loro anticipa anni luce prima quello che loro penseranno liberamente dopo)
La società oggi è governata sostanzialmente da due capisaldi: la cultura della visibilità e l'esistenza commerciale; tramite questi due pilastri l'uomo è vittima inerme di quello che prima la TV e ora in modo dirompente la rete gli inietta nel cervello


Partendo dall'assunto che l'uomo medio sia fondamentalmente un pecorone, io non ne farei una questione di modernità, anzi è da sempre che le masse sono indottrinate e indirizzate verso certi ideali piuttosto che su altri; i vari mezzi moderni hanno semplificato solo questo processo.
Per me la radice del problema è la natura umana e non la modernità in sè.
 

Serginho

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Con l'arrivo dei social e della tecnologia a supporto della comunicazione, i rapporti tra le persone sono cambiati in peggio. Ormai la comunicazione con le persone e' di una superficialita' imbarazzante. Sto da piu' di un anno all'estero e grazie a whatsapp mi messaggiavo con gli amici quasi ogni giorno in un gruppo, ma sono dovuto uscirne perche' era diventata una cosa ridicola: nessuno che faceva una discussione normale, nessuno che chiedeva cosa dell'altro, solo post di foto o battute idiote...un minifacebook insomma. Questo e' giusto un piccolo esempio
 

Milanforever26

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Partendo dall'assunto che l'uomo medio sia fondamentalmente un pecorone, io non ne farei una questione di modernità, anzi è da sempre che le masse sono indottrinate e indirizzate verso certi ideali piuttosto che su altri; i vari mezzi moderni hanno semplificato solo questo processo.
Per me la radice del problema è la natura umana e non la modernità in sè.

Citi "l'uomo medio" e facendolo suppongo che tu ti esuli da quella categoria, quello che invece volevo far notare è che (anche) tramite quei due cancri che citavo prima e che hanno appestato tutti i ceti sociali/culturali, pure chi non si considera un uomo medio ma crede di essere "pensante" in realtà viene ormai pilotato nel 90% delle sue scelte e decisioni ma soprattutto nel suo modo di pensare...oggi la mancanza di idee proprie è sconcertante, io credo che il 99% delle persone nel 99% delle situazioni non sia in grado di elaborare una propria idea che gli nasca da un ragionamento personale ma si basi solo su quello che dice qualcun altro ritenuto autorevole, attenzione, non si parla però di un'accettazione dei concetti espressi da quella fonte, ma dell'accettazione della fonte...si pensi poi all'esplosione nella società della figura dell'esperto...terribile..
Poi ripeto, la caduta di ogni forma di ideale ha contribuito a rendere la società debolissima..una volta la gente aveva alcune convinzioni ferree e non gliele avresti potute smuovere nemmeno con i cannoni, oggi per noi tutto è in discussione, non crediamo più in nulla..
Ma forse sto esulando dal discorso originario della discussione..
 

beleno

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Questa è la stagione della fretta e della superficialità, alla quale il concetto di etichetta è funzionale, perché permette di definire un fenomeno in maniera rapida e facilmente condivisibile su internet e sui social media.

Non c'è tempo per riflettere, l'importate è agire ed essere attivi, non importa ad alcuno se poi dietro questo simulacro si celano l'ignoranza e la pigrizia.
 
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Citi "l'uomo medio" e facendolo suppongo che tu ti esuli da quella categoria, quello che invece volevo far notare è che (anche) tramite quei due cancri che citavo prima e che hanno appestato tutti i ceti sociali/culturali, pure chi non si considera un uomo medio ma crede di essere "pensante" in realtà viene ormai pilotato nel 90% delle sue scelte e decisioni ma soprattutto nel suo modo di pensare...oggi la mancanza di idee proprie è sconcertante, io credo che il 99% delle persone nel 99% delle situazioni non sia in grado di elaborare una propria idea che gli nasca da un ragionamento personale ma si basi solo su quello che dice qualcun altro ritenuto autorevole, attenzione, non si parla però di un'accettazione dei concetti espressi da quella fonte, ma dell'accettazione della fonte...si pensi poi all'esplosione nella società della figura dell'esperto...terribile..
Poi ripeto, la caduta di ogni forma di ideale ha contribuito a rendere la società debolissima..una volta la gente aveva alcune convinzioni ferree e non gliele avresti potute smuovere nemmeno con i cannoni, oggi per noi tutto è in discussione, non crediamo più in nulla..
Ma forse sto esulando dal discorso originario della discussione..

No, non ho la presunzione di ritenermi al di sopra degli altri :asd: anche io inconsciamente o meno seguo mode, stili di vita o comportamenti che derivano da quello che mi sta attorno.
Sulla seconda parte, è vero che nei secoli prima c'erano valori più "monolitici", ferrei e sostanziali, ma non per questo significa che fossero migliori di quelli di oggi, o perlomeno io non la penso per nulla così.
 

tifoso evorutto

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Credo che la colpa del grande appiattimento attuale sia nei giovani, nella fascia dai 15/16 anni a quella universitaria,
una volta si nasceva ribelli a prescindere, si tendeva a contestare tutto, a volte giustamente altre stupidamente,
quasi tutti i giovani volevano sperimentare stili di vita e pensiero alternativi, anche solo per spirito di ribellione, questo poteva comunque portare a molte idee balzane ma anche a dei cambiamenti positivi o comunque a porsi delle domande anche tra gli "adulti"
Oggi purtroppo vedo molti encefalogrammi piatti,
superata quest'età tutti tendono ad adeguarsi e allinearsi su una linea di pensiero, è nella natura dell'uomo e anche della quotidianetà famiglia/lavoro che a una certa età lascia poco spazio e voglia ai pensieri "alternativi"
 

Milanforever26

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No, non ho la presunzione di ritenermi al di sopra degli altri :asd: anche io inconsciamente o meno seguo mode, stili di vita o comportamenti che derivano da quello che mi sta attorno.
Sulla seconda parte, è vero che nei secoli prima c'erano valori più "monolitici", ferrei e sostanziali, ma non per questo significa che fossero migliori di quelli di oggi, o perlomeno io non la penso per nulla così.

Si ma guarda non voglio mica dire che erano giuste certe convinzioni, non è quello il punto..il fatto è la mancanza oggi di ogni qual si voglia forma di certezza...è tutto in discussione, dal posto di lavoro alle idee...un uomo non può vivere così..stiamo diventando una società delirante...
E poi oggi siamo investiti da miliardi di stimoli, non si riesce più a fermarsi 5 secondi..tutto questo serve solo ad addormentare l'individuo per me..

Quanto alle etichette che si danno oggi credo sia come ha fatto notare qualcuno prima, un'etichetta serve a identificare velocemente qualcosa o qualcuno e in questa società che corre come una gallina impazzita è molto funzionale..
 

Brain84

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Per come la vedo io, il mondo intorno a noi sta cambiando, sta cambiando sempre più velocemente. Cerchiamo di raggiungere qualcosa che poi cambia, muta e si trasforma. Così è una continua rincorsa all'ultima moda, alla tecnologia, all'essere sempre aggiornati quasi in maniera disperata.
Io lavorando nel web per 13 ore al giorno e occupandomi anche do social media marketing, vivo da vicino questi fenomeni di costume, ai quali le persone cercano di appigliarsi per poter condividere e sentirsi parte integrante di un qualcosa.
Siamo molto frustrati, abbiamo sempre meno autostima e sempre più bisogno di condividere, di essere accettati, di far parte di una cerchia e questo è preoccupante.

L'uomo sta evolvendo e siamo ancora vittime dei social e dei media in generale, alcune inconsapevoli. Le generazioni a venire miglioreranno questo rapporto con la tecnologia, nasceranno sapendo di poter scegliere e forse per questo faranno scelte migliori. Almeno lo spero
 
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