Un certo Macalli responsabile della Lega Pro disse questo a riguardo della proposta:
“Arrigo è un caro amico, ma non sono d’accordo con lui. Vorrei sapere da lui quanti sono i giocatori che hanno giocato in una squadra Primavera e sono poi approdati in Nazionale. Invece dei giocatori che hanno fatto parte della nostra Nazionale, sono stati addirittura dieci quelli che hanno vinto il Mondiale del 2006 in Germania. Sei quelli che hanno fatto parte dell’Italia vice campione agli scorsi Europei: Balotelli, che a 15 anni debuttò nel Lumezzane, Sirigu, che ha indossato la maglia della Cremonese, poi Di Natale, Diamanti, Barzagli e Giaccherini. Il nostro è un campionato vero, dove i giovani possono crescere: le seconde squadre non sarebbero la palestra migliore. Nella scorsa estate 13 giocatori che hanno vestito la maglia dellItalia Lega Pro sono passati in serie A o in B. Un fiore all’occhiello è la nostra Nazionale, guidata da due mesi da Valerio Bertotto, succeduto a Giorgio Veneri che ha allenato i nostri azzurri per 12 anni!“.
Francamente non ho mai capito perchè non le vuole, un vero motivo non c'è. L'unico dato certo è che la Lega Pro è un campionato economicamente morto, ogni anno falliscono decine di società sportive. Nell'ex serie C di fatto non ci sono introiti, solo spese. E' chiaro in questi anni di crisi i famosi presidenti spendaccioni e le aziende sponsor siano sensibilmente calate. Le società in lega pro MUOIONO.
La proposta di creare le grandi squadre B va anche se in piccola parte in aiuto a queste realtà, perchè se arrivasse il Milan B piuttosto della Juventus o dell'Inter sarebbe un grandissimo aiuto per squadre e campionato. Lo ravviva, lo rende migliore, da più visibilità.
Senza scordare che per me da un grande aiuto ai giovani, si non condivido con Macalli, se in Portogallo, Inghilterra, Spagna, Germania, Olanda questa cosa funziona bene da anni perchè non dovrebbe funzionare bene anche da noi?!?!? Perchè c'è questo rifiuto su tutto a staccarsi dal passato, a progredire. Questo paese ha paura di progredire.