Film bellissimo, quasi poetico.
Ero partito con molti pregiudizi, ma lo considero quasi un capolavoro (dico quasi perché secondo me la parte iniziale sarebbe dovuta durare un po' meno).
Ho apprezzato tantissimo la scena della demolizione della radical chic che predica il marxismo, ma soprattutto il monologo finale è fantastico:
Finisce sempre così, con la morte, prima però c’è stata la vita, nascosta sotto i bla bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore, il silenzio e il sentimento, l’emozione e la paura, gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza e poi lo squallore disgraziato e l’uomo miserabile. Tutto sepolto nella coperta dell’imbarazzo dello stare al mondo, bla bla bla bla. Altrove c’è l’altrove, io non mi occupo dell’altrove, dunque che questo romanzo abbia inizio. In fondo è solo un trucco, si è solo un trucco.
E' un film che apprezzi o trovi inutile/noioso. Non può piacere a tutti come è giusto che sia, ma è un film che divide. Se è riuscito in questo intento significa che è un gran film IMHO.