Pure troppo, è questo il suo grosso difetto.
A mio modo di vedere, Sorrentino si atteggia un po troppo ad artistoide visionario (tipico marchio di fabbrica del cinema sbrodolone itaGliota) quando invece non lo è e potrebbe dare il massimo se si mantenesse su uno stile più asciutto e non zavorrato da inutili e ridondanti orpelli stilistici. Inquadrature prolungate ed insistite laddove non servono ad altro che ad allungare la minestra, improbabili simbolismi a ribadire nient'altro che la pochezza di idee e dialoghi semplicemente ondivaghi tra il ridicolo ed il cestinabile tipo "
mangio molte radici perchè le radici sono importanti..."
Vedi, la bravura di Sorrentino, a questo punto, dipende molto da come si aggettiva il suo cinema, tu parli di un artistoide visionario ma a me sembra un artista con una sua precisa idea cinematografica, non per forza di cose negativamente visionaria; tu parli di uno stile zavorrato da ridondanti orpelli stilistici, io preferisco parlare di un forte gusto espressionista nell'immagine che a me piace proprio per la sua peculiarità, ad esempio quando andai al cinema a vedere La Grande Bellezza non sapevo che il film fosse di Sorrentino(lo ammetto, andai senza neanche sapere chi fosse il regista perché ci organizzammo in fretta e furia tra amici e stando per strada neanche ebbi il tempo di informarmi su cosa andassi a vedere
)e durante la visione, avendo già visto Il Divo, dissi fra me e me: "Questo sembra un film di Sorrentino", dico questo per sottolineare che uno stile c'è, anche abbastanza caratteristico.
Questo stile, adesso, potrà piacere come non piacere, tu mi parli di cinema sbrodolone ad esempio, però per me il punto non è il gusto, voglio dire, Sorrentino si può definire artista, un'arte che piacerà o non piacerà ma pur sempre arte; questo per me è importante perché di film artistici in Italia se ne producono pochi, ad esempio i cinepanettoni cos'hanno di artistico? Nulla e loro come tanti altri film demenziali del tipo "Fuga di cervelli" o "I soliti idioti" esulano completamente dalla categoria artistica, sono dei polpettoni mercificati per le casse delle sale cinematografiche.
Sorrentino è un'artista e in quanto tale comunica qualcosa, questo per me è innegabile, poi accetto tranquillamente che possa piacere o non piacere ma la sua dignità cinematografica resta.