La conferenza di presentazione di Brocchi e Galliani

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Ecco la conferenza di presentazione di Brocchi:"Faccio i complimenti a Mihajlovic per quanto fatto fino ad ora. Proseguirò il suo lavoro ma darò una mia impronta alla squadra. C'è la voglia di portare quella che è la mia metodologia, diversa dagli allenatori che ci sono già stati. Ciò non vuol dire che sia migliore. Ieri è stato il primo giorno. Ed è stato anche un giorno particolare. Non si può pretendere di schiacciare on e off nella testa dei giocatori. Sto cercando di far capire ai ragazzi quelli che sono i miei pensieri. Sto cercando di dare una spiegazione al perchè faccio queste esercitazioni. Il 4-3-1-2? Nel mio percorso ho usato questo sistema e il 4-3-3. A me piace giocare a 4 dietro e a 3 in mezzo. Davanti si può giocare con il trequartista. E' un'idea che mi piace. Sarà importante capire quali sono gli interpreti che possano giocare il tipo di calcio che voglio. Abbiamo diverse alternative ma per quello che è il modo di vedere le cose saranno queste le squadre che cercherò di percorrere. Se temo di essere bruciato? In questi mesi il termine bruciarsi è sempre stato utilizzato in modo esponenziale. Non è questione di bruciarsi ma di giocarsi un'opportunità. Ed il rischio esiste. Ma esiste anche per chi ha la possibilità di fare cose diverse. Se le cose dovessero andar bene, è tutto normale. Altrimenti, bisogna tornare indietro e ripercorrere le strade già percorse. Sono qui mi gioco questa grandissima opportunità con grande voglia. Non ho paura e ho massima tranquillità. So quello che posso fare. Con questo non sono sicuro che il Milan vincerà tutte le partite da qui alla fine ma sono sicuro di dare il 110%. Ho avuto la fortuna di fare il calciatore e l'allenatore. Per me non è un contratto che ti dà l'opportunità di essere tranquillo e sereno. E' il lavoro. Io non voglio avere le spalle coperte da un contratto. Mi interessa solo il bene del Milan e giocarmi questa opportunità. Se le cose non dovessero andare bene, ho l'opportunità di continuare il mio percorso. Ora c'è da conquistare un posto in Europa che è fondamentale. Quindi non si può pensare solo alla partita con la Juve. Bisogna preparare le partite con la giusta voglia. Si cercherà di seminare e di arrivare alla partita con la Juve nel migliore dei modi. Non si può entrare a piedi pari in una situazione nel giro di uno o due giorni. Bisogna avere l'intelligenza di mettere dei segnali all'interno di ogni allenamento. Cercheremo di sfruttare al massimo ogni allenamento per inserire un qualcosa di nostro nella testa dei giocatori. In questo momento c'è bisogno di avere equilibrio e intelligenza. Con la primavera siamo riusciti a fare quel tipo di gioco mentalizzando la squadra in settimana. Bisogna far entrare nella testa dei singoli giocatori quelle che sono le richieste. Abbiamo tempi brevi quindi dobbiamo fare dei passi in avanti ogni giorno. L'aspetto mentale è di fondamentale importanza. Ho sempre chiesto alle mie squadre di non lasciare il controllo agli avversari. Noi lavoreremo tutti i giorni per far sì che la partita la si viva in prima persona cercando di aggredire gli avversari, tenere palla e comandare la partita. Non sarà semplice ma è stimolante. E spero che diventi stimolante anche per i giocatori. Il livello di questa rosa? Per me è buono. E l'ho detto anche ai giocatori. Darò la consapevolezza ai giocatori di essere più forti di quello che sono. Ci sono dei giocatori che hanno reso al di sotto del loro livello. Ma non per colpa di Sinisa. Devono credere di più nei propri mezzi e ragionare da gruppo. Il singolo emerge quando la squadra riesce a metterlo nelle condizioni ideali per poter fare qualcosa di buono. Come è nata la mia empatia con Berlusconi? Sinceramente non lo so. Io non sono andato da lui a pubblicizzarmi. Il presidente, con i suoi molteplici impegni, ha sempre seguito il Milan in tutte le sue dinamiche. In questi anni si è sempre parlato della qualità del gioco delle mie squadre, quindi probabilmente sarà rimasto incuriosito. E da lì è nata la sua considerazione. Tutte le esercitazioni che cerco di proporre hanno un finale che va nella situazione della gara. Non c'è un'esercitazione che non si può ritrovare in partita. Quando inizieranno a capirlo e troveranno dei giovamenti durante la partita probabilmente inizieranno a crederci di più. Dobbiamo dare delle sicurezze a giocatori che possono andare in difficoltà in partite. Nei momenti di difficoltà della gara, la conoscenza del gioco e del movimento della squadra può aiutare il giocatore a non andare in difficoltà. Questo è il mio ventesimo anno di Milan. Trovarmi allenatore della prima squadra, nel club che mi ha dato tutto, è la cosa più bella del mondo. E sono emozionato. Ho la speranza e il sogno di essere qui all'inizio della prossima stagione. La diffidenza? So che esiste e posso anche capirlo. Ma io non posso fermarmi. Ognuno è libero di dire ciò che pensa e di esprimere il proprio pensiero. Non ho mai cercato aiuti nè sponsorizzazioni. Io sono sempre stato me stesso da giocatore e da allenatore. Spero di riuscire a fare qualcosa di buono. L'ItalMilan e i giocatori della primavera? Giò abbiamo dei giocatori in rosa, come Donnarumma e Calabria. E c'è anche Locatelli che è pronto a giocare. Il salto dalla primavera alla prima squadra è veramente enorme. L'abitudine a giocare con i grandi permette ai ragazzi di crescere. Se ci dovesse essere l'opportunità, in primavera ci sono altri giovani interessanti. A quale allenatore mi ispiro? Nella mia carriera ho avuto la fortuna di essere allenato da bravissimi allenatore. Quello che mi hanno dato di più sono Prandelli e Ancelotti. Mi hanno lasciato dentro qualcosa che ora mi ritrovo. Se il tempo è poco da qui alla fine? Il rischio è sicuramente più alto ma questa è la situazione. E questa dobbiamo far fronte. Bisogna avere l'intelligenza di fare qualcosa di più profondo, in fretta. Avere un allenatore della prima squadra che condivide un sistema di gioco condiviso anche dal settore giovanile, sarà più facile portare giocatori dalla primavera alla prima squadra. L'obiettivo è quello di avere una mentalità offensiva, aggressiva, di attaccare gli avversari e di tenere il pallone per trovare la giocata giusta. Per fare tutto questo ci vuole un percorso, un'idea e una mentalità condivisa da tutti i giocatori. Se mi spaventa l'idea dell'invadenza di Berlusconi e se sono uno yes man? Io non mi offendo e mai mi offenderò. Non è questione di essere yes man ma di rispetto. Io ho sempre rispettato tutti, chi è sopra e chi è sotto di me. Se pensassi di essere onnipotente non avrei bisogno di nessuno. Parte della crescita è dovuta anche al confronto con gli altri. Io con il presidente ho questo rapporto: di confronto e di scambio di vendute. E lo stesso con Galliani. L'esperienza che ho avuto qui da calciatore, può aiutarmi. Alcuni allenatore quando arrivano in posti nuovi tendono a screditare l'immagine degli allenatori che c'erano prima. Non sarà così. Ho avuto un rapporto fortissimo con Sinisa. Ci siamo sentiti anche ieri. Ma logicamente ora devo dare qualcosa di mio e riuscire a creare con tutti i componenti della rosa un qualcosa di forte che mi porti ad ottenere un qualcosa di bello ed importante. Il rilancio di Balotelli? Mi affascina e mi stimola così come mi affascina e mi stimola l'occasione che ho. Balotelli è un giocatore importante. A me piace molto. Penso che possa molto di più di quello che ha fatto di buono contro la Juventus. Spero che tutti possano dare di più. Ci sono parecchi giocatori che si giocano molto. Non solo Balotelli. Ho visto negli occhi di Mario e degli altri ragazzi la voglia di fare bene e di giocarsi la conferma. Penso che si debbano valorizzare di più i settori giovanili e, magari, fare anche delle seconde squadre. Questo aiuterebbe i giovani, le squadre ed anche la nazionale. Il trequartista che non ha funzionato in passato? Io non posso saperlo. A me piace giocare con questo modulo. Abbiamo dei giocatori con caratteristiche ideali per poter fare quel ruolo. Bonaventura e Honda su tutti. Ma conterà la voglia".



Galliani:"Io e Berlusconi ci parliamo e ci confrontiamo. Poi arriviamo ad una decisione condivisa. Oggi ho letto che saremmo in disaccordo. Non è così. C'è dialettica. Ma quando prendiamo una decisione la condividiamo. La società ha scelto questa linea. Abbiamo identificato in Brocchi la persona che può dare la scossa e migliorare il gioco di questa squadra. Sinisa ha fatto un buon lavoro e gliene abbiamo dato atto. Siamo in finale di Coppa Italia e sesti in campionati. Ma pensavamo di aver bisogno di qualcosa di diverso. Tutti noi ci auguriamo che Brocchi possa essere l'allenatore del Milan anche per l'anno prossimo. Ma se non dovesse andar bene, resterà sicuramente al Milan tornando in primavera. L'esonero di Mihajlovic? Io e il presidente abbiamo analizzato le ultime partite giocate e abbiamo preso questa decisione. Il troppo caos e il navigare a vista di questo Milan? (incredibile domanda fatta da Pellegatti, NDR) Il nocchiero di questa società dice che noi non abbiamo contattato nessun allenatore. Non abbiamo contattato Di Francesco. Sul caos calmo c'era un film. Questa società è gestita del presidente Berlusconi e dal sottoscritto da 30 anni con grandi trionfi ed alcune sconfitte. Ma non è cambiato niente. Questo percorso mi sembra simile a quello della Lazio con Simone Inzaghi. Mi auguro che Christian faccia come Inzaghi al suo debutto. Dispiace che le scelte che vengono fatte dalle società non ricevano il consenso delle persone. Noi abbiamo il dovere di prendere delle decisioni e competono a noi. Le decisioni che prendiamo sono per il bene del Milan. Ma l'importante non è la condivisione da parte di tutti, ma i risultati. Siamo convinti che questa decisione non popolarissima possa fare bene al Milan. Cosa deve fare Brocchi per restare? Credo che la discriminante sia il gioco. Il Milan è sempre stata una squadra che ha giocato a calcio. Io sento il presidente tutti i giorni, e lui è nervoso non quando si perde ma quando si gioca male. Ricordo una sfuriata di Berlusconi ad Ancelotti dopo uno 0-0 contro il Celta, perchè si giocò male. La stella polare credo sia il gioco. La trattativa coi cinesi? Se ci sia o se non ci sia spetta ad un gradino più alto. La domanda va fatta a Fininvest. Il prossimo Milan e il mercato? Ora è prematuro parlarne. Siamo qui per presentare Brocchi. Sappiamo cosa gioca la primavera e questo trova la condivisione del vertice societario. Il nostro credo è che si possa andare avanti con Brocchi e con il suo gioco. Ci auguriamo che la tipologia di allenatore per la prossima stagione sia Brocchi. Figuriamoci se io oggi posso dissertare su come giocheremo nella prossima stagione. Ma ogni campagna acquisti è condivisa con l'allenatore. I risultati, positivi o negativi, arrivano da tutto l'insieme: società tecnico e giocatori. Quando i risultati non arrivano, le colpe sono di tutti. Qualcuno dice che guardiamo al passato, ma non possiamo non guardare al passato. Una dirigenza va giudicata per tutti gli anni, non sono gli ultimi. Siamo l'ultima squadra, diversamente dalla Juventus, che ha vinto lo scudetto. Valutando dei ranking a livelli di Uefa Mi sono accorto da statistiche Uefa che siamo la squadra che ha fatto più finali in tutta la storia della Champions. Più del Real Madrid, del Bayern e del Barca. Le critiche sui social? Li frequento poco ma sono ingenerose. Se mi immagino ancora per tanti anni qui? Io mi sento benissimo e in forma, ma le scelte sui manager le fa la proprietà. Quindi non rispondo. Anche il destino di Tim Cook della Apple dipende dagli azionisti. Parafrando il mio amico Renato Zero, i successi arrivano dal triangolo società, allenatore giocatori. Vorrei che fosse fatto un campionato under 21 per valorizzare i giovani. Permettendo al calcio italiano di crescere. A luglio partiremo con il progetto Milan Gold che, speriamo, permetterà di trasformare i giovani in oro. L'atmosfera con Mihajlovic era perfetta. Non c'erano giocatori contro l'allenatore. E' una cosa falsa e ingenerosa".


In aggiornamento
 
K

kolao95

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Non ho visto la conferenza, ma da quello che leggo non mi è dispiaciuto. Vedremo che combina sul campo.

Galliani, al solito, ridicolo.
 

Casnop

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Ecco la conferenza di presentazione di Brocchi:"Faccio i complimenti a Mihajlovic per quanto fatto fino ad ora. Proseguirò il suo lavoro ma darò una mia impronta alla squadra. C'è la voglia di portare quella che è la mia metodologia, diversa dagli allenatori che ci sono già stati. Ciò non vuol dire che sia migliore. Ieri è stato il primo giorno. Ed è stato anche un giorno particolare. Non si può pretendere di schiacciare on e off nella testa dei giocatori. Sto cercando di far capire ai ragazzi quelli che sono i miei pensieri. Sto cercando di dare una spiegazione al perchè faccio queste esercitazioni. Il 4-3-1-2? Nel mio percorso ho usato questo sistema e il 4-3-3. A me piace giocare a 4 dietro e a 3 in mezzo. Davanti si può giocare con il trequartista. E' un'idea che mi piace. Sarà importante capire quali sono gli interpreti che possano giocare il tipo di calcio che voglio. Abbiamo diverse alternative ma per quello che è il modo di vedere le cose saranno queste le squadre che cercherò di percorrere. Se temo di essere bruciato? In questi mesi il termine bruciarsi è sempre stato utilizzato in modo esponenziale. Non è questione di bruciarsi ma di giocarsi un'opportunità. Ed il rischio esiste. Ma esiste anche per chi ha la possibilità di fare cose diverse. Se le cose dovessero andar bene, è tutto normale. Altrimenti, bisogna tornare indietro e ripercorrere le strade già percorse. Sono qui mi gioco questa grandissima opportunità con grande voglia. Non ho paura e ho massima tranquillità. So quello che posso fare. Con questo non sono sicuro che il Milan vincerà tutte le partite da qui alla fine ma sono sicuro di dare il 110%. Ho avuto la fortuna di fare il calciatore e l'allenatore. Per me non è un contratto che ti dà l'opportunità di essere tranquillo e sereno. E' il lavoro. Io non voglio avere le spalle coperte da un contratto. Mi interessa solo il bene del Milan e giocarmi questa opportunità. Se le cose non dovessero andare bene, ho l'opportunità di continuare il mio percorso. Ora c'è da conquistare un posto in Europa che è fondamentale. Quindi non si può pensare solo alla partita con la Juve. Bisogna preparare le partite con la giusta voglia. Si cercherà di seminare e di arrivare alla partita con la Juve nel migliore dei modi. Non si può entrare a piedi pari in una situazione nel giro di uno o due giorni. Bisogna avere l'intelligenza di mettere dei segnali all'interno di ogni allenamento. Cercheremo di sfruttare al massimo ogni allenamento per inserire un qualcosa di nostro nella testa dei giocatori".

Galliani:"Io e Berlusconi ci parliamo e ci confrontiamo. Poi arriviamo ad una decisione condivisa. Oggi ho letto che saremmo in disaccordo. Non è così. C'è dialettica. Ma quando prendiamo una decisione la condividiamo. La società ha scelto questa linea. Abbiamo identificato in Brocchi la persona che può dare la scossa e migliorare il gioco di questa squadra. Sinisa ha fatto un buon lavoro e gliene abbiamo dato atto. Siamo in finale di Coppa Italia e sesti in campionati. Ma pensavamo di aver bisogno di qualcosa di diverso. Tutti noi ci auguriamo che Brocchi possa essere l'allenatore del Milan anche per l'anno prossimo. Ma se non dovesse andar bene, resterà sicuramente al Milan tornando in primavera. L'esonero di Mihajlovic? Io e il presidente abbiamo analizzato le ultime partite giocate e abbiamo preso questa decisione. Il troppo caos e il navigare a vista di questo Milan? (incredibile domanda fatta da Pellegatti, NDR) Il nocchiero di questa società dice che noi non abbiamo contattato nessun allenatore. Non abbiamo contattato Di Francesco. Sul caos calmo c'era un film. Questa società è gestita del presidente Berlusconi e dal sottoscritto da 30 anni con grandi trionfi ed alcune sconfitte. Ma non è cambiato niente. Questo percorso mi sembra simile a quello della Lazio con Simone Inzaghi. Mi auguro che Christian faccia come Inzaghi al suo debutto. Dispiace che le scelte che vengono fatte dalle società non ricevano il consenso delle persone. Noi abbiamo il dovere di prendere delle decisioni e competono a noi. Le decisioni che prendiamo sono per il bene del Milan. Ma l'importante non è la condivisione da parte di tutti, ma i risultati. Siamo convinti che questa decisione non popolarissima possa fare bene al Milan".


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Non sento squillare le campane sul Brocchi futuro condottiero. "Quel "se Brocchi andrà male tornerà a fare l'allenatore in Primavera" è surreale se riferito ad un allenatore che dal 1 luglio non ha un contratto nemmeno per lavorare con i giovani. Galliani cammina sulle uova, e la necessità di ribadire che è lui a prendere le decisioni, anche se non condivise, suona tanto come un memento a sé stesso nel momento in cui comincia a dubitarne. Chissà che è successo nei giorni scorsi ad Arcore... :shifty:
 
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Ha parlato abbastanza bene, fino al discorso sul Presidente che si incuriosisce a seguire la Primavera hahahahha

Galliani pietoso specialmente sul contratto futuro di Brocchi che è al momento senza contratto :facepalm:
 

Dumbaghi

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Le guardo sempre queste cose, sempre.


Stavolta me la sono proprio risparmiata.
 

Super_Lollo

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pure io non ce l'ho fatta.. ho pensato c'è la conferenza stampa.. mi è salito il vomito e sono andato a fare altro .

Grazie per avermi fatto disinnamorare .
 
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Galliani davvero malridotto ogni domanda sul futuro spara boiate che vogliono dire tutto e niente perché non sa che dire, ma semplicemente perché ha capito che non decide lui. Anche sul semplice discorso del modulo per il futuro, dovrebbe esserci una linea comune a prescindere dal prossimo allenatore... ma ormai dipende tutto dai deliri del nano
 

bonvo74

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quando parlano di miha sembra che parlino di una persona deceduta anzichè di uno esonerato
 
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