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La conferenza stampa di Allegri:
"Innanzitutto siamo arrivato all'ultima giornata dopo una stagione importante. Abbiamo una partita sola dove dobbiamo cercare di vincere per mantenere questo terzo posto. Fondamentale. Tra il terzo ed il quarto posto ci saranno al massimo 1 o 2 punti di differenza. E indipendentemente da come vada non si potrà dire che la stagione del Milan sia stata un fallimento. Il Siena domani sarà un osso duro. Bisognerà avere pazienza e serenità. Ma i ragazzi sono pronto. Sia loro che la società meritano questo traguardo. Ed anche i tifosi che sono stati molto bravi per tutto l'anno. Intorno a questa squadra si è ricreato un entusiasmo giusto. All'inizio c'era diffidenza, paura. E si sentivano nell'aria. Ma i ragazzi si sono ripresi ed hanno fatto una stagione importante. Io devo solo ringraziarli per quelli che hanno fatto. E devo ringraziare la società per avermi tenuto dopo le prime otto partite. Credo che domani saremo in grado di creare i presupposti per vincere questa partita. Poi occorrerà un pizzico di fortuna. Sia Fiorentina che Milan hanno fatto un grande campionato. Domani purtroppo una dovrà restar fuori. Speriamo che siano loro. Il Milan ha fatto un ottimo campionato, poi le voci che parlano della Fiorentina che gioca bene non mi interessano. Mi interessa il risultato finale, e ci si arriva anche attraverso il gioco. Ci sono delle partite nelle quali giochi male e ci pensano i grandi giocatori a farti vincere. Il Presidente l'avevo sentito ieri, mi aveva detto che sarebbe venuto. Per impegni personali non è potuto venire, e ci dispiace molto. Però si è sempre fatto sentire molto vicino alla squadra. Ed è stato importante quando le cose andavano male. Se questa è la mia ultima conferenza stampa qui? Dell'anno sicuro. Scherzi a parte, ora parlare di altre cose non ha senso. Pensiamo alla partita. In questo momento la posta in palio è altissima. L'anno prossimo, tutti, vogliamo giocare la Champions. Ma oggi parlare del mio futuro non serve a niente. Ho ancora qualche dubbio per la formazione. Montolivo dovrebbe giocare dal primo minuto. Poi giocheranno altri due. In avanti c'è la possibilità che giochi Robinho e che giochi Pazzini centravanti con Balotelli più spostato. Con Robinho non è successo niente. Non è la prima volta che mando via un giocatore. Ma le altre volte non si è saputo. In questo momento è normale che possa esserci una tensione un pò più alta. E' successo anche gli anni scorsi. E' la normalità dentro una squadra di calcio. Il Siena a Napoli ha fatto una buona partita. Noi avremo mille motivazioni in più. Ma questo non deve farci pensare ad un Siena dismesso. Ci creeranno dei problemi. Dovremo essere bravi a giocare con grande intensità fino alla fine. E dobbiamo restare in 11. Questo sarà fondamentale. E poi non dobbiamo avere ansia. Balotelli ed i buu? Sarebbe meglio se lui restasse in campo, altrimenti restiamo in 10... Queste sono decisioni che spettano agli organi di competenza. Se ho già deciso il mio futuro? Non ho deciso ancora nulla. Dopo la partita di domani parlerò con la società. In questo momento, ripeto, il problema allenatore è l'ultimo. Conta solo vincere. Con il presidente abbiamo sempre avuto telefonate cordiali. La società conosce il mio pensiero: con Galliani ci siamo parlati ed abbiamo detto tante cose. Ma aspettiamo che finisca il campionato. Io capisco che a voi interessi sapere il mio futuro. Mancano 36 ore. Poi, martedì (perchè lunedì non ci sono) ne parleremo insieme alla società. Cerchiamo di concludere bene una stagione iniziata un pò malino. Ho sentito Gattuso dopo l'esonero dal Sion. Gli ho chiesto come stesse e come andasse. A fine anno probabilmente inizierà davvero a fare l'allenatore. E lo può fare perchè ha passione e competenza. E' stato fortunato ad avere insegnanti di calcio come Galeone ed Ancelotti. Poi, normale, c'è chi è più o meno portato. Se io prenderei nel mio staff uno come Gattuso? Glielo proposi l'anno scorso. Ma prese altre strade. Ci conosciamo da 20 anni. E tuttora abbiamo un buon rapporto. Negli ultimi due anni mi ha aiutato molto. Sono stato fortunato ad allenare una squadra di grandi campioni di personalità qui al Milan negli ultimi due anni. Avrei voluto allenarli per più tempo. Se domani ci facciamo prendere dall'ansia complichiamo tutto".
"Innanzitutto siamo arrivato all'ultima giornata dopo una stagione importante. Abbiamo una partita sola dove dobbiamo cercare di vincere per mantenere questo terzo posto. Fondamentale. Tra il terzo ed il quarto posto ci saranno al massimo 1 o 2 punti di differenza. E indipendentemente da come vada non si potrà dire che la stagione del Milan sia stata un fallimento. Il Siena domani sarà un osso duro. Bisognerà avere pazienza e serenità. Ma i ragazzi sono pronto. Sia loro che la società meritano questo traguardo. Ed anche i tifosi che sono stati molto bravi per tutto l'anno. Intorno a questa squadra si è ricreato un entusiasmo giusto. All'inizio c'era diffidenza, paura. E si sentivano nell'aria. Ma i ragazzi si sono ripresi ed hanno fatto una stagione importante. Io devo solo ringraziarli per quelli che hanno fatto. E devo ringraziare la società per avermi tenuto dopo le prime otto partite. Credo che domani saremo in grado di creare i presupposti per vincere questa partita. Poi occorrerà un pizzico di fortuna. Sia Fiorentina che Milan hanno fatto un grande campionato. Domani purtroppo una dovrà restar fuori. Speriamo che siano loro. Il Milan ha fatto un ottimo campionato, poi le voci che parlano della Fiorentina che gioca bene non mi interessano. Mi interessa il risultato finale, e ci si arriva anche attraverso il gioco. Ci sono delle partite nelle quali giochi male e ci pensano i grandi giocatori a farti vincere. Il Presidente l'avevo sentito ieri, mi aveva detto che sarebbe venuto. Per impegni personali non è potuto venire, e ci dispiace molto. Però si è sempre fatto sentire molto vicino alla squadra. Ed è stato importante quando le cose andavano male. Se questa è la mia ultima conferenza stampa qui? Dell'anno sicuro. Scherzi a parte, ora parlare di altre cose non ha senso. Pensiamo alla partita. In questo momento la posta in palio è altissima. L'anno prossimo, tutti, vogliamo giocare la Champions. Ma oggi parlare del mio futuro non serve a niente. Ho ancora qualche dubbio per la formazione. Montolivo dovrebbe giocare dal primo minuto. Poi giocheranno altri due. In avanti c'è la possibilità che giochi Robinho e che giochi Pazzini centravanti con Balotelli più spostato. Con Robinho non è successo niente. Non è la prima volta che mando via un giocatore. Ma le altre volte non si è saputo. In questo momento è normale che possa esserci una tensione un pò più alta. E' successo anche gli anni scorsi. E' la normalità dentro una squadra di calcio. Il Siena a Napoli ha fatto una buona partita. Noi avremo mille motivazioni in più. Ma questo non deve farci pensare ad un Siena dismesso. Ci creeranno dei problemi. Dovremo essere bravi a giocare con grande intensità fino alla fine. E dobbiamo restare in 11. Questo sarà fondamentale. E poi non dobbiamo avere ansia. Balotelli ed i buu? Sarebbe meglio se lui restasse in campo, altrimenti restiamo in 10... Queste sono decisioni che spettano agli organi di competenza. Se ho già deciso il mio futuro? Non ho deciso ancora nulla. Dopo la partita di domani parlerò con la società. In questo momento, ripeto, il problema allenatore è l'ultimo. Conta solo vincere. Con il presidente abbiamo sempre avuto telefonate cordiali. La società conosce il mio pensiero: con Galliani ci siamo parlati ed abbiamo detto tante cose. Ma aspettiamo che finisca il campionato. Io capisco che a voi interessi sapere il mio futuro. Mancano 36 ore. Poi, martedì (perchè lunedì non ci sono) ne parleremo insieme alla società. Cerchiamo di concludere bene una stagione iniziata un pò malino. Ho sentito Gattuso dopo l'esonero dal Sion. Gli ho chiesto come stesse e come andasse. A fine anno probabilmente inizierà davvero a fare l'allenatore. E lo può fare perchè ha passione e competenza. E' stato fortunato ad avere insegnanti di calcio come Galeone ed Ancelotti. Poi, normale, c'è chi è più o meno portato. Se io prenderei nel mio staff uno come Gattuso? Glielo proposi l'anno scorso. Ma prese altre strade. Ci conosciamo da 20 anni. E tuttora abbiamo un buon rapporto. Negli ultimi due anni mi ha aiutato molto. Sono stato fortunato ad allenare una squadra di grandi campioni di personalità qui al Milan negli ultimi due anni. Avrei voluto allenarli per più tempo. Se domani ci facciamo prendere dall'ansia complichiamo tutto".