La Nazionale Under 20 Campione d'Europa

Grande impresa della Under 20 di Pino Sacripanti, che a Tallinn si laurea campione d'Europa sconfiggendo in finale la Lettonia 67-60. Europeo marchiato a fuoco da Amedeo Della Valle, eletto MVP della competizione, ed oggi autore di un surreale ultimo quarto, nel corso del quale ha realizzato 17 punti (!!!). Il giocatore di Ohio State, tra l'altro, aveva già segnato i canestri decisivi contro Spagna e Lituania. Al di là di Della Valle, non si può non parlare di impresa del gruppo: dal canturino Abass, anch'egli nel quintetto ideale dell'Europeo, a Landi, oggi fondamentale nel parziale che ha permesso ai nostri ragazzi di rientrare a contatto e sorpassare i lettoni dopo un difficile primo tempo (la Lettonia aveva vinto tutte le partite finora). Da Imbrò, decisivo in semifinale contro la Russia, allo strabordante atletismo di Eric Lombardi, passando dalla sagacia di Ruzzier, al chirurgico Tonut. Ed ovviamente coach Sacripanti, che ha plasmato una squadra granitica, capace di andare al di là dei limiti fisici rispetto alle altre nazionali.

Grandissimi

Della Valle nell'ultimo quarto era indemoniato, la squadra comunque dopo un avvio pessimo nella ripresa ha cambiato completamente marcia.

Speriamo che abbia più spazio quest anno ai Buckeyes Della Valle

Finalmente una delle nostre nazionali di basket ci regala una gioia.

L'ha vinta Pino il maiale canturino Grandissimo allenatore.

Tra l'altro, se qualcuno ricorda il papà di Amedeo, Carlo, avrà notato che hanno una somiglianza stilistica impressionante. Il ragazzo comunque ha tutto per diventare un grandissimo. Oltre alle capacità realizzative, e soprattutto alla sinistra (per gli altri) tendenza a mettere i canestri decisivi, in campo sa fare tante altre cose, ed è tosto pure in difesa, dove sfrutta la lunghezza delle braccia. Insomma, sta a lui sfruttare quello che madre natura gli ha donato. Quest'anno avremo già le prime verifiche ad Ohio State, dove dovrà necessariamente scalare le gerarchie, dopo un anno da matricola passato a guardare gli altri dalla panchina

Van The Man ha scritto:

Tra l'altro, se qualcuno ricorda il papà di Amedeo, Carlo, avrà notato che hanno una somiglianza stilistica impressionante. Il ragazzo comunque ha tutto per diventare un grandissimo. Oltre alle capacità realizzative, e soprattutto alla sinistra (per gli altri) tendenza a mettere i canestri decisivi, in campo sa fare tante altre cose, ed è tosto pure in difesa, dove sfrutta la lunghezza delle braccia. Insomma, sta a lui sfruttare quello che madre natura gli ha donato. Quest'anno avremo già le prime verifiche ad Ohio State, dove dovrà necessariamente scalare le gerarchie, dopo un anno da matricola passato a guardare gli altri dalla panchina

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Lo dico? Ok lo dico. Ha le palle, perché non metti certi canestri e non fai certe prestazioni se non le hai, ha grande volontà e ha ovviamente talento, è evidente. Ma...per me troppo entusiasmo attorno a questo ragazzo. Bravo è bravo come ho detto, però atleticamente non un mostro, non velocissimo, meccanica di tiro rivedibile (però fin quando la mette....) ma soprattutto non ha un ruolo ancora definito. Tutto questo a 20 anni. Gentile a 19 anni ancora non compiuti guidava l'under20 all'argento contro la Spagna di Mirotic (DV contro la Lettonia di Berzins, che è forte ma non è Mirotic e soprattutto non gioca per la Spagna). Io spero per lui che dal prossimo anno ad Ohio State abbia più spazio, perché non vorrei che si bruciasse.

Non serve avere un fisico da culturista per il ruolo che ha lui... Secondo me ha la testa giusta, che é la cosa più importante

la prossima stagione sara' x lui decisiva,speriamo bene: quel che ha fatto ieri nell'ultimo quarto ha molto dell'irreale,giocatore con attributi pazzeschi

Livestrong ha scritto:

Non serve avere un fisico da culturista per il ruolo che ha lui... Secondo me ha la testa giusta, che é la cosa più importante

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La questione fisico era inteso che non è lento ma neanche veloce, non è piantato per terra ma neanche un mostro di atletismo. Puoi avere la testa giusta ma oggi il basket è diventato uno sport in cui è il fisico che fa la differenza (in Europa un po' meno). Io ci andrei piano su Della Valle. Per carità è bravo, ha la testa sulle spalle, però tecnicamente è lontano dall'essere un fenomeno. Poi va bé, si dicevano su per giù le stesse cose di Hackett che quest'anno ha dimostrato una grande maturazione tecnico-mentale.