Ho ripensato al film, valutandolo più attentamente nei vai aspetti che lo contraddistinguono. A me convince sempre poco, aldilà che captare le figure dello scrittore che vive una sorte di illusione, non avendo mai "agguantato" la vera bellezza oppure quella del drammaturgo fallito che abbandona Roma per tornare dai genitori o anche quella della showgirl che si devasta dopo una successo effimero, non è che necessitano di chissà cosa (forse una pelino di attenzione, che oggettivamente non ho avuto ieri....). Forse apprezzerò l'opera in futuro, ma ora mi lascia perplesso, sarà anche per la pochezza degli interpreti, escluso Toni Servillo, che apprezzo in qualsiasi veste.