prevedibile la scalata del FN, così come la costernazione e gli allarmismi dell'"ontologicamente e moralmente superiore" sinistra italica. Miope attribuirne gli esiti alle recenti vicende parigine: ci si dimentica dell'exploit alle ultime europee della compagine della Le Pen e della sua crescita costante negli ultimi anni, che io andavo segnalando da tempo, quale risultato di un vuoto politico che le sinistre di tutta Europa hanno contribuito a creare. Un voto giustificato dall'esasperazione per la crisi economica dilagante e per la questione migratoria, argomenti su cui, consciamente o meno, le sinistre arcobaleno vanno a braccetto con i referenti del potere neoliberista, oppure glissano per dedicare tutti i loro sforzi a frivolezze di secondo piano. E se la reazione, invece di guardarsi dentro nel tentativo di comprendere i propri errori e fare autocritica, sarà quella di perseverare nelle grida indistinte e di urlare allo scandalo per l'ascesa del "fascismo" (ma per cortesia), della "destra peggiore" (in cosa sarebbero migliori di Le Pen i Repubblicani, o gli sgherri neoliberisti di Hollande, di grazia?) e scemenze simili, avremo altre schiere di Le Pen alla porta. E se serve a far scricchiolare l'UE ben venga.
