Da ciò ne deduco che tu non riconosci il diritto all'autodeterminazione dei popoli. Quel territorio sarà stato anche Mandato ma culturalmente quella zona era abitata dalla popolazione palestinese, gli ebrei per quanto fossero presenti sul territorio erano una minoranza, io ti ripeto, perché si è creato uno stato ebraico di Israele e non anche uno cristiano a questo punto? Perché allora quel territorio è stato diviso in uno stato musulmano, uno ebraico e non uno cristiano? La divisione religiosa non ha alcun senso, perché gli stati si formano da un punto di vista socio-culturale e la religione è soltanto un aspetto tra questi.
Gli ebrei saranno anche aumentati esponenzialmente durante il periodo del Mandato e quindi? Questo dimostra una cosa, che sul territorio non erano presenti, sono arrivati dopo. Le stime demografiche della comunità ebraica precedente alla Seconda Guerra mondiale e dunque all'Olocausto vogliono una popolazione ebraica di circa 16 milioni di ebrei, di cui soltanto 80.000 erano presenti in Palestina all'inizio del Mandato. Giustamente dici che la popolazione è cresciuta fino ai 600.000 all'atto di creazione di Israele ma allora gli altri 15 e passa milioni di ebrei? Vogliamo credere che non esistessero altre comunità abbastanza corpose da poter rivendicare altrove uno stato?
Ma da un punto di vista socio-culturale,nemmeno si capisce se esiste oppure no un popolo palestinese. Un leader dell'OLP,negli Anni Settanta,disse: "Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno stato palestinese è solamente un mezzo per continuare la nostra lotta per l’unità araba contro lo Stato d’Israele. In realtà oggi non c’è differenza tra giordani,palestinesi, siriani e libanesi. Oggi parliamo dell’esistenza di un popolo palestinese per ragioni politiche e strategiche poichè gli interessi nazionali arabi richiedono che venga assunta l’esistenza di un distinto “popolo palestinese” da opporre al sionismo. Per ragioni strategiche la Giordania, che è uno stato sovrano con confini ben definiti non può vantare diritti su Haifa e Jaffa mentre io, come palestinese, posso senz’altro vantare diritti su Haifa, Jaffa, Beersheva e Gerusalemme. Comunque nel momento in cui i nostri diritti saranno riconosciuti non attenderemo nemmeno un minuto per unire la Palestina alla Giordania.”"
Ad ogni modo,suppongo che non abbiano creato uno Stato cristiano perché i cristiani del luogo non avevano interessa ad un proprio stato sovrano.
A questo punto mi risponderai di nuovo che gli altri erano stati sovrani, questo dunque ci autorizzerebbe a considerare "terra di nessuno" il territorio palestinese dando quindi diritto alla comunità ebraica di crearvi uno stato? No, non sono d'accordo, quello è sempre stato terreno palestinese, culturalmente, anche se non è mai stato riconosciuto formalmente. Gli ebrei l'avete detto, si sono spostati lì, hanno acquistato terreni, sono arrivati dopo però sembra che per voi, il fatto che fosse un Mandato, giustifica questo abusivismo culturale. Io non sto dicendo che gli ebrei non debbano avere uno stato, io non odio gli ebrei, ci mancherebbe altro ma non sono d'accordo con la creazione di una comunità ebraica sul suolo altrui anche perché vi voglio fare una domanda: secondo voi è stato davvero frutto dell'umana solidarietà la creazione dello Stato di Israele, credete davvero che la creazione di quello Stato sia stata fatta soltanto a causa dell'immigrazione ebraica in Palestina?
Nella creazione di uno Stato e non di un asilo nido, credo ci siano in gioco delle forze politiche davvero troppo grosse, ecco perché faccio 2+2 se penso che allora la più grossa comunità ebraica fosse proprio negli USA. Chiamatemi pure complottista ma gli USA portano avanti una politica imperialistica da quasi cento anni e Israele mi sembra soltanto l'avamposto statunitense in Medio Oriente. Il mio discorso si basa sul diritto dei due popoli, non sto qui a dire che i palestinesi facciano bene a bombardare gli israeliani, perché da questa tragedia i veri sconfitti sono i civili, non di certo i vertici militari o politici, a causa dei soliti giochi di potere.
Ancora una volta,non era "suolo altrui". I palestinesi non hanno mai avuto uno Stato,in tutta la loro storia. Potevano averlo,ma hanno rifiutato,per la stupidità dei loro leader.
È vero,all'inizio gli ebrei erano "solo" in 80.000,poi ne sono arrivati altri. Ma nel 1948 perché l'ONU avrebbe dovuto ignorare il fatto che oramai gli ebrei costituivano il 30% della popolazione? Ormai il contesto culturale della regione era mutato.
Anche i palestinesi,se è per questo,si sono macchiati di "abusivismo culturale" ai danni dell'Impero Ottomano. E gli ottomani a loro volta hanno rimpiazzato le popolazioni autoctone le quali avevano scacciato i Romani.
Ripeto,non vedo nessun abusivismo.
Una soluzione "Due popoli,uno stato" tra l'altro,avrebbe portato alla morte tutti gli ebrei presenti in Palestina,visto che a partire degli Anni Venti del Novecento i simpatici arabi stavano iniziando a massacrarli.
Detto questo,io non credo che Israele sia stato messo lì come avamposto degli Americani,o qualcosa del genere. Quando è stata approvata la risoluzione ONU che sanciva la nascita dello Stato di Israele,l'URSS non ha esercitato il suo potere di veto. Avrebbe avuto tutto l'interesse,nell'opporsi alla nascita di uno stato ostile in quanto alleato degli USA,o no?
Tra l'altro,mi sembra che adesso gli Israeliani riescano a difendersi benissimo senza il supporto degli Stati Uniti.