R
Renegade
Guest
[MENTION=293]juventino[/MENTION] per te gli attestati di stima ormai si perdono. Hai un'onesta intellettuale, un'apertura mentale e un'obiettività paurose, che ti permettono sempre di fare ottime riflessioni.
Prendo parte alla tua visione dicendo che la vedo anch'io con i miei occhi e la condivido per ogni singola parola. Ma vorrei specificare un punto che non mi sembra chiarito al meglio. E non è di certo una difesa a Galliani ma un dato di fatto. Quest'ultimo ha sì un potere ed un influenza tremendi, ma non è mai riuscito a porsi a capo di questo sistema. Lo dimostra il fatto che in Calciopoli ha si fatto la sua parte nel marcio, ma l'ha fatto in un modo fine a sé stesso, non riuscendo a garantire privilegi alla propria squadra, il Milan, ma corroborando e avallando, quasi, le finalità di Moggi. E' stato un compagno di bevute e lo è tuttoggi. Un alleato, ma non la testa. Ad oggi quest'ultima è rappresentata da Lotito. Forse uno dei mali peggiori nella storia del calcio italiano. Di sicuro quanto fatto da Galliani, che è corso subito in Lega per disquisire di una banalità come quella del Gol di Tevez, è assurdo, deprecabile e ridicolo. Ma il fatto che tutti abbiano dato il proprio consenso dimostra che i vari Preziosi, Lotito ecc, l'hanno accontentato in virtù del fatto che un rifiuto da parte loro avrebbe potuto mettere a repentaglio l'equilibrio del sistema calcio attuale, considerando il peso e i saperi di cui Galliani dispone. E pensare che neanche al Gol di Muntari si agì così!
Al momento le uniche società a cui affidarsi per un cambiamento sono Juventus e Roma. Checché se ne dica della prima, la dirigenza attuale mi sembra molto sobria e decisamente seria, seppur possa esserci comunque qualche residuo di calciopoli, qualche elemento marcio che continua con le sue manovre nell'ignoto. La seconda società è di proprietà degli americani, gente da sempre aperta al cambiamento, alle cose in grande, alle innovazioni. E il fatto che siano stranieri è un incentivo in più che li porta all'esterno di questa nuova pseudo-alleanza. Ma ahimé finché rimarranno isolate la vedo dura. Ci si può affidare anche al Coni. Malagò mi sembra una persona seria che non fa mai uscite o cose a sproposito.
Andrebbe riformato tutto da zero. L'obiettivo numero uno a cui togliere il potere, rimane, però, a mio avviso Lotito. Galliani è giusto il secondo. Preziosi una semplice conseguenza.
Prendo parte alla tua visione dicendo che la vedo anch'io con i miei occhi e la condivido per ogni singola parola. Ma vorrei specificare un punto che non mi sembra chiarito al meglio. E non è di certo una difesa a Galliani ma un dato di fatto. Quest'ultimo ha sì un potere ed un influenza tremendi, ma non è mai riuscito a porsi a capo di questo sistema. Lo dimostra il fatto che in Calciopoli ha si fatto la sua parte nel marcio, ma l'ha fatto in un modo fine a sé stesso, non riuscendo a garantire privilegi alla propria squadra, il Milan, ma corroborando e avallando, quasi, le finalità di Moggi. E' stato un compagno di bevute e lo è tuttoggi. Un alleato, ma non la testa. Ad oggi quest'ultima è rappresentata da Lotito. Forse uno dei mali peggiori nella storia del calcio italiano. Di sicuro quanto fatto da Galliani, che è corso subito in Lega per disquisire di una banalità come quella del Gol di Tevez, è assurdo, deprecabile e ridicolo. Ma il fatto che tutti abbiano dato il proprio consenso dimostra che i vari Preziosi, Lotito ecc, l'hanno accontentato in virtù del fatto che un rifiuto da parte loro avrebbe potuto mettere a repentaglio l'equilibrio del sistema calcio attuale, considerando il peso e i saperi di cui Galliani dispone. E pensare che neanche al Gol di Muntari si agì così!
Al momento le uniche società a cui affidarsi per un cambiamento sono Juventus e Roma. Checché se ne dica della prima, la dirigenza attuale mi sembra molto sobria e decisamente seria, seppur possa esserci comunque qualche residuo di calciopoli, qualche elemento marcio che continua con le sue manovre nell'ignoto. La seconda società è di proprietà degli americani, gente da sempre aperta al cambiamento, alle cose in grande, alle innovazioni. E il fatto che siano stranieri è un incentivo in più che li porta all'esterno di questa nuova pseudo-alleanza. Ma ahimé finché rimarranno isolate la vedo dura. Ci si può affidare anche al Coni. Malagò mi sembra una persona seria che non fa mai uscite o cose a sproposito.
Andrebbe riformato tutto da zero. L'obiettivo numero uno a cui togliere il potere, rimane, però, a mio avviso Lotito. Galliani è giusto il secondo. Preziosi una semplice conseguenza.